Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

IL NUOVO CORSO

Con Chivu poche rivoluzioni nel gioco: l'Inter proseguirà nel solco di Inzaghi

I nerazzurri non faranno grossi cambi sul piano del sistema e dei principi, ma ci sarà un intervento importante nel marcato

06 Giu 2025 - 11:13
 © Getty Images

© Getty Images

Cristian Chivu è un allenatore giovane, sia di età che di esperienza in panchina. Un dato di partenza importante perché presuppone, perlomeno nel suo caso, un interesse limitato per idee troppo marcate e fondamentaliste. La scelta dell'allenatore rumeno è una conseguenza del fatto di essere cresciuto nell'Inter come tecnico, oltre che come protagonista di vittorie storiche in campo, e del suo essere duttile tatticamente. I nerazzurri proseguiranno sul solco di Inzaghi e sarebbe folle buttare via quattro anni in cui la squadra ha saputo sviluppare un'idea di calcio concreta e a tratti spettacolare, regalando sei trofei e momenti di divertimento a chi ha assistito alle sue partite.

Nella memoria breve che regola le cose del calcio e della vita si è soliti a ricordare solo le sconfitte, ma l'esperienza di Inzaghi all'Inter è tutt'altro che da buttare. Anzi. Non è un caso che la dirigenza abbia fatto di tutto per tenerlo. Dopo la scelta dell'allenatore andarsene con tutto lo staff in Arabia, si è comunque deciso di tenere Mario Cecchi, il tattico, che collaborerà con Chivu e Angelo Palombo, per proseguire le logiche di gioco di Simone.

Il nuovo allenatore ha alternato, nella breve carriera, il 4-3-3 al 3-5-2, tra le giovanili nerazzurre e il Parma. Con gli emiliani ha usato entrambi i sistemi ma, al di là della disposizione, ci sono delle similitudini anche nei principi. Chivu sa utilizzare sia la costruzione bassa che il lancio diretto del portiere verso le punte e può ricercare un possesso avvolgente o delle transizioni veloci e ficcanti, sfruttando soprattutto le corsie esterne per far avanzare il pallone. Difficilmente rinuncerà alle rotazioni per uscire dal pressing avversario soprattutto in zona bassa, il marchio di fabbrica dell'Inter inzaghiana, così come ai cambi di gioco, alle percussioni degli esterni, agli inserimenti offensivi delle mezze ali e alle combinazioni veloci tra i due attaccanti. 

Il resto dovrà farlo la società. Sono già arrivati Sucic e Luis Henrique e sono previsti acquisti importanti per ringiovanire una rosa che è un po' avanti con l'età. Per il resto la base è più che valida. Chiunque vorrebbe poter ripartire da Sommer, Bastoni, Barella, Dumfries, Dimarco, Lautaro e Thuram...

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri