Basta l'andata. Dopo i quattro gol in Spagna, la Roma si può permettere il lusso di cadere all'Olimpico senza farsi male. Perdere non fa mai bene, d'accordo, ma per i giallorossi quella col Villarreal è una sconfitta indolore. Quasi un peccato veniale, se non ci saranno ripercussioni. L'importante è che non lasci tracce a breve termine. Archiviato il passaggio del turno in Europa, infatti, per la banda di Spalletti ora c'è subito l'Inter a cui pensare. E a San Siro sarà tutta un'altra storia. Se dalla gara contro la squadra Escribà il tecnico giallorosso cercava risposte "dalle seconde linee", beh, le ha avute. E non sono granché. Su Vermaelen, disastroso, sarà dura riporre ancora fiducia. Un po' meglio hanno fatto Mario Rui, Jesus, El Shaarawy, Totti e Perotti. Ma nulla di strabiliante. Anzi. Nel primo tempo i giallorossi restano a guardare il Villarreal, nel secondo provano a salvare l'onore, ma non riescono ad affondare e devono chiedere ad Alisson di tenere in piedi la baracca per evitare clamorose sorprese.
Del resto, l'atteggiamento in campo dei giallorossi è chiaro fin dall'inizio. Ordinato e aggressivo, il "Sottomarino Giallo" parte bene e centra una traversa con un tiro-cross di Soriano. La Roma va al trotto e pecca di superbia, pensando solo a gestire la gara. Il Villarreal invece bada al sodo e punisce i giallorossi con Borré, che ringrazia Vermaelen e sblocca il match. In vantaggio, gli spagnoli giocano di prima e prendo in mano la gara, costringendo Manolas a chiudere su tutti. All'Olimpico c'è Falcao, ma la presenza del "Divino" non ispira il centrocampo giallorosso, che fatica a interrompere la manovra degli uomini di Escribà e a impostare. Nei panni del falso nove, Totti prova a inventare per i compagni, ma quando imposta poi manca un riferimento in attacco. Alla mezz'ora Bonera ferma El Shaarawy, pescato perfettamente da Bruno Peres. Poi è un monologo giallo. Troppo schiacciata, molle e fallosa nelle ripartenze, la Roma balla in mezzo al campo e Alisson è costretto a salvare il risultato prima su Hernandez e poi Soriano. In difficoltà, la squadra di Spalletti trema e dalle tribune piovono fischi.
Nella ripresa Spalletti fa entrare Rudiger al posto di Manolas e passa alla difesa a quattro. Perotti si piazza dietro a Totti e la Roma guadagna metri e certezze. Da una parte Alisson alza sopra la traversa un missile di Borrè, dall'altra invece tocca a Fernandez fermare Perotti per due volte. Più compatti e aggressivi, i giallorossi cambiano passo grazie anche alle corse di Bruno Peres. Solo Vermaelen resta sui ritmi del primo tempo e si vede. Soriano ferma con la mano una punizione di Totti, ma Zwayer lascia correre. Spinto dall'orgoglio, il Villarreal preme a caccia del raddoppio. Quando verticalizza, il "Sottomarino Giallo" mette paura, ma la difesa giallorossa resiste. Nello stretto Totti è sempre il solito. La Roma si aggrappa alle sue giocate, ma non basta. Per dare più sostanza al centrocampo Spalletti fa entrare anche Nainggolan e i giallorossi tirano i remi in barca. Il finale poi è tutto di marca spagnola, con Allisson ancora grande protagonista. La Roma perde, ma vola agli ottavi.