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Plusvalenze Juve, la Figc impugna la sentenza del Tar sulla "carta segreta"

La Procura federale ha impugnato al Consiglio di Stato la decisione del Tar che disponeva l’accesso alla carta segreta dei legali bianconeri

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Il logo della Figc
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Non è ancora finita la vicenda della cosiddetta "carta segreta" che il TAR del Lazio ha sancito debba essere visionabile dai legali della Juventus nell'ambito del caso plusvalenze. La Figc infatti, ha deciso di passare al contrattacco e di ricorrere al Consiglio di Stato, anche per una questione di principio visto che il club bianconero è andato dal giudice amministrativo senza passare dai primi tre gradi di giustizia. In pratica la procura federale agisce affinché il processo sportivo arrivi a compimento con il terzo grado di giudizio al Collegio di Garanzia del Coni, ritenendo intempestivo il ricorso alla giustizia amministrativa.

LA CARTA SEGRETA POTREBBE INVALIDARE IL PROCESSO JUVE

 Martedì, con la sua sentenza, il TAR aveva dato sette giorni di tempo alla Federazione per far visionare la nota 10940 ai legali della Juve, quindi la decisione per un eventuale ricorso al Consiglio di Stato è imminente. Secondo gli avvocati difensori questa carta potrebbe invalidare l'intero processo per un vizio procedurale anche se lo stesso Francesco Calvo, direttore dell'area sportiva bianconera, non ha voluto esporsi troppo prima del match contro il Friburgo: "È stata molto enfatizzata, in realtà è una carta protocollata che noi chiedevamo fin dall'inizio del procedimento: non ne conosciamo il contenuto e attendiamo il giudizio. Oggi è impossibile prevedere se questo cambierà qualcosa o meno". La Procura Federale dal canto suo aveva negato due volte la visione della nota poiché "non fa parte della documentazione acquisita nell'ambito del procedimento disciplinare".

PLUSVALENZE JUVE, COS'È LA CARTA SEGRETA

 La nota 1940, datata 14 aprile 2021, vede una comunicazione tra Covisoc e Procura Federale su alcune interpretazioni legate al processo plusvalenze. Il TAR ha spiegato che nella carta l’organo di vigilanza segnala alla Procura alcune “fattispecie per le quali non è agevole apprezzare quali siano i criteri a cui si sono attenuti i contraenti allo scopo di pattuire il relativo prezzo“. In seguito la Procura Federale, “ha fornito indicazioni interpretative alla Co.Vi.So.C. ai fini dell’emanazione della nota, con la quale la Commissione ha proceduto a una segnalazione in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche ai fini dell’iscrizione ai rispettivi campionati”.

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