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Inter, Zanetti: "Problema di testa, ma differenza di rendimento inaccettabile"

Il vicepresidente nerazzurro: "Squadra con Inzaghi: il mister sa che il bilancio in campionato è insufficiente"

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Inter, Zanetti: "Problema di testa, ma differenza di rendimento inaccettabile" - foto 1
© Getty Images

E' all'Inter da quasi tre decenni e di situazioni del genere, in campo e poi da dirigente, ne ha già vissute parecchie. Momenti no, sportivamewnte drammatici, seguiti da riprese improvvise, accelerate vincenti e razionalmente inspiegabili. L'augurio di Javier Zanetti, vicepresidente nerazzurro, è che possa ripetersi anche oggi, con una semifinale di Champions da raggiungere e con un campionato da raddrizzare. Ma il punto, ora come ora, è capire quale Inter ci sarà da ora in poi. Anzi, la vera questione è capire quante Inter ci siano e quale prevarrà tra quelle viste nelle Coppe e quella di campionato: "C'è un'Inter sola" ha sentenziato l'ex capitano, premiato dal torneo giovanile Manlio Selis e intervistato da La Repubblica. "Una sola, e molto forte. Anche se neppure noi sappiamo spiegarci una differenza di rendimento inaccettabile tra campionato e Coppe. Per me è una questione di testa, perché l’organico non si discute".

In una situazione del genere, è sempre l'allenatore a rischiare più di tutti. E anche questa è storia nota per Zanetti: "Il mister è un grande professionista, ed è il primo a sapere che il nostro bilancio in campionato è insufficiente: non si possono perdere 11 partite. Ma la squadra la governa ancora, altrimenti non avremmo vinto la Supercoppa, non saremmo nei quarti di Champions e in semifinale di Coppa Italia". Eppure dopo il ko con il Monza quella col Benfica potrebbe essere una partita spartiacque. Nella lunga riunione notturna successiva alla sconfitta si è discusso anche del futuro immediato di Inzaghi: "A me piace parlare a freddo, e non smetto mai di farlo. Ho cercato di capire, di ascoltare. Alla Pinetina ci siamo poi ripetuti che da una situazione del genere si esce solo restando uniti. Non possiamo perdere compattezza. Ho totale fiducia, sono un positivo di natura. Detto questo qualla col Benfica è una partita essenziale per il presente e per il futuro. Guai fidarci dello 0-2 all’andata: se lo facciamo, avremo tutto da perdere. Un’opportunità enorme che non può sfuggire, e io sono convinto che ce la faremo. Ai nostri tifosi dico solo grazie. Non li deluderemo". Da ex giocatore, e non solo da vice presidente, Zanetti ha parlato alla squadra in una settimana tanto delicata: "Ho ripetuto che dobbiamo essere una cosa sola, uniti e convinti. Mi aspetto una reazione d’orgoglio, ho capito che i ragazzi sentono questa responsabilità. Nella mia carriera ho vissuto molti momenti del genere, so che la difficoltà si presenta all’improvviso e poi svanisce. E so che la prima risposta è sempre mentale, psicologica". Poi, sul campo servirà anche quella brillantezza fisica e tecnica che latita, specie in uomini chiave, come Lukaku: "Tutta colpa del lungo infortunio. Per le sue caratteristiche fisiche, certi stop pesando tantissimo. Ora deve reagire: gli ho detto che gli siamo vicini, e che in questo finale di stagione i suoi gol potranno essere decisivi". Forse una spiegazione per lo scarso rendimento in campionato sta anche nell’incredibile cammino del Napoli che può aver tagliato le gambe a tutti: "Sono stati fortissimi, però non può essere questa la spiegazione. Anzi, dopo averli battuti a gennaio, alla ripresa del campionato, tutti pensavamo che sarebbe cominciata un’altra storia. Invece, purtroppo, è cominciata la nostra discontinuità. Nessuno se l’aspettava, cominciando dai giocatori: sto insieme a loro ogni giorno, e vi posso assicurare che i più delusi sono proprio i calciatori dell’Inter, sono loro i primi a non capire. Ma ora, partendo dal Benfica, serve una prova orgogliosa. Basta volerlo".

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