Furto d'identità per l'arbitro Turpin: narcotrafficanti gli intestano un'auto

Il direttore di gara di Juve-Ajax è stato truffato: una banda usava il suo nome per trasportare droga, armi e denaro

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L'arbitro Clément Turpin continua a far parlare di sè. Non tanto per la direzione di Juve-Ajax, quanto per uno spiacevole "inconveniente" extra-calcistico che lo ha interessato in prima persona. Il fischietto transalpino è stato infatti vittima di un pericoloso furto di identità. Alcuni narcotrafficanti hanno utilizzato il suo nome per acquistare un'auto utilizzata poi per trasportare droga, armi e denaro dalla Francia al Belgio e viceversa.

"Non vivo a Noisy-le-Sec, non ho appartamenti o castelli, non ho niente a che fare con questo caso - ha commentato Turpin, informato della notizia -. Che cosa mi fa pensare questa storia? Che, come dico spesso, l'arbitraggio è una professione molto pericolosa". Nel dettaglio, secondo quanto riportato da "L'Equipe", la vettura intestata al direttore di gara è stata usata per trasportare carichi di droga e armi come lanciarazzi, kalashnikov e tre pistole. Ma non è tutto qui. Nell'ambito delle indagini sulla banda di narcotrafficanti e delle relative perquisizioni, infatti, le forze dell'ordine avrebbero trovato anche un milione di euro in contanti e beni per 600mila euro.

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