Inter, un brodino prima di 180 minuti di fuoco

Con il Benevento ok solo il risultato: contro Milan e Napoli ci vuole ben altro

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Lenta, impacciata, senza gioco né idee. Dominata dal Benevento per un'ora, l'Inter si gode i tre punti e il momentaneo 3° posto, ma ha davvero poco da festeggiare. La banda Spalletti continua ad essere malata e quello contro i campani ha tutta l'aria di essere un semplice brodino, i cui effetti sono tutti da valutare. Quel che è certo è che nelle prossime due partite (Milan e Napoli) i nerazzurri si giocano una bella fetta di stagione (con Icardi).

Ieri sera a San Siro per oltre un'ora di gioco è sembrato che quelli con la maglia nerazzurra fossero gli ultimi in classifica con appena 10 punti e destinati alla Serie B, mentre i ragazzotti in bianco parevano la squadra in lotta per la Champions League. Corsa, idee, voglia di lottare e anche tecnica (vedasi Brignola e Guilherme): con un po' più di precisione nelle conclusioni, oggi saremmo qui a esaltare l'impresa dei ragazzi di De Zerbi e a commentare la peggior Inter della stagione.

Spalletti a fine partita ha parlato di vittoria meritata, ma la verità è che deve solo ringraziare due zuccate di Skriniar e Ranocchia, passati in una settimana dalla comica autorete di Marassi a eroi di San Siro. Due lampi in una notte davvero buia, che ha palesato tutti i limiti di una squadra che non riesce a scuotersi. Un blocco mentale, certamente, ma anche corsa e gioco lasciano davvero il tempo che trovano. Vecino e Gagliardini sono un colabrodo in mezzo al campo, questo Perisic è sempre più inutile e dannoso e Rafinha ha confermato di poter essere decisivo solo nell'ultima mezzora causa evidente deficit nella tenuta fisica.

Non proprio le migliori premesse per affrontare i 180' più decisivi della stagione. Milan e Napoli sono due delle squadre più in forma del momento e da queste partite passano i sogni nerazzurri di Champions League. Due risultati negativi farebbero probabilmente crollare una squadra sempre più fragile e senza certezze. Una di queste si chiama Mauro Icardi: ieri sera si è scaldato a lungo, ma alla fine Spalletti ha deciso di non rischiarlo. Tornerà contro il Milan, a cui all'andata ha segnato un tripletta in quella che rimane la notte più bella di questa stagione. La domanda è se basterà il ritorno del capitano e bomber per tornare a volare. Può essere sicuramente d'aiuto, a patto che la squadra lo metta in condizione di segnare. Cosa che ormai da oltre due mesi riesce sempre meno...

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