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Dieci partite in un mese. Ma i reduci dalle Nazionali possono rilanciare Pirlo

Un tour de force lungo 31 giorni per i bianconeri che però si ritrovano con molti giocatori rigenerati dalla sosta internazionale

20 Nov 2020 - 09:54

Di solito la pausa per gli impegni delle Nazionali è vista dai club come una sciagura. La Juventus, però, questa volta, si ritrova con dei reduci rilanciati dalle trasferte internazionali. Bonucci, che si è portato in azzurro il problema muscolare rimediato con la Lazio, non è mai sceso in campo ed è rientrato a Torino. Per il resto, solo buone notizie per Pirlo. Innanzitutto la sosta ha permesso il recupero fondamentale di De Ligt, oltre a quelli di Chiesa e Dybala.

Poi ci sono i giocatori rilanciati dalle prestazioni con le loro Nazionali. Il primo pensiero va a Morata, protagonista con la Spagna del gol che ha dato inizio alla demolizione tedesca, che ha confermato con la "Roja" il suo momento d'oro. Rabiot ha preso in mano il centrocampo della Francia nelle partite con Portogallo e Svezia, dimostrando di essere diventato un punto fermo per Deschamps e, a proposito di Svezia, non si può dimenticare il gol di Kulusevski alla Croazia. Arthur è stato protagonista nel centrocampo del Brasile ed è anche andato in gol contro l'Uruguay. Tra gli azzurri, poi, si è messo in mostra Bernardeschi tornato più sicuro di sè dal ritiro azzurro. A tutto questo va aggiunto Ronaldo che, pur non avendo segnato e nemmeno raggiunto le Final Four di Nations League, è tornato dal Portogallo senza acciacchi. E questo è quello che conta.

Ora la Juve è attesa da un pazzesco tour de force di dieci partite in un mese. Si parte sabato sera con il Cagliari per arrivare alla Fiorentina tre giorni prima di Natale. Di gare particolarmente impegnative, sulla carta, ci sono solo quelle con Barcellona e Milan: un'occasione d'oro, per Pirlo, per rilanciare la Juve. 

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