Juve, Allegri: Ronaldo resta a casa

Il tecnico bianconero alla vigilia della sfida di Marassi: "Ora rituffiamoci nel campionato. Cinque vittorie allo scudetto"

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Niente Genoa per Cristiano Ronaldo: "Lo lascio a casa, in questo momento farlo giocare di nuovo sarebbe troppo rischioso. Ha bisogno di riposare, ha giocato tantissime partite - ha annunciato il tecnico della Juve Allegri alla vigilia della sfida di Marassi - Martedì abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ma ora rituffiamoci nel campionato. Mancano cinque vittorie allo scudetto. Il mio futuro? Non dipendeva dall'Atletico. C'è tempo".

"In questo momento deve regnare l'equilibrio, come dovrebbe regnare sempre. Martedì la Juve ha fatto una cosa straordinaria, in una serata bella, speciale. Questo è il segnale più importante. Niente è scontato e le cose vanno vissute. Ora rituffiamoci nel campionato, prima dell'andata dei quarti abbiamo altre 4 gare. Cosa mi ha fatto più piacere della serata contro l'Atletico? L'entusiasmo dei tifosi. Sono serate indimenticabili".

"Ronaldo squalificato per l'esultanza? Assolutamente no. Tutti, tra quelli in campo e quelli sugli spalti hanno fatto un'esultanza diversa. Non lo squalificano. Non è convocato per Genova, l'ho lasciato a casa. Troppo rischioso. Ci sono tante partite ravvicinate, deve recuperare".

"Ci mancano ancora cinque vittorie allo scudetto matematico. Domani sarà una partita difficile, il Genoa in casa è un avversario tosto e dobbiamo fare la partita giusta. All'andata contro di loro abbiamo lasciato dei punti"

"Non era un fallimento prima della partita con l'Atletico, e non siamo in finale adesso. Bisogna fare sempre un passo alla volta".

"Domani gioca Perin. Dybala sta tornando a fare le sue cose, può essere un giocatore acquistato per questi mesi. Mandzukic ha preso una botta. Tra l'altro martedì l'ho levato nel momento in cui faceva meglio e anche non giocando una bella partita è stato importante perché nel primo gol sono due contro due in area, mentre sul secondo siamo in quattro dentro l'area. Avere dentro l'area uno della sua fisicità è fondamentale. Domani o gioca lui o gioca Kean, ma se non gioca dall'inizio Kean sarà un cambio importante.

"Tornare sui social? Assolutamente no, sono uscito perché volevo uscire. Come sono entrato in maniera normale e semplice ci sono uscito. Credo che normalità e semplicità siano due caratteristiche fondamentali. Martedì non è stata la mia partita migliore. Non ho fatto niente, ho messo undici giocatori in campo. Ho detto ai ragazzi che l'obiettivo della sera era non far tirare un angolo all'Atletico e in quello sono stati bravi. Mi ha fatto piacere l'entusiasmo e l'emozione della gente, che spero continui. Noi dobbiamo continuare ad allenarci per bene, tenendo un profilo basso. Stiamo bene fisicamente e mentalmente".

Sugli infortunati: "Lunedì rientra De Sciglio, Cuadrado lo avremo solo per il finale di campionato. Douglas Costa giovedì farà un esame e sapremo se è a posto e inizierà il rientro che si prevede prima dell'andata di Champions. Barzagli è da valutare, Khedira sta facendo lavoro aerobico, appena ci sarà l'ok dei medici potrà rientrare. Ha avuto una annata sfortunata. Ho quattro centrocampisti, Matuidi domani potrebbe riposare. Anche Chiellini".

"Se le emozioni possono incidere nella decisione a fine stagione? Io le emozioni le vivo, poi mi devo staccare perché ci sono altre partite. Il mio futuro non dipendeva dall'Atletico, a fine anno come abbiamo deciso parleremo col presidente, con Paratici, con Nedved e vedremo quale può essere il futuro. In questo momento però non ha senso parlarne, viviamoci e godiamoci questo momento".

"L'Ajax è una squadra veloce con ragazzi di grande qualità, difficile da affrontare. Saranno partite diverse rispetto all'Atletico. E' sbagliato pensare gia' alla semifinale. Ci vogliono calma, equilibrio, voglia, entusiasmo e serenità".

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