L'ANALISI

Inter, Gagliardini il bersaglio più facile. Ma Conte ha le sue colpe

I limiti della rosa e del tecnico convinto delle sue idee

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Nel posto sbagliato, nel momento sbagliato: Roberto Gagliardini è diventato così il bersaglio più facile per i tifosi dell'Inter. Un pari, quello contro il Sassuolo, che, però, nasce dai limiti dei nerazzurri che erano già noti a molti. Soprattutto ad Antonio Conte che più volte in passato si è lamentato di una rosa non adeguata per competere per lo scudetto e su più fronti. Lacuna che neanche il mercato di gennaio ha colmato visto che Moses e Young hanno dimostrato di non offrire garanzie. È bastato un po' di turnover per far tornare la vecchia pazza Inter: un'altalena di emozioni che i tifosi nerazzurri preferivano non tornare a vivere. 

Un copione già visto in passato, quando l'Inter si "divertiva" a sprecare partite su partite e compromettere stagioni che avevano altri presupposti. Il pari contro il Sassuolo suona come una condanna per le speranze dei nerazzurri di lottare fino alla fine con Juventus e Lazio per lo scudetto. E la fotografia perfetta non è tanto quella di Gagliardini che sbaglia un gol grande così, ma quella di Conte inginocchiato con le mani nei capelli.

Lui aveva già capito tutto, tempo fa. Lui un po' testardo, troppo, Quel 3-5-2 che ieri ha evidenziato, ancora una volta, delle lacune. Lacune sfruttate da un ottimo De Zerbi che con il Sassuolo si trovava sempre ad attaccare in superiorità numerica. Limiti della rosa nerazzurra, ma anche dell'allenatore ex Juve focalizzato sempre sulla sua unica idea di calcio senza adattarsi agli avversari. "Tanti errori individuali", la scusa del tecnico nerazzurro. Vero, ma non solo. Allora meglio non prendersela con il povero Gagliardini che sui social è stato e continua a essere massacrato. Troppo facile nascondersi dietro a un errore, seppur madornale, di un singolo. Materiale buono per far riflettere anche Conte e società.

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