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Inter, con Zielinski è un centrocampo da Champions

Sei titolari per tre posti, la rosa nelle mani di Inzaghi cresce. Ma anche le spine

di Roberto Ciarapica
21 Lug 2024 - 09:56

In sei per tre posti. Il problema è che tre di loro sono intoccabili. Il centrocampo dell’Inter cresce, nel numero e nel talento: con l’arrivo di Zielinski, la rosa dei cervelli di Inzaghi diventa ancora più bella, ma aumentano anche le spine. Perché se fino allo scorso maggio faceva fatica a trovare spazio uno come Frattesi, considerato (non solo da Spalletti) tra i migliori centrocampisti italiani, adesso non sarà facile collocare in squadra (cioè tra i titolari) l’ex mezzala del Napoli, che a 30 anni è ormai nel pieno della maturità (e del rendimento), e che non ha certamente scelto l’Inter per finire a fare la riserva.

Però Inzaghi ha i suoi fedelissimi, e difficilmente, almeno all’inizio, uscirà dai soliti “schemi”: il 3-5-2, ovviamente (un totem nella visione tattica dell’allenatore nerazzurro), ma anche lo schema della formazione titolare, che i tifosi dell’Inter conoscono, da tempo, a memoria: con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan padroni del centrocampo e gli altri (da Asslani - che pure è un punto fermo nell’Albania - a Frattesi) seduti in panchina in attesa del cambio (nello scorso campionato hanno giocato appena sei volte a testa dal primo minuto).

Considerata l’intoccabilità - se possibile ancora più sacra - di Barella e Calhanoglu, Zielinski se la giocherà con Mkhitaryan, che a gennaio compirà 36 anni e che (per quanto adorato da Inzaghi) si avvia verso una stagione in cui sarà necessario tirare il fiato più spesso, dopo la scorsa da stakanovista. In generale, però, aver aumentato il traffico (e la qualità) a centrocampo non fa altro che innalzare il livello di competitività dei nerazzurri, che ambiscono a tornare protagonisti anche in Europa. Dove non vince la squadra più forte, ma la rosa migliore.

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