NUOVA STAGIONE

Gravina: "C'è preoccupazione per il prossimo campionato. Siamo in ritardo"

Il presidente della Federcalcio ha espresso il suo timore sull'effettiva possibilità che la Serie A 2020/2021 possa davvero iniziare il 12 settembre

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Intervenuto ai microfoni di 'La Politica nel Pallone' su Gr Parlamento il presidente federale Gabriele Gravina, dopo aver fatto i complimenti alla Juventus (definendola "una realtà al passo con l'Europa"), ha espresso i suoi timori in vista della ripresa del prossimo campionato: "La mia mente e il mio cuore sono già al di là di questa stagione. Sono molto preoccupato per la prossima: le squadre dovranno cominciare tra non molto i raduni e la preparazione e siamo in grandissimo ritardo nella conoscenza delle nuove procedure da seguire. Non sappiamo questo stato d'emergenza per quanto tempo ancora sarà prorogato. Non è detto che si possa partire il 12 settembre". 

Gravina ha poi parlato di un altro tema caldo: quello di Lippi dt azzurro. "Il pranzo con Lippi? Con Marcello capita spesso, c'è un rapporto di amicizia consolidato in tanti anni di attività. Mi dispiace che a volte anche quando viviamo momenti di tranquillità qualcuno ami creare qualche tensione inutile. Con Mancini non c'è nessun problema, il rapporto è molto forte e solido". 

Sulla riforma dello sport il presidente federale ha aggiunto: "E' un fatto importante, ci sono alcune criticità che devono essere a mio avviso affrontate meglio e mi riferisco alla vendita del titolo sportivo e all'abolizione del vincolo. Ci sono sicuramente dei principi molto validi ma bisogna applicarli con una certa gradualità. D'altra parte la legge fondamentale dello sport italiano è del 1981. E' arrivato il momento di rivedere qualcosa".

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