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Juve: certezze CR7-Pjanic, Buffon campione eterno

Partenza super per Sarri: terzo nella classifica del rendimento per quanto riguarda le prime dieci gare sulla panchina bianconera

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La Juve continua a correre. Contro il Bologna i bianconeri hanno portato a casa tre punti pesanti per la classifica e lanciato l'ennesimo messaggio alle rivali per lo scudetto alla vigilia del secondo tour de force della stagione. Allo Stadium i grandi protagonisti sono stati CR7, Pjanic e Buffon. Tre certezze per la banda di Sarri. Campioni capaci di trascinare la squadra, dare la scossa e fare la differenza in ogni momento del match.  

Getty Images

Nonostante il finale thrilling, contro gli uomini di Mihajlovic i bianconeri hanno mostrato a sprazzi un buon calcio sul piano del gioco e del palleggio, continuando il percorso verso la metamorfosi sarriana. Metamorfosi che, numeri alla mano, non ha influito sul rendimento della Juve in questo avvio di stagione. Nelle prime dieci giornate sulla panchina della Juve, infatti, l'ex tecnico di Chelsea e Napoli può vantare uno score di otto vittorie e due pareggi. Meglio di lui, nella storia bianconera, hanno fatto soltanto Carlo Parola (nove vittorie e un pareggio) e Rino Marchesi (nove vittorie e una sconfitta). Roba d'altri tempi, per intenderci.

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Tutto realizzato grazie a un'attenta gestione della rosa e ad alcuni "uomini-immagine" capaci di trasferire in campo le idee del tecnico. Come Pjanic, diventato in pochi mesi il vero faro della nuova gestione. Con Rabiot ancora in ritardo, a lui Sarri ha consegnato le chiavi della squadra, affidandogli la gestione della manovra e facendolo crescere in termini di rendimento e personalità. In ogni momento del match la squadra lo cerca e lui si fa trovare sempre pronto a ricevere palla, smistare e inventare, andando spesso anche a rimorchio delle punte per pressare sulle seconde palle e andare al tiro. Proprio come nel raddoppio contro col Bologna, arrivato alla fine di un'azione confusa conclusa in porta proprio dal bosniaco con un colpo preciso (terzo sigillo stagionale).

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Qualità e quantità. Esattamente come per Ronaldo, terminale micidiale sempre a caccia del gol. Contro il Bologna CR7 ha siglato la 701.ma rete in carriera, sbloccando la gara con una stoccata da bomber e mostrando una crescita importante nell'intesa con Higuain. Con Berardeschi a fare la guardia, tra i due lì davanti basta uno sguardo per intendersi e inventare calcio. E quando gli esterni spingono per le punte bianconere ogni azione è buona per andare a bersaglio. Sia quando ad avanzare è Alex Sandro, sia quando è Cuadrado ad affondare dall'altra parte. 

Discorso diverso invece per quanto riguarda la difesa. Con Chiellini fuori dai giochi, al momento l'impressione è che Sarri in questo reparto non abbia ancora trovato il vero leader. Anche col Bologna, infatti, Bonucci e De Ligt hanno mostrato una certa fragilità sotto pressione, rischiando di rovinare tutto nel finale. Pericoli che Buffon ha spazzato via nel recupero con l'ennesima prova da fuoriclasse. Un volo per dimostrare a tutti di essere ancora utile al progetto bianconero e, nonostante la carta d'identità, ancora un campione. 

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