Il tecnico bianconero presenta la sfida casalinga contro il Cagliari: "Quando finisce la partita serve portare a casa i tre punti"
Battere il Cagliari per mettere pressione all'Inter capolista e arrivare al meglio alla sosta per gli impegni della Nazionale. Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa la sfida dell'Allianz Stadium. "L'errore dietro l'angolo è quello di strafare - ha spiegato l'allenatore della Juventus -. Domani non c'è da strafare, ma fare la normalità. Quando finisce la partita serve portare a casa i tre punti". Sul mercato: "Con la società non abbiamo parlato, siamo un gruppo coeso e la forza di questo gruppo sono quelli che non giocano". Sulla formazione: "In porta giocherà Szczesny, in difesa Gatti. Locatelli sarà il capitano".
LA CONFERENZA DI ALLEGRI
L'importanza della partita di domani dal punto di vista mentale.
"E' importante sotto entrambi i punti di vista, sia per chiudere bene prima della sosta questo ciclo che per la classifica per mantenere il vantaggio sulla quinta in classifica".
Chi sarà il capitano?
"Domani il capitano sarà Locatelli fresco di rinnovo. Un bel premio per lui".
Farà turnover? Chi giocherà in porta?
"Gioca Szczesny, quest’anno purtroppo non giocando le coppe abbiamo delle partite in meno e per Perin sarà un anno più difficile perché giocherà un po’ meno".
Vista la diffida di Gatti potrebbe giocare Huijsen?
"Domani partirà Gatti, non possiamo fare calcoli. Domani è la partita più importante. Il Cagliari è molto pericoloso, Ranieri in panchina non ti dà vantaggi. Non è poco. Ha giocatori davanti che hanno velocità e tecnica. Petagna e Pavoletti danno fisicità. Domani sarà difficile, bisognerà avere molta pazienza. Bisognerà fare una partita di tecnica e soprattutto non perdere la cosa più importante: la compattezza di squadra. L'errore dietro l'angolo è quello di strafare. Domani non c'è da strafare, ma fare la normalità. Quando finisce la partita serve portare a casa i tre punti".
Chi giocherà al posto di Rabiot? Possibile rivedere Vlahovic e Chiesa dal primo minuto?
"Al posto di Rabiot abbiamo McKennie, Nicolussi Caviglia, Miretti, Locatelli e Nonge che è cresciuto molto. In attacco stanno tutti bene. Chi è subentrato a Firenze ha fatto molto bene".
Quanto è difficile pensare al Cagliari e non all'Inter?
"La partita col Cagliari è difficile, non tanto perché abbiamo l'Inter e prima la sosta. Abbiamo un periodo di risultati importanti, può abbassare l'attenzione e l'energia. E' una partita importante di campionato. Va affrontata con serenità, umiltà e rispetto, senza pensare a ciò che sarà tra 15 giorni. Importante la partita di domani, sennò buttiamo quanto fatto nelle ultime partite".
Quale è il segreto del pacchetto difensivo? Da qui a gennaio ci sono le garanzie sufficienti alla luce dell'assenza di Pogba e Fagioli?
"Il calcio non è una scienza esatta, ogni anno è diverso dall'altro. Abbiamo giocato solo 11 partite, l'importante è la fine della stagione, bisogna continuare a mantenere un profilo basso. Dopo la sosta rientreranno Alex Sandro e Weah, non credo Danilo. Per quanto riguarda il mercato con la società non ne abbiamo parlato, ho un gruppo coeso e granitico. La forza di questo gruppo è chi gioca meno".
Prendendo spunto dal Milan con Ibrahimovic, come prenderebbe un ingresso in società di un ex giocatore come Del Piero?
"Sono decisioni della società. Penso ai giocatori, allo staff, a quelli che lavorano alla Continassa. Poi sono cose che altre persone decideranno, per il bene della società".
Quanto sei cambiato dai tempi di Cagliari? Iling e Cambiaso possono giocare da mezzala?
"Cambiato sicuramente. Io non guardo mai le foto vecchie perché lasciano un po' di tristezza addosso. Ho avuto la fortuna di allenare un Cagliari con giocatori molto bravi. Ho fatto un salto in avanti allenando 4 anni il Milan e adesso sono da 8 anni alla Juventus. In 19/20 anni di carriera non c'è mai stato un anno uguale. Potrei spostare McKennie in mezzo e mettere Cambiaso o Iling a destra. Possiamo cambiare anche modulo".
La situazione di Danilo.
"Danilo non è una cosa grossa, ma un cosa profonda. Facciamo un passo alla volta, se dovesse tornare per l'Inter tanto meglio ma altrimenti preferisco non rischiare".