VERSO BOLOGNA-INTER

Inter, Conte e la strada scudetto: "L'errore da non commettere ora? Parlare"

Il tecnico nerazzurro: "La ripartenza è sempre insidiosa. Pressione? Normale per noi"

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Tutti a disposizione, tranne D'Ambrosio ancora positivo. Tante valutazioni però da fare. Come stanno i negativizzati Handanovic, De Vrij e Vecino? In quali condizioni sono invece i giocatori restituiti tra mercoledì e giovedì dalle varie nazionali? Per due settimane Conte ha potuto lavorare solo a ranghi ristretti, prima per i casi di Covid in squadra e poi per la partenza di ben 10 elementi, e non ha mai avuto modo di preparare il match contro il Bologna con la rosa al completo: "La ripresa è sempre insidiosa, abbiamo avuto poco tempo ma ci stiamo preparando al meglio. Come stanno Handanovic e gli altri negativizzati? Bene, qualche strascico può esserci ma stanno bene". Di certo per l'Inter inizia una settimana importante con tre partite che potrebbero lanciare la volata scudetto: "L'errore da non fare ora come ora è parlare! Zitti, testa bassa e lavorare. La pressione? Per una squadra come l'Inter èè cosa normale".

LA CONFERENZA STAMPA DI CONTE

Buongiorno Mister: si riparte subito forte, tre partite in nove giorni: come sta la squadra?
"Sarà importante riprendere nella giusta maniera. Sicuramente bisognerà fare molta attenzione, affrontiamo un'ottima squadra guidata da un bravissimo allenatore. Il Bologna fa un calcio aggressivo. Ci stiamo preparando sono rientrati ieri tutti i nazionali, non c'è molto tempo ma stiamo cercando di preparare bene la partita".

Quale messaggio vuoi trasferire alla squadra per continuare come vi siete fermati?
"Dobbiamo cercare di riprendere dove abbiamo lasciato. Dopo la sosta non è mai semplice perché devi riannodare il filo del discorso ma i giocatori sanno benissimo che non c'è tantissimo tempo e bisogna ripartire nella giusta maniera".

Quale errore bisogna evitare da qui alla fine per portare a termine il percorso vincente?
"Parlare, parlare troppo, ecco quale sarebbe l'errore più grave. Adesso bisogna star zitti e lavorare".

Sono riesplosi i casi Covid, voi per primi ne sapete qualcosa. Adesso il focolaio in nazionale: secondo lei il calcio ha fatto il possibile per affrontare al meglio questa situazione?
"E' difficile fare delle considerazioni. Col senno del poi si poteva fare meglio, ma sappiamo benissimo che il Covid c'è da un anno, ci sta massacrando e quindi il mondo del calcio ha deciso di convivere con questa situazione come ci stiamo convivendo tutti nella vita. L'augurio è che si risolva presto la questione cercando di fare i vaccini per tutti e anche per noi".

L'Inter che ha infilato questa serie di vittorie ha ridotto il turnover: ora ci sono tre partite in rapida serie, è l'occasione per vedere una rotazione maggiore?
"Ho delle risorse in mano e cerco di sfruttarle al meglio con le giuste scelte e l'equilibrio. A volte mi danno ragione e altre meno. Alleno tutti i giocatori per farli scendere in campo, per cui sono tutti pronti a fare il proprio dovere se chiamati in causa".

Le otto vittorie consecutive sono il segnale evidente di una crescita esponenziale: si aspettava questo percorso?
"L'importante è dare continuità ai risultati. Siamo stati bravi a fare questo filotto di vittorie. Mi auguro di non fermarci. A Bologna sappiamo di affrontare una squadra che vorrà con tutte le proprie forze fermarci. Ci siamo arrivati con il lavoro fin qui. Lavoriamo dall'anno scorso e cerchiamo di migliorarci, eliminando i difetti ed esaltando le nostre doti".

Il fatto che il futuro dipenda soprattutto da voi è una pressione da gestire oppure è meglio inseguire?
"La pressione è quella che ci deve essere sempre in una squadra come l'Inter. Bisogna affrontarla nella giusta maniera, capisco che per tanti è la prima volta ma dobbiamo pensare a noi stessi. Abbiamo sempre ragionato così e continueremo così".

Come stanno i giocatori negativizzati in questi giorni?
"Handanovic si è negativizzato subito, è stato quello che ha potuto riprendere in maniera più celere. Vecino è tornato anche lui da tre giorni ad allenarsi, è in una buona condizione anche perché in questo periodo lo staff ha lavorato con loro da casa. De Vrij ieri ha fatto il primo allenamento con noi. Inevitabilmente qualche stascico c'è per chi ha avuto il virus, ma abbiamo cercato di tenerli in ottima condizione. Ci auguriamo di avere presto anche D'Ambrosio. Abbiamo bisogno di tutti".

Come ha ritrovato Sensi dopo la parentesi in Nazionale?
"Sono molto contento per Stefano perché a livello mentale il fatto di sbloccarsi è stato molto importante. Abbiamo bisogno di tutti da qui alla fine e quindi il fatto che si sia sbloccato è positivo per noi".

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