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Juve, Chiellini e i ricordi tra le lacrime: "La BBC ha fatto la storia"

Il difensore dà l'ultimo saluto ai bianconeri con una lunga intervista ai canali ufficiali del club: "È stata una cavalcata bellissima"

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Giorgio Chiellini saluta un'ultima volta la sua Juventus e lo fa attraverso una lunga intervista con i canali ufficiali del club. Il difensore, che il 30 giugno saluterà i bianconeri dopo 17 anni, non è riuscito a trattenere le lacrime, specialmente di fronte alle immagini che lo ritraggono al fianco di Buffon, Barzagli e Bonucci: "La BBC è un un pezzo di storia della Juve, in dieci anni abbiamo condiviso tanto, tutto - le sue parole commosse -. Penso che Gigi sia quello con cui ho giocato di più nella mia vita. Leo è il secondo. Con Barza un po' meno, ma siamo lì...".

Chiellini ha speso parole al miele per tutti i suoi ex compagni di reparto, per poi sottolineare quanto sia stata importante la collaborazione tra di loro: "Tutti noi quattro ci siamo migliorati a vicenda per arrivare a quei livelli, non ce n'è uno che non abbia tratto giovamento dalla presenza dell'altro e credo che sia una cosa molto bella".

L'intervista è proseguita ricordando gli esordi in bianconero, nella stagione 2005/06: "Quel gruppo di campioni era immenso, io ero tanto giovane e forse non mi sentivo neanche pronto a livello mentale per far parte di quel gruppo... Feci tanta panchina e tanta tribuna all'inizio, poi dopo due partite con l'Under 21 tornai e iniziai a giocare. Alla fine collezionai 23 presenze di cui 6 in Champions League".

L'anno successivo ci fu la Serie B: "Uno giustamente dice che Chiellini è rimasto in Serie B, ma lì quelli che fecero davvero un sacrificio furono altri, come Pavel, Alex, Gigi, David e Mauro. Loro sì, erano campioni del mondo e Palloni d'Oro. Del Piero è stato per tutta la Juve il simbolo di una vita, è una persona di riferimento che ha dato tantissimo alla Juve e anche a me, in quegli anni in cui arrivi e devi capire certe dinamiche, certi valori che poi riesci a portare avanti".

Infine si passa ai ricordi più recenti, a cominciare dalla finale di Champions League del 2015, saltata per infortunio: "È una delle poche partite che mi è rimasta qui... Era stato l'unico anno in cui non avevo avuto neanche un infortunio e per me è una rarità. Fino a cinque giorni prima della finale avevo saltato solamente un paio di partite per gestirmi, poi purtroppo il polpaccino è venuto a bussare alla porta...".

Due anni dopo, un'altra delusione a Cardiff: "È stata una delle sconfitte più brutte, anche se arrivarci era tutt'altro che scontato. Rimane la delusione, ma non i rimpianti, perché avevamo fatto il massimo. Sarebbe stata la ciliegina, ma la torta mia è bella grande e saporita, non posso lamentarmi. Quello che ho fatto l'estate scorsa con la Nazionale in parte ha ripagato quella delusione".

Infine, gli alti e bassi degli ultimi due anni: "Avrei dato un'altra gamba per arrivare al decimo scudetto di fila e uscire di scena così. Però abbiamo fatto qualcosa di incredibile, l'importanza della proprietà in questi dieci anni è innegabile. Penso di aver dato tanto alla Juve, ma penso di aver ricevuto nettamente di più, mi ritengo fortunato ad aver scritto pagine di storia di questo club. Nel mio futuro ci sono sicuramente questi colori, dovrò imparare nuove cose, ma lo farò sempre con la stessa passione e dedizione che ho sempre messo nel mio lavoro". 

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