ADDIO BERLUSCONI

Il giorno del dolore e del rispetto: in Duomo i funerali di Silvio Berlusconi

Alle 15 l'ultimo saluto: l'omelia sarà celebrata dal monsignor Mario Delpini davanti alla famiglia, pochi amici, capi di Stato e di partiti

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Il giorno del dolore e del rispetto: in Duomo i funerali di Silvio Berlusconi - foto 1
© Getty Images

E' il giorno del dolore e del rispetto, della commozione più profonda e intima ma anche dell'abbraccio largo delle gente comune, di chi lo ha amato come di chi lo ha contrastato. Milano si ferma per i funerali di Silvio Berlusconi, stretta attorno alla famiglia e all'uomo che, più di chiunque altro, ha segnato gli ultimi 40 anni del Paese. L'omelia in Duomo sarà celebrata a partire dalle 15 dal monsignor Mario Delpini di fronte a circa 2000 persone, tra i figli e i nipoti e circa 2000 personalità, capi di Stato e di partiti. All'esterno, nella piazza che molte volte ha ospitato i festeggiamenti per una vittoria, la gente comune, il suo popolo. 

La salma dell’ex premier arriverà sul sagrato di piazza del Duomo alle 14.45. La famiglia la consegnerà a monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo. La piazza nobile di Milano sarà transennata a partire dalle 10 e presidiata dalle forze dell'ordine, che hanno preparato un piano di sicurezza che prevede anche la presenza di tiratori scelti. E d'altronde, tra le persone che assisteranno ai funerali dai maxischermi allestiti all'esterno della chiesa - accesso libero ma contingentato fino a un massimo di 10mila presenze -, ci saranno numerose personalità. 

A rappresentare l’Italia ci saranno il Presidente Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Alle loro spalle, gli invitati alla cerimonia. Nelle ultime file, i fedeli. In totale, 2.000 persone all’interno (1.800 posti a sedere, 200 posti in piedi) e 8.000 all’esterno.


Sono attesi tre capi di Stato (Iraq, Qatar e San Marino) e un primo ministro, l’ungherese Viktor Orbán. E ancora, il vice premier croato, ministri da Kosovo, Malta, Tunisia, Armenia, Paesi Bassi e Serbia, un inviato speciale del primo ministro giapponese, quasi 50 ambasciatori. Tra ex primi ministri e politici italiani, presenti Draghi, Monti, Schlein, probabilmente Enrico Letta, Renzi, Bossi, Zaia, Gentiloni, Calenda.
Poi Gianni Letta, Dell’Utri e Ronzulli, vicinissimi a Silvio Berlusconi. Il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Assenti Giuseppe Conte e Bersani.

All'interno della cattedrale, molti amici dal mondo dello sport, a partire da Adriano Galliani fino a Urbano Cairo, passando per il presidente della Fifa Infantino, il ministro Abodi, il presidente del Coni Malagò, il segretario della Figc Brunelli, il presidente di “Sport e Salute Cozzoli”, il presidente Casini e l’a.d. De Siervo per la Lega, il presidente della Lega Pro Marani.

Ci sarà spazio anche per le sue squadre. Il Milan con il presidente Paolo Scaroni, l’a.d. Giorgio Furlani e il vice presidente Franco Baresi. E il Monza, rappresentato, oltre che da Galliani, anche dal tecnico Palladino, il d.s. Franco, il consulente Modesto. Poi Steven Zhang per l’Inter con l’a.d. Marotta, Gianluca Ferrero per la Juve, Aurelio De Laurentiis per il Napoli, Claudio Lotito per la Lazio, Percassi per l’Atalanta, l’amico e medico di fiducia Alberto Zangrillo per il Genoa, Setti per il Verona, la ceo della Roma Lina Souloukou, l’a.d. del Sassuolo Giovanni Carnevali, il d.g. della Fiorentina Joe Barone, il d.g. della Cremonese Paolo Armenia.

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