L'INTERVENTO

Gravina: "Con i tifosi allo stadio saremo tornati alla normalità"

Il presidente della Figc: "Dopo la Francia ho temuto lo stop definitivo"

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"Ci stiamo avviando alla normalità. Non va dimenticata l'esperienza drammatica: ci serva per migliorare come persone e uomini di sport. Il Paese sta tornando a riconquistare i propri spazi di relazione. Se l'evoluzione positiva della curva epidemiologica, i tifosi negli stadi saranno l'ultimo tassello". Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina a Radio Anch'io lo sport. "Se ho temuto che tutto si fermasse definitivamente? Si, in particolare quando la Francia ha sospeso i propri campionati".

"Col ministro Spadafora abbiamo avuto un rapporto costante e collaborativo, gli devo dare atto che la sua prudenza ci ha consentito di ripartire al momento giusto - ha proseguito Gravina - Gli devo riconoscere questo senso di responsabilità e questa forma di rispetto per gli italiani. Il presidente del Coni ha vissuto questi momenti in maniera distaccata, forse eccessivamente preoccupato dall'idea che la nostra potesse essere l'unica Federazione - fra i giochi a squadre - a ripartire. Questo non ha aiutato il percorso, penso però che avrà avuto le sue buone ragioni". E ancora: "Con il presidente della Lega di A, Dal Pino, che ringrazio, abbiamo vissuto momenti di grande tensione e preoccupazione, ma insieme abbiamo scoperto la possibilità di fare squadra ed è quello che io auspico anche con tutte le altre componenti del calcio. Oggi stiamo riscoprendo il senso di appartenenza e questo mi fa molto piacere. E' arrivato, per il calcio, il momento del grande senso di responsabilità, bisogna prendere spunto per creare una vera e propria riforma. L'algoritmo? E' una parola che ha dato adito a varie forme di interpretazione, bisogna ricondurla alla media ponderata. Attualmente ci sono squadre con una partita in meno, non sarebbe giusto prendere l'attuale classifica, l'algoritmo vuole mettere tutti nelle stesse condizioni".

Sul fondo salvacalcio? "E' un'iniziativa importante, è importante prendere tutto quello che hai per ripartire. Mi dispiace che qualcuno abbia voluto fare della strumentalizzazione attorno a questo fondo da 21 milioni e 700 mila euro, ai quali vanno aggiunti i soldi di Sport e Salute. Qualcuno ha voluto sminuire e ridicolizzare questo fondo", Sullo stop al calcio femminile: "Non si ripartira' da zero, lo garantisco - spiega -. Mi e' dispiaciuto tantissimo ma vi preannuncio che il 25 in Consiglio federale parleremo a lungo del calcio femminile e mi auguro che, quel giorno, possa esserci una grande sorpresa".

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