VERSO MILAN-INTER

Ibra-Lukaku, ci risiamo: ma questa volta vale mezzo scudetto

Si ritrovano dopo meno di un mese per un derby già decisivo: ecco perché passerà ancora tutto dai loro piedi

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Non è passato nemmeno un mese e sembra un secolo. Ibra contro Lukaku, di nuovo, dopo quella lite folle, dopo tante parole e dentro una sfida che questa volta sa di scudetto e può cambiare tutto. Da una parte il nerazzurro, fresco di doppietta e assist per il sorpasso in vetta. Dall'altra lo svedese, leader indiscusso di uno spogliatoio dove si vedono meno sorrisi e si sta allargando lentamente la crepa della stanchezza e di chissà cosa. Non c'è spazio per i secondi: se l'Inter dovesse vincere il derby darebbe probabilmente lo strappo decisivo alla corsa scudetto. Se dovesse vincere il Milan, invece, dimostrerebbe una volta ancora la grande capacità di immergersi nelle partite che contano e di rialzarsi dopo le sconfitte. Saranno sette lunghi giorni, questo è certo, svuotati da impegni per Conte, inframezzati dalla gara di coppa con la Stella Rossa per Pioli. Fino al derby. Anzi, il DERBY, tutto in maiuscolo, perché questo è dopo anni di semi-anonimato all'ombra dell'imprendibile Juventus.

Ibra e Lukaku, dunque, ma non soltanto. Questa volta ci saranno tutti, Theo e Hakimi, Barella e Bennacer, Eriksen e Calhanoglu. L'Inter è riuscita a superare l'ostacolo Lazio evitando quelle ammonizioni pericolose che avrebbero portato squalifiche, da Barella, appunto, a Bastoni fino a Brozovic. Il Milan sta lentamente recuperando tutti i pezzi. Rebic, unico assente a La Spezia, è dato in ripresa e, parole di Pioli, dovrebbe essere disponibile. Sarà quindi per la prima volta in stagione un faccia a faccia senza alibi. Conte arrivò alla gara di andata con assenze importanti. Pioli, in Coppa Italia, fu costretto a una mezzoretta abbondante in inferiorità numerica. Insomma, la si può vedere come si vuole, ma la gara della verità sarà quella di domenica. Zero scuse e margine di errore ridottissimo. Chi perde, stavolta, paga.

Come poi le due squadre arriveranno al derby è impossibile saperlo. Oggi sta meglio l'Inter, è evidente. E' reduce da un successo importante, ha finalmente completato la rincorsa dopo mesi di inseguimento e potrebbe concedersi anche un pareggio con il calendario (favorevole) che poi l'aspetta. Il Milan, d'altro canto, ha due partite - Inter e Roma - che ne misureranno le ambizioni e faranno da spartiacque alla sua stagione. La squadra di Pioli non sta benissimo, ha qualche giocatore importante in affanno fisico, ma ha anche una settimana in più per alzare il livello di forma. 

I due derby stagionali ci hanno fin qui detto che Inter e Milan sanno, in maniera diversa, stare dentro alla partita e giocarsela alla pari. Il Milan manovra meglio, è più fluido, in certi movimenti più veloci. L'Inter ha una forza fisica devastante e quando ti mette all'angolo non ti da più uscire. Saranno i dettagli a decidere. Oppure ancora loro: Ibra contro Lukaku, nemmeno un mese dopo, di nuovo faccia a faccia. Non si saluteranno da amici - mai stati -, ma ci si augura che si rispettino da nemici. Perché è il football, signori, e certe notti valgono un anno intero.

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