Pazza Inter, Roma ko in rimonta

Sotto di un gol e in difficoltà, ribalta il match grazie a una doppietta di Icardi e alla rete di Vecino

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Un incredibile Icardi (4 gol in due partite) e un gol di Vecino permettono all'Inter di vincere 3-1 in rimonta sul campo della Roma e di continuare la corsa a punteggio pieno in vetta. La partita dell'Olimpico è pazzesca: Dzeko porta avanti i giallorossi (15') che colpiscono anche tre pali con Kolarov, Nainggolan e Perotti. Quando però il match sembra in ghiaccio si sveglia Icardi, che ribalta il risultato (67' e 77'). Vecino la chiude all'87'.

Come la racconti una partita che ha due facce completamente diverse e che cambia nel giro di dieci minuti? C'è qualcosa in Roma-Inter che la dice lunga su quello che possiamo aspettarci da questo campionato. Ci sono due squadre che hanno ancora difetti evidenti ma che hanno un potenziale tecnico notevole. E c'è un giocatore, Mauro Icardi, che in due sole giornate ha raccolto, proprio all'Olimpico, il testimone del bomber implacabile da Edin Dzeko. Non è un caso che da un anno all'altro la linea di contatto sia Luciano Spalletti. Il bosniaco, dopo un anno no, ha trovato nello scorso campionato continuità e gol proprio con Lucianone. Icardi, dopo una stagione travagliata (anche se non da buttare, sia chiaro), ha messo lì, per gradire, quattro gol in due partite. 

Roma-Inter non è ovviamente tutto qui, perché quel che è successo all'Olimpico è abbastanza clamoroso. Per capirci e per tornare alla domanda di prima: come glielo spieghi a Di Francesco che ha perso una partita che ha dominato e che non ha chuso per questione di millimetri? Millimetri, certo, perché già avanti grazie al solito Dzeko e a un buco difensivo di Skriniar (a proposito, passo indietro rispetto all'ottima partita contro la Fiorentina, ma il passaggio a vuoto va spiegato), la Roma ha massacrato l'Inter fino a metà ripresa andando più volte vicina al raddoppio e colpendo tre pali clamorosi con Kolarov, Nainggolan e Perotti. Poi è successo qualcosa che non ti spieghi e ha solo in parte una ragione tattica. Partiamo da questa: con Gagliardini in condizioni fisiche pessime, l'Inter ha patito moltissimo nel primo tempo lo scarso filtro davanti alla difesa (di qui anche le difficoltà di Skriniar) e faticato da morire contro un centrocampo fisico e mobile come quello giallorosso. Come già accaduto nel momento più delicato del match contro la Fiorentina, Spalletti si è corretto in corsa inserendo Joao Mario alle spalle di Icardi e abbassando Borja Valero al fianco di Vecino. A questo va aggiunto quel pizzico di fortuna che serve per portare a casa certe partite (i tre pali giallorossi, appunto) e vanno aggiunte le qualità individuali. Di nuovo Icardi, certo.

Su Maurito vale un discorso a parte. Due palloni toccati nel primo tempo: occasione clamorosa fallita e destro pericoloso respinto da Alisson. Due palloni toccati nella ripresa, due gol. Micidiale. Anche perché tanto è bastato a deprimere la Roma e a resuscitare l'Inter. Che evidentemente manca ancora un po' in sicurezza e ha bisogno di trovare fiducia nei risultati. Tant'è vero che l'utimo quarto d'ora è stato da applausi. Con Perisic finalmente capace di puntare e superare Juan Jesus (suoi gli assist per il 2-1 di Icardi e 3-1 di Vecino) e difesa e centrocampo pronti a reggere l'urto giallorosso. Fatto sta che l'Olimpico ha già stabilito le prime gerarchie. L'Inter c'è e continuerà a lottare là davanti. La Roma ha pagato duramente due disattenzioni ma si farà. Sarà un campionato a cinque stelle. Resta solo da capire quale saprà brillare di più.

Gagliardini 5 - In evidente ritardo di condizione, va subito in grande difficoltà contro il dinamismo di Nainggolan e non riesce mai a garantire l'adeguata copertura alla difesa. L'Inter cresce anche grazie alla sua sostituzione

Icardi 8 - Quattro gol in due partite e soprattutto quattro gol per nulla banali. Quelli che cambiano la storia del match dell'Olimpico sono da applausi a scena aperta: copertura del pallone con il corpo, destro in girata e palla alle spalle di Alisson. Deve partecipare maggiormente al gioco, ma sotto porta fa paura.

Dzeko 7 - A differenza di Icardi partecipa moltissimo allo sviluppo del gioco della squadra che si appoggia su di lui per permettere ai centrocampisti di inserirsi. Sotto porta è micidiale come Maurito. Il gol dell'1-0, stop e tiro al volo, è una bellezza.

Perotti 7,5 - Imprendibile per quasi tutta la partita, fa impazzire D'Ambrosio e colpisce uno dei tre pali giallorossi. Rispetto a Bergamo decisamente più reattivo e in palla. Può essere l'uomo in più di questa Roma

Spalletti 6 - Difficile dargli un voto. Se è bravo a cambiare in corsa la partita, come già fatto contro la Fiorentina, vuol dire anche che ha sbagliato qualcosa nella formazione di partenza. Però la sua mano sul gioco dei nerazzurri si vede. E Icardi sarà il primo a beneficiarne

Juan Jesus 4,5 - Reinventato terzino destro per necessità, era l'evidente anello debole della catena giallorossa. Regge nel primo tempo, perché Perisic si dimentica di puntarlo e lo lascia vivere abbastanza sereno. Quando però il croato si sveglia, lui va in bambola totale. E non è un caso che dai piedi di Perisic, e quindi sul suo lato, arrivino i cross per i gol di Icardi e Vecino.

ROMA-INTER 1-3
Roma (4-3-3):
Alisson 6; Juan Jesus 4,5, Manolas 5,5, Fazio 5, Kolarov 6; Nainggolan 7, De Rossi 6 (38' st Under sv), Strootman 5,5; Defrel 5,5 (17' st El Shaarawy 6), Dzeko 7, Perotti 7,5 (46' st Tumminello sv). A disp.: Skorupski, Lobont, Moreno, Ciavattini, Gonalons, Florenzi, Pellegrini, Gerson, Antonucci. All.: Di Francesco 6,5
Inter (4-2-3-1): Handanovic 6; D'Ambrosio 5, Miranda 6, Skriniar 5, Nagatomo 6 (11' st Dalbert 6,5); Vecino 6,5, Gagliardini 5 (1' st Joao Mario 6,5); Candreva 6 (39' st Cancelo sv), B. Valero 5,5, Perisic 7,5; Icardi 8. A disp.: Padelli, Berni, Ranocchia, Ansaldi, Brozovic, Jovetic, Gabigol, Eder, Pinamonti. All.: Spalletti 6
Arbitro: Irrati
Marcatori: 15' Dzeko (R), 22' ste 32' st Icardi, 42' st Vecino (I)
Ammoniti: Candreva (I), Juan Jesus (R)
Espulsi: -

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