VERSO LAZIO-INTER

Inter, Inzaghi: "Sanchez e Vidal a casa, devo valutare Lautaro e Correa. I fischi..."

Per il match contro la Lazio l'unica certezza in attacco è al momento Dzeko

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Fatte tutte le prove per sopperire a una loro eventuale assenza, Simone Inzaghi si prepara a riabbracciare Lautaro e Correa (i due argentini e Vecino si aggregheranno al gruppo Inter direttamente a Roma, mentre Vidal e Sanchez arriveranno domani a Milano e resteranno ad allenarsi alla Pinetina) ma ancora non sa se potrà contare su di loro per la sfida contro la Lazio: "Dovrò parlare con entrambi e capire quali sono le loro condizioni. In ogni caso non mi mancano le alternative". Assente Sensi e non al meglio Calhanoglu, il posto al fianco di Dzeko potrebbe essere allora occupato da Perisic. Per il resto grande emozione per il suo ritorno all'Olimpico: "So che ci saranno fischi e applausi, ma fa parte del mestiere. Li accetterò, i tifosi biancocelesti sanno che ho sempre dato tutto".

LA CONFERENZA DI SIMONE INZAGHI

Ripartite dopo una sosta, con tante assenze, e davanti avete tante partite ravvicinate. Come si prepara un tour de force del genere?
"Sappiamo che saranno sette partite ravvicinate, come è stato dopo l'ultima sosta. Cercheremo di farci trovare pronti, purtroppo eravamo qui in pochi ma quelli che c'erano hanno lavorato nel migliore dei modi. Sono rientrati i nazionali europei con qualche problemino di poco conto".

Ha lasciato una Lazio con un'impronta molto chiara e ora ne ritrova un'altra: cosa pensa sia cambiato con Sarri?
"Penso che la Lazio abbia fatto delle ottime partite. Sono una squadra costruita molto bene, è arrivato un allenatore nuovo molto bravo a organizzare le squadre. Stanno facendo ottime gare ma hanno perso l'ultima e quindi saranno arrabbiati e avranno voglia di far bene".

Veniamo al punto focale: le è mai capitata una situazione come quella attuale coi sudamericani? E come sta Sensi?
"Mi era capitato con la Samp ma avevamo giocato di domenica. Stavolta è particolare, Sanchez e Vidal non verranno a Roma e staranno a Milano. Torneranno utili per martedì in Champions, così come Sensi che si è allenato negli ultimi giorni in gruppo discretamente. Non può ancora calciare col destro per la distorsione ma speriamo di recuperarlo se non da martedì per la gara successiva".

Sarebbe stato opportuno spostare le partite come hanno fatto in Liga?
"Parlerò coi sudamericani, con Lautaro, Correa e Vecino e vedremo come staranno. In Liga sono stati bravi a rinviare le partite, ma è un discorso che andava affrontato prima. Sappiamo che abbiamo altre alternative in quei ruoli. Dovrò valutare come arriveranno i sudamericani a Roma".

I problemi sono concentrati quasi esclusivamente in attacco... Che soluzione adotterà se Lautaro, ad esempio, non fosse in condizione?
"Giocherà Dzeko, poi ho diverse soluzioni. Ho Satriano, ho Perisic, ho Calhanoglu. Come ho detto valuterò le condizioni di Lautaro e Correa. Lautaro ha giocato oltre 80 minuti, Correa è entrato. Dovrò certamente valutarli con attenzione."

A proposito di Calhanoglu, come giudica il suo impatto sin qui?
"L'ho già ripetuto, io di Calhanoglu sono molto ma molto contento. E' parte integrante del progetto, non si tira mai indietro. Ha preso una brutta distorsione in Nazionale, ha fatto di tutto per esserci domani. Non so se partirà dall'inizio o subentrerà. Così come sono soddisfatto di Dumfries. Coi problemi di lingua pensavo avrebbe impiegato di più, invece ascolta e si allena nel migliore dei modi. Ha fatto più della metà dei minuti a disposizione. Un titolare della sua Nazionale. Sono molto soddisfatto e col tempo migliorerà ancora di più".

Cosa pensa che servirà per portare a casa i tre punti in una partita come questa?
"Bisognerà essere puliti tecnicamente, sappiamo che la Lazio farà grande pressing. Dovremo essere bravi nelle due fasi".

Per lei è anche il ritorno all'Olimpico contro il suo passato più recente e caro. Cosa prova? Si aspetta qualcosa di particolare dalla tifoseria laziale?
"Normale che non sia una partita come le altre, per me è un ritorno in una casa che è stata tale per 22 anni. Sarà una grandissima emozione rivedere i ragazzi che mi hanno dato sempre tutto e le persone dietro le quinte che con me sono sempre state speciali. In più rivedere i tifosi della Lazio che sono stati per me importantissimi. Abbiamo gioito e sofferto insieme in questi anni raggiungendo grandissimi traguardi che non si raggiungevano da tanto. So che ci saranno fischi e applausi, ma fa parte del mestiere. Li accetterò, loro sanno che ho sempre dato tutto".

La Lazio è stata la sua vita, non solo professionale... Ora si sta "affezionando" anche all'Inter?
"Mi sono subito ambientato alla grande. Questi tifosi sono gemellati con quelli della Lazio e mi hanno accolto come non pensavo, fin dal primo giorno. Con me e la squadra sono sempre stati fantastici e ogni volta che ci muoviamo in trasferta sono tantissimi e ci fanno sentire un calore incredibile".

Si aspetta qualcosa dal presidente Lotito?
"Si è detto e sentito tanto, ma penso che lui e Tare siano stati molto importanti per la mia carriera di allenatore. Grazie a loro ho allenato la Lazio, non finirò mai di ringraziarli, sapendo che ci siamo integrati bene e abbiamo ottenuto grandi risultati".

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