VERSO UDINESE-INTER

Inter, Conte: "Crescita tangibile, testa al campionato. Ancor più convinzione dopo la Juve"

I nerazzurri chiudono il girone di andata al Friuli con ancora la possibilità di diventare campioni d'inverno

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Eccoci al giro di boa, in linea con le previsioni, vale a dire nelle zone di classifica attese, là dove si lotta per lo scudetto. L'Inter chiude il girone di andata a Udine, al fischio d'inizio con tre punti in meno alla capolista Milan ma con la possibilità di potersi ancora prendere il titolo (senza valore) di campione d'inverno. Ciò che più interessa però ad Antonio Conte con un mercato fermo (tutto ruota sempre attorno alla possibile ma forse non più tanto probabile cessione di Eriksen) e un derby di coppa Italia alle porte (marted' 26) è proseguire sulla strada, in quanto a gioco, imboccata con decisione contro la Juve ma già delineata tanto contro la Samp che contro la Roma, partite sul cui giudizio ha superficialmente pesato più che altro il risultato. "La vittoria contro i bianconeri - ha detto il tecnico nerazzurro in conferenza stampa  - ci ha dato non solo i tre punti ma ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta, anche se sappiamo che c'è ancora tantissima strada da percorrere e dobbiamo lavorare ancora di più. Sono partite che devono darci ancora più entusiasmo per lavorare anche più duramente rispetto a prima".

LA CONFERENZA DI CONTE

Buongiorno mister, che partita si aspetta contro l'Udinese?
"Non bisogna mai affrontare le gare con superficialità in Italia, soprattutto contro squadre come l’Udinese, una squadra fisica, strutturata, con buoni giocatori di gamba e forti in ripartenza. Una gara da non sottovalutare e preparare al meglio"

Dopo le tre partite con Roma, Fiorentina in coppa Italia e Juve a che punto è l'Inter? Cosa può trarre da questo minicicolo e in particolare dalla vittoria contro i bianconeri?
"Quando batti squadre forti come la Juventus devi aver fatto per forza di cose un'ottima partita, sbagliando pochissimo. Siamo stati bravi a sfruttare i loro punti deboli, stando molto attenti e non commettendo errori. Una gara che ci ha dato tre punti e ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta, anche se sappiamo che c'è ancora tantissima strada da percorrere e dobbiamo lavorare ancora di più. Sono partite che devono darci ancora più entusiasmo per lavorare anche più duramente rispetto a prima".

Quanto è importante ora confermarsi dopo una prestazione come quella contro la Juve?
"L'Inter, per storia e tradizione, deve cercare di ottenere il massimo in ogni partita. Domani si ricomincia, ci sono tre punti in palio contro un'ottima squadra. Dobbiamo giocare nella stessa maniera rispetto alla partita contro la Juventus".

Arrivato al giro di boa del campionato, pensa che Inter e Milan abbiano raggiunto la Juventus?
"Io ho sempre detto che considero questo campionato estremamente combattuto, con sette squadre che possono giocare per un duplice obiettivo, scudetto e zona Champions. Il girone d'andata ha confermato questo, qualcuno ha viaggiato con passo più spedito e altre meno".

Domani l'Udinese, martedì il derby in Coppa Italia con il Milan: farà qualche calcolo in merito alla formazione?
"I ragionamenti vanno fatti esclusivamente sull'Udinese. Sappiamo l'importanza del campionato perché dà due possibilità tra scudetto e zona Champions. Per questo è prioritario su tutto. Domani affronteremo l'Udinese con la giusta concentrazione, il resto lo vedremo successivamente".

Nelle ultime tre gare di campionato non sono arrivati gol dagli attaccanti. Cosa dimostra questo?
"Penso che questa sia una situazione molto consolidata nelle mie squadre, dove non segnano solo gli attaccanti. Penso che anche l'anno scorso siamo stati una delle squadre che hanno portato più giocatori a fare gol. Attacchiamo anche con centrocampisti e difensori, anche se è inevitabile che gli attaccanti siano il terminale offensivo e per loro ci siano più occasioni. Ma tutti sono coinvolti, attaccando con tutti i reparti".

Ma al di là dei tre punti, il successo contro la Juve segna finalmente un cambio di mentalità per l'Inter?
"Sicuramente abbiamo iniziato un percorso, questo l'ho sempre detto. Da un anno e mezzo si sono fatti miglioramenti sotto ogni punto di vista. Non solo sul campo ma anche nell'affrontare le partite nella giusta maniera. Abbiamo iniziato questo percorso che deve portare a una crescita di tutti i calciatori perché quando vuoi raggiungere obiettivi importanti questo passa attraverso la crescita di tutti a livello tecnico, tattico, di mentalità e concentrazione. I ragazzi sanno facendo degli step importanti, chi in maniera più rapida e chi più lenta, ma tutto passa dal migliorare singolarmente i calciatori. Se vogliamo stare in alto i margini di errore sono minimi e non bisogna accontentarsi del successo quotidiano, che è effimero. Dobbiamo pensare al successo duraturo e che possa portare a fine stagione a qualcosa di importante".

Come sta Sanchez? Pensa che giocare pochi minuti contro la Juve possano avergli creato qualche fastidio?
"Alexis veniva da 120' giocati molto intensi contro la Fiorentina...".

Il percorso che sta facendo all'Inter ricorda in qualche modo quello con l'Italia?
"Non mi piace fare paragoni con quanto successo prima. Ogni situazione va affrontata nella giusta maniera e non puoi avere un cliché sempre uguale. E' inevitabile che la crescita passa anche da una convinzione. Dal fatto di riuscire a convincere i calciatori e c'è solo un modo per farlo. Con il lavoro, che deve portare poi dei risultati, perché poi quando non arrivano viene messo in discussione. Sicuramente però c'è tutto nel lavoro di un tecnico, anche a livello di testa, ma i giocatori sanno benissimo che a loro non mentirò mai e a loro parlo col cuore in mano. Non vendo fumo, sanno cosa penso realmente".

Visto che da qualche parte si era insistito sulle defezioni della Juve a San Siro, la vittoria in Supercoppa ridà la giusta dimensione di quel che ha fatto l'Inter domenica scorsa?
"A noi deve interessare poco se vengono esaltati o meno i nostri meriti o i demeriti dell'avversario. Sappiamo che abbiamo giocato una partita importante sotto tanti punti di vista. La Juventus altre volte era in difficoltà di organico e ha dato risposte importanti. Senza una grande partita difficilmente avremmo vinto contro squadre abituate a questo tipo di partita, abituate a sentire il sangue negli scontri diretti. Ci va benissimo tutto, la valutazione da fare è quella nostra. Abbiamo vinto con merito, è giusto si facciano commenti e ognuno faccia la propria considerazione ma dobbiamo andare avanti col nostro pensiero".

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