VERSO MILAN-MANCHESTER UNITED

Milan, Pioli: "Vogliamo la qualificazione, Ibra e Bennacer ci sono"

Il tecnico rossonero presenta la sfida di San Siro col Manchester United: "Per Rebic, Leao, Romagnoli e Calabria aspettiamo domani"

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Il Milan va alla caccia dei quarti di Europa League e per conquistarli deve fare fuori una delle grandi favorite, il Manchester United. "Domani il risultato è importante, vogliamo la qualificazione - ha spiegato Pioli -. Visto che abbiamo superato diversi step per arrivare sin qui ora dobbiamo vincere". Sugli infortunati: "Ibra e Bennacer sono recuperati. Per gli altri, Calabria, Leao, Romagnoli e Rebic, dobbiamo aspettare domani mattina".

LA CONFERENZA DI PIOLI
Indipendentemente da come andrà domani è stata un'Europa League importante e positiva?

"Tutte le partite che abbiamo fatto ci hanno fatto crescere, ma non mi piace il discorso 'indipendentemente da...'. Domani il risultato è importante, vogliamo la qualificazione. Visto che abbiamo superato diversi step per arrivare sin qui ora dobbiamo vincere".

Ci fa un punto su disponibili e indisponibili?
"Ibra e Bennacer sono recuperati, sono importanti per noi e sono tra i convocati. Per gli altri, Calabria, Leao, Romagnoli e Rebic, dobbiamo aspettare domani mattina. Ci prendiamo ancora qualche ora prima di decidere".

Visto il rendimento dello United in trasferta quando sarà più difficile?
"Ci saranno tante difficoltà domani, loro sono molto forti. Non perdono da tanto tempo, dovremo giocare con qualità, personalità e ritmo per avere la meglio". 

In Inghilterra siamo convinti che domani Ibra giocherà.
"Il suo rientro è importante, non potrà avere i 90 minuti nelle gambe e domani vedremo cosa fare".

Viste le sue performance a Sanremo, Ibra è meglio da giocatore o da conduttore?
"Zlatan è un grande campione, non so se sia stato bravo a Sanremo, mentre in campo resta un grande campione e mi aspetto tanto da lui da qui alla fine".

La preoccupano le assenze?
"Più possibilità di scelta ho e meglio è. Non mi fascio la testa, vediamo domani chi ci sarà. Abbiamo comunque dimostrato di poter fare bene anche con le assenze".

Meglio Ibra o Cavani?
"Ibra è un campione. Cavani non l'ho mai allenato, è un grande giocatore, ma mi tengo stretto Ibra".

Donnarumma, Hernandez e Rebic, protagonisti di episodi di nervosismo. E' qualcosa di sporadico o sintomo di stagione logorante?
"Sono cose che possono capitare, anche se sarebbe meglio che non succedessero. E' stata una gara combattuta e nervosa, dobbiamo imparare ad essere più lucidi". 

Come si affronta una partita del genere? Che Manchester si aspetta?
"Difficile fare le previsioni, a Manchester loro sono stati aggressivi e noi siamo usciti con un buon possesso palla. Il risultato dell'andata non può condizionare la nostra gara, non possiamo gestire nulla, ma essere sempre pericolosi".

Cosa pensa dei risultati negativi delle italiane in Europa? Le italiane non riescono a giocare sui due fronti?
"Gli ultimi risultati dicono questo, anche se l'anno scorso Inter e Roma hanno fatto bene fine alla fine. In Europa si gioca con più ritmo e qualità, noi abbiamo giocato a Manchester con ritmo e qualità su un manto erboso perfetto, mentre in Italia è difficile trovare campi del genere. Siamo un pò indietro su tutto, in Italia dobbiamo migliorare un po' in tutti i settori".

Ad agosto avrebbe firmato per essere a questo punto in campionato e in Europa?
"Tutti avrebbero firmato, ma non dobbiamo accontentarci. Abbiamo alzato le aspettative, abbiamo dimostrato di poter ottenere certi risultati. Abbiamo fatto bene finora, ma se a fine anno non avremo nulla in mano saremo delusi".

LE PAROLE DI KJAER
Basta ripetere la gara d'andata o domani ci vuole qualcosa di più?

"Dobbiamo sempre migliorare, la partita che abbiamo fatto là ci ha dato delle buone risposte e anche su dove dobbiamo migliorare".

Cosa significherebbe per il gruppo eliminare il Manchester United?
"Siamo cresciuti tanto come gruppo, la strada per arrivare qua è stata lunga, con tante cose belle ma anche molto difficili. Abbiamo sempre avuto la giusta mentalità, dobbiamo continuare così. Se eliminassimo il Manchester United sarebbe un bel segnale per il gruppo. Domani è una finale, uno step, importante ma non abbiamo ancora vinto niente".

Quanto è importante il ritorno di Ibrahimovic fuori e dentro al campo?
"Zlatan dà sempre qualcosa anche quando non gioca. Lui lo sa e lo sa anche il mister. Non so dire quante possibilità ha di giocare, ma dà sempre qualcosa di importante".

Quanto il Manchester United vi ha sorpreso la scorsa settimana e quanto cambia il lavoro difensivo con il ritorno di Cavani?
"Sapevamo che avremmo affrontato una squadra di grande qualotà ma sapevamo che se avessimo giocato con le nostre qualità avremmo potuto metterli in difficoltà. Cavani lo conosco bene avendoci giocato al Palermo diversi anni fa. La sua carriera parla per lui. Dovremo ripetere l'attenzione della partita d'andata".

Il Milan ha fatto ottimi risultati sia in campionato che in EL. Che cosa ha fatto sì che il Milan e Kjaer formassero una coppia perfetta?
"Da quando sono arrivato mi è stato chiesto di essere un esempio di professionalità per i giovani e ho cercato di farlo al meglio. Il gruppo del Milan è fantastico. E' affamato e ha voglia di imparare. Anche io ho imparato tanto da loro e sono cresciuto tanto. Dobbiamo continuare lavorare così e migliorare partita dopo partita"

Ti aspettavi un impatto così importante da parte di Tomori?
"Non lo conoscevo tanto prima che venisse qua. Quando ha giocato ha fatto molto bene, è un difensore veloce e aggressivo. Quando è arrivato ha mostrato molta fame e la giusta mentalità. Parliamo molto in campo, è un giovane con tantissima qualità".

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