LEGA SERIE A

Diritti Tv, Galliani stoppa l'ingresso dei fondi

L'ad del Monza: "Quali garanzie per le neopromosse? Il piano discrimina tra i club"

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Adriano Galliani, in una lettera inviata alla Lega Serie A, boccia il piano ideato dal presidente Dal Pino, che prevede l’ingresso dei fondi private equity con un 10% nel capitale della media company della Lega che si occuperà di produrre e distribuire tutti i propri contenuti per i prossimi 10 anni. Secondo l'ad del Monza, il progetto pregiudica i diritti delle neopromosse e discrimina illegittimamente tra i club. Dal Pino ha poi cercato di rassicurarlo ma Galliani ribatte: "Resta il dubbio ma approfondiamo".

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Le offerte vincolanti che contemplano l’ingresso di soggetti esterni nella nuova media company che hanno riscontrato il maggior favore da parte dei vertici della Lega Calcio e dei suoi advisor sono due: l’offerta di Cvc, Advent e Fsi e quella di Bain Capital e Nb Renaissance. Ognuna ha le proprie peculiarità. La più ricca è quella della cordata Cvc Capital, Advent e Fsi: il gruppo ha presentato un’offerta che valuta circa 15 miliardi di euro la media company, dove confluiranno i diritti del calcio. L’altra offerta è quella di Bain Capital a cui si è unita Nb Renaissance: le due società americane hanno presentato un’offerta da 1,3 miliardi di euro a stagione per 10 anni. Tocca alla Lega, ora, decidere se aprire agli investitori o continuare a fare da sola: le big sembrano orientate a votare il cambiamento. mentre il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è invece dichiaratamente ostile all’ipotesi dei private equity: propone in alternativa soluzioni di debito. Una scelta più conservatrice, che permetterebbe di mantenere una gestione interna. Perché qualsiasi proposta passi servono 14 voti.

LA LETTERA DI GALLIANI
Gentili Signori, mi permetto di scrivervi nella mia qualità di legale rappresentante dell’Ac Monza per sottoporvi un quesito di portata strutturale. Da tempo leggo sui quotidiani dell’eventualità da sottoporsi domani 9 settembre all’assemblea della LNPA che sia costituita una Newco cui parteciperebbero in quota di minoranza uno o più fondi. Se questa via Fosse approvate percorsa – leggo -alle società che in questa stagione sportiva disputeranno il campionato di Serie A sarebbe distribuita una rilevante quantità di denaro corrispondente a quanti fondi al sarebbero per l’acquisto delle quote della Newco. Mi rendo conto che si tratta di vicenda complessa sotto ogni profilo e sono consapevole di non saperne abbastanza per formulare un’opinione a riguardo. La mia lunghissima esperienza personale all’interno del mondo del calcio professionistico a numerosi livelli mi ha tuttavia indotto a pormi la domanda che vi giro. Come ben sapete il sistema italiano – meglio – europeo prevede alla sua base il meccanismo delle promozioni delle retrocessioni. Ciò con altrettanto ben nota conseguenza del mutamento dei soggetti-club chiamati a decidere il da farsi e per l’effetto a goderne i benefici, quando ci sono. Ebbene: mi chiedo – ed ecco la domanda- se nell’ipotesi di approvazione della nuova struttura di cui sopra ho detto siano stati tenuti nella giusta considerazione gli effetti che quel meccanismo determina con il mutamento dei soggetti parentesi promossi o retrocessi chiusa parentesi In altre parole: quali garanzie e tutele si ritiene di offrire a chi acquisisce il prossimo-medio futuro il diritto di partecipare al massimo campionato dopo che il denaro dei fondi fosse stato distribuito ai partecipanti attuali? Al di là del fatto economico in se, pare a me che la sottovalutazione-o peggio – la non valutazione dell’impiego del tema determinerebbe una vistosa è sempre legittima discriminazione tra club e non credo davvero che si tratti di cosa che il sistema, visto nel suo complesso, potrebbe tollerare Cordiali saluti”.

LA RASSICURAZIONE DI DEL PINO
Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha risposto già ieri ai dubbi sollevati dall'ad del Monza, Adriano Galliani, sull'eventuale ingresso dei fondi di private equity nel calcio. Secondo quanto apprende l'Ansa, il numero uno della Lega ha inviato una lettera al dirigente brianzolo, rassicurandolo che per quanto riguarda l'operazione dei fondi di private equity costruita negli ultimi mesi è stato considerato e valutato approfonditamente ogni aspetto, compresi quelli da lui sollevati.

GALLIANI RIBATTE: "RESTA IL DUBBIO"
Le rassicurazioni ad Adriano Galliani da parte del presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, non hanno risolto le perplessità dell'amministratore delegato del Monza. A quanto si apprende, Galliani in una nuova lettera ha ringraziato Dal Pino per la sua risposta che, ha scritto, "tuttavia non scioglie il mio dubbio". "Se non ho male inteso - si legge nella lettera inviata oggi da Galliani ai vertici della Lega e per conoscenza ai club di Serie A prima dell'assemblea di Lega - a me pare infatti che l'operazione, se approvata, determinerebbe la vendita di un bene futuro di cui i venditori non sarebbero interamente proprietari". L'ad del Monza, la squadra di Silvio Berlusconi che punta alla promozione dalla Serie B alla A, si è detto comunque confortato del fatto che la questione è sul tavolo e sarà oggetto di approfondimento.

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