LA NOTA

Bonucci rinuncia al ricorso arbitrale contro la Juventus: niente tribunale, è pace

"Le due parti condividono con piena soddisfazione la chiusura di questa vicenda" si legge nel comunicato del club bianconero 

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La storia tra la Juventus e Leonardo Bonucci non finirà in tribunale. Dopo l'addio 'obbligato' della scorsa estate nonostante un altro anno di contratto (i bianconeri gli avevano comunicato l'esclusione dal progetto in caso di permanenza), e una delusione mai celata dal 36enne adesso al Fenerbahce, i cocci vanno ricomponendosi. L'esperto centrale infatti, ha rinunciato al ricorso arbitrale promosso verso i piemontesi rei, a giudizio del classe 1987, di averlo messo ingiustamente fuori rosa. Tra la Juventus e Bonucci quindi, è scoppiata la pace.

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Questa la breve, ma significativa, nota pubblicata dalla Vecchia Signora e condivisa dal difensore su Instagram: "Il sig. Leonardo Bonucci ha rinunciato al ricorso arbitrale promosso verso la Juventus FC, che ha accettato la rinuncia, con definitivo superamento del contenzioso, che avviene senza alcuna conseguenza di carattere patrimoniale - si legge -. Juventus e Leonardo Bonucci condividono con piena soddisfazione la chiusura di questa vicenda lasciando intatto il percorso ed il rapporto vincente costruito negli anni".

Tra numerosi alti e bassi, la storia tra la Juventus e Leonardo Bonucci è stata tutt'altro che banale: l'arrivo dal Bari, una lenta ascesa fino a diventare una colonna della difesa con tanto di fascia da capitano. Poi il colpo di scena, ossia la rottura con Allegri che lo spedisce in tribuna in occasione di Porto-Juventus in Champions League. Iconica nello scenario collettivo la scena del centrale seduto sullo sgabello. Era il 2017: pochi mesi dopo si trasferisce al Milan, lì dove è accolto come un re.

Ma le cose non vanno bene, il progetto cinese in casa rossonera non decolla. Da qui la scelta di tornare a Torino, ma non sarà più come prima. Ritrova Allegri per un anno, successivamente Sarri con il quale non avrà mai un ottimo rapporto, anzi. Inevitabile l'inizio di un lento declino: lo spazio diminuisce, non vedrà mai la fascia da capitano. A pesare il 'tradimento' ossia il passaggio al Milan degli anni passati: su questo aspetto Allegri, di nuovo alla Continassa, non deroga. Nell'ultima stagione sono più le panchine con la Juve e lo stesso allenatore toscano che lo invitano ad appendere gli scarpini al chiodo da juventino. Nulla da fare, Bonucci sceglie l'Union Berlino e saluta minacciando il ricorso arbitrale per essere stato messo fuori rosa. Fino ad arrivare ai giorni nostri: via alla pace, e a un possibile ritorno alla Juventus da dirigente.

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