Fiorentina, la quarta maglia è double face: due facce, una sola identità
© acffiorentina
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Fiorentina nella bufera: Gudmundsson attacca sui social smentendo Vanoli sul rigore contro il Sassuolo
di Stefano FioreÈ una Fiorentina nel caos quella che si sveglia dopo la trasferta di Reggio Emilia che ha portato l'ennesima sconfitta di questo negativo inizio stagione. Ultima in classifica, senza vittorie in 14 partite e ora colpita da un caso interno che vede contrapposti Albert Gudmundsson e, indirettamente ma non troppo, Paolo Vanoli. Al centro del caso c'è il rigore calciato da Rolando Mandragora nella sfida contro il Sassuolo. Un episodio che ha scatenato un botta e risposta a distanza tra campo, sala stampa e social network.
Tutto nasce da un commento su Instagram. Rispondendo a una frase di Emanuele Giaccherini, oggi opinionista di Dazn (che aveva affermato: "Non se l'è sentita di calciare, questo deve preoccupare"), l'islandese ha voluto chiarire la sua posizione, smentendo di essersi tirato indietro: "Non ho mai e non rifiuterò mai di calciare un rigore, ho sempre tirato i rigori per il club senza problemi. Ieri un altro giocatore ha preso la palla e voleva prendere il rigore e io non sono quel tipo di persona che litiga con il mio compagno di squadra davanti allo stadio pieno". Gudmundsson, dunque, scarica la responsabilità su Mandragora.
Le parole dell'attaccante, però, rappresentano anche una smentita a quanto dichiarato dal suo allenatore, Paolo Vanoli, nel post-partita. Il tecnico aveva fornito una ricostruzione completamente diversa: "Il rigorista era Gudmundsson ma non l'ha voluto calciare, il secondo era Mandragora e Kean, da attaccante che in questo periodo non fa gol, voleva calciarlo ma il problema non è quello".
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