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IL PROBLEMA

Gavi, Vinicius e altri ko, Nazionali da incubo: la Fifa non si muove e il 2024/25 sarà peggio

Barcellona e Real Madrid infuriati per gli infortuni dei propri talenti. Tantissimi anche a novembre gli stop previsti dopo gli impegni con le nazionali

20 Nov 2023 - 19:03
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© Getty Images  | Neymar (Al Hilal), rottura del crociato col Brasile
© Getty Images  | Neymar (Al Hilal), rottura del crociato col Brasile
© Getty Images  | Neymar (Al Hilal), rottura del crociato col Brasile
© Getty Images  | Neymar (Al Hilal), rottura del crociato col Brasile

© Getty Images | Neymar (Al Hilal), rottura del crociato col Brasile

© Getty Images | Neymar (Al Hilal), rottura del crociato col Brasile

Altro giro di nazionali, altro pieno di infortuni più o meno pesanti. Il carro dei dissidenti, quelli che da tempo chiedono più tutele per i calciatori e i club, si sta riempiendo ogni pausa di più e non è solo una questione economica. Vinicius, Gavi, Bastoni, ter Stegen e potremmo continuare dimostrano che il problema legato alle troppe partite e di conseguenza alle nazionali è sempre più attuale e sempre più snobbato nelle stanze dei bottoni delle grandi federazioni internazionali, dalla FIFA in giù.

Dopo il grave infortunio di Neymar lo scorso ottobre e andando più indietro i problemi di Maignan e non solo in quelle precedenti, nella sosta di novembre - l'ultima del 2023 - ad alzare la voce sono stati i due club più importanti di Spagna, Barcellona e Real Madrid. Il conto portato al tavolo dei due club è salatissimo e rischia di compromettere la stagione di entrambe. Il 2023 è infatti già finito per Camavinga e Vinicius del Real, rispettivamente per un problema al ginocchio e al bicipite femorale. Il Barcellona invece ha visto fermarsi ter Stegen e Gavi, quest'ultimo con la stagione finita anzitempo dopo la rottura del crociato nel match contro la Georgia dopo un brutto fallo di gioco. I 4-5 milioni di euro di risarcimento previsti dalla Fifa per il club blaugrana sono una magrissima consolazione.

Una casualità? Non proprio. Se è vero che la colpa va divisa tra le parti e non è giusto puntare il dito sulle nazionali e chi lavora nel consentito, la realtà è che il grido di aiuto dei protagonisti in gioco - ovvero allenatori e giocatori - risuona ormai da troppo tempo inascoltato. E non si sono mossi pezzi piccoli del puzzle, anzi, i migliori come Guardiola, Klopp e Ancelotti in panchina ma anche Toni Kroos in campo hanno più volte ribadito il concetto. Purtroppo per loro però chi decide, partendo proprio dalla Fifa, per usare le parole di Florentino Perez "va nella direzione contraria a quella auspicata".

In questo inizio di stagione non mancano gli infortuni importanti nelle pause per la nazionale. Eccone alcuni:

GiocatoreSquadraInfortunio
NeymarAl HilalRottura crociato
CamavingaReal MadridGinocchio
ViniciusReal MadridBicipite femorale
GaviBarcellonaRottura crociato
ter StegenBarcellonaSchiena
HaalandManchester CityCaviglia
BastoniInterLesione muscolare
MirettiJuventusLombalgia
McKennieJuventusGinocchio
OnanaManchester UnitedInfezione
KamadaLazioSchiena
OyarzabalReal SociedadBicipite femorale
RodriguezTorinoTallone
Zaire-EmeryPSGLesione caviglia
OchoaMessicoSpalla

Sulla questione è intervenuto anche FIFPro, il sindacato internazionale dei calciatori per ribadire il tema e sottolineare come nella stagione che verrà - la 2024/25 - che prevede un nuovo format per la Champions e le qualificazioni al Mondiale oltre a Euro 2024, Coppa d'Africa... per alcuni giocatori potrebbe essere sfiorate le 90 partite nell'anno solare, l'11% in più della stagione in corso".

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