A TIKI TAKA

Gravina a Tiki Taka: "Orsato? Difendo sempre gli arbitri. Daspo a vita per i razzisti negli stadi"

Il presidente della Figc: "Juve-CR7 non un buon affare. Comprerei da Lotito un'auto usata ma la farei controllare bene..."

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Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, è stato ospite di Tiki Taka, commentando i temi del calcio di questi giorni. Si parte dalle polemiche che hanno travolto Orsato dopo Juventus-Roma: "Io difenderò sempre gli arbitri perché è un lavoro difficilissimo e molto complicato". Netta la posizione per combattere il razzismo negli stadi: "Hanno ragione tutti coloro che ritengono che i soggetti che vengono individuati, e abbiamo i mezzi per farlo come dimostrano i casi di Firenze, Roma e Torino, devono stare fuori dagli stadi in maniera definitiva, con un DASPO a vita. Abbiamo la tecnologia a disposizione. Basta prendere i singoli soggetti, espellerli dagli stadi e non farli più rientrare".

Un pronostico su chi vincerà lo scudetto: “In questo momento l’asse Milano-Napoli mi sembra ben attrezzata. Poi nel calcio ci sono sempre delle sorprese, aspettiamo la risalita dell’Atalanta ma sarà un bel campionato”. Gravina pena che l'affare Cristiano Ronaldo, tutto sommatto, non sia stato positivo per la Juventus: “Secondo la mia filosofia no. Ha fatto bene al calcio italiano perché ha dato un valore aggiunto importante ma credo che per la Juve non sia stata una buona operazione”.

Il numero uno della Figc si è poi soffermato sugli investimenti di proprietà straniere nonostante le difficoltà economiche del calcio italiano: “Il calcio italiano non è in bancarotta, vive le difficoltà economiche come altri Paesi europei. In questo momento abbiamo grandissime difficoltà aggravate dalla pandemia che ha generato una perdita ulteriore di un altro miliardo di euro che va aggiungersi alle perdite pregresse. Ma il calcio italiano è appetibile, ha un appeal straordinario rispetto ad altri, sia perché non è ancora stato sviluppato come meriterebbe, sia perché potrebbe declinare non solo il calcio ma anche tutte le bellezze artistiche e culturali dell’Italia”.

Gravina spiega che il rilancio del calcio italiano passa dalla modernità: "Dobbiamo sburocratizzare il nostro sistema per consentire al calcio di auto-determinarsi. E poi dobbiamo togliere anche alcune scorie per eliminare episodi che si stanno verificando da qualche domenica”. Il tema delle commissioni ai procuratori resta attuale: "Gli agenti sono una componente del mondo del calcio, li abbiamo sempre considerati utili a definire alcune finalità legate sempre alla massimizzazione del risultato sportivo. E abbiamo sbagliato. Bisogna iniziare a dialogare sapendo che anche in quella categoria ci sono dei soggetti che generano delle negatività. Quelle le dobbiamo isolare e dobbiamo creare delle norme a livello internazionale, e poi dobbiamo anche farci delle domande, perché se ci sono i nababbi che li pagano, bisogna capire il perché vengono pagati perché non è che i procuratori vanno con le rivoltelle dalle società”.

Sulla via della Federcalcio da intitolare a Mancini: “Mi piace come proposta ma aspettiamo il 12 e il 15 novembre, poi ci penseremo. Concentriamoci sulla qualificazione al prossimo Mondiale che è un obiettivo molto importante per il nostro calcio”. Gravina conferma la volontà di candidare l'Italia per l'organizzazione dell’Europeo 2028: “Coltivo i sogni e cerco di realizzarli. Mi auguro di far diventare questo sogno realtà per il bene del calcio italiano”.

Infine, due battute con Piero Chiambretti. Comprerebbe una macchina usata da Andrea Agnelli? “Sì, di solito faccio il leasing, le uso per un po’ di tempo e poi le rivendo” risponde pronto Gravina che chiude con un sorriso. La comprerebbe anche da Lotito? “Sì, la farei controllare molto bene. Questo sicuramente”.

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