Benfica sul piede di guerra dopo la finale di domenica della Coppa del Portogallo, persa per 3-1 contro i rivali dello Sporting di Lisbona. La società sportiva ha emesso un comunicato nel pomeriggio di lunedì accusando gli arbitri della partita e annunciando una raffica di denunce presso Uefa, Fifa e Ifab. In causa ci sono alcune decisioni arbitrali, prima fra tutte quella che ha riguardato i falli ripetuti - "aggressioni deliberate e intenzionali", nelle parole del presidente del Benfica Rui Costa - ai danni di Andrea Belotti, messo a terra e calpestato da Maxi Araújo e Matheus Reis. Nel suo comunicato la società afferma che lo stadio Da Luz non sarà più disponibile a ospitare partite della Nazionale finché non saranno prese misure nei confronti dei calciatori e della squadra arbitrale, e chiede l'immediata pubblicazione degli audio dei colloqui tra l'arbitro Luís Godinho e il Var. Dopo un gol al 46' e un altro gol annullato al 49', il Benfica è rimasto in vantaggio già ben oltre il 90', quando lo Sporting ha pareggiato su rigore al 10' minuto di recupero, per poi dilagare nei supplementari.