Il tecnico alla viglia: "Sono una squadra forte, ma noi vogliamo vincere"
Nuovo incrocio tra Lazio e Roma, ma questa volta la stracittadina vale per la Coppa Italia. Chi vince il doppio confronto si guadagna la finale. Per i giallorossi una serie positiva che dura da sette partite, ma l'ultima vittoria dei biancocelesti è il precedente più dolce. Quella finale della Coppa Nazionale decisa da Lulic il 26 maggio del 2013. E alla vigilia Luciano Spalletti che recupera Emerson rende onore a Simone Inzaghi: "Ha dimostrato di essere un tecnico di valore. Il derby vale triplo, neanche doppio: vale la partita, l'accesso a una finale che verrà giocata a Roma e vale una grande soddisfazione per i nostri tifosi. Noi vogliamo vincere".
"Non si sa mai come si arriva a un derby, ma sappiamo come possiamo uscirne. Possiamo determinarlo nella partita. Noi abbiamo questo davanti, vogliamo uscirne bene. La nostra squadra avversaria non l’ho vista cambiare spesso. Ogni ripartenza è fatta di corsa e qualità. Hanno giocatori forti e di tecnica".
Sfida il derby della capitale che secondo il tecnico toscano livella i valori in campo: "Dipende dalle differenze. Il derby avvicina molto le qualità. Il derby ha molti punti in comune. In questo caso qui c’è meno differenza. Tra Roma e Lazio c’è meno differenza che tra Juventus e Torino. Un po’ di paura o di timore ti può togliere qualcosa. Però ci deve essere il coraggio. A volte quelli che dicono che sei favorito sono quelli che hanno fatto il tweet che Dzeko deve tirare da lontano. I tweet rimangono. Ci sono due squadre forti che si confronteranno ad armi pari. Noi abbiamo degli obiettivi ugualmente importanti oltre questa partita qui. Ci sono altri cause di quello che è un programma di squadra. Siamo migliorati, non ho visto girare video che richiamano alle guerre".
Spalletti che dopo la vittoria di San Siro con l'Inter si gode il suo attacco con Nainggolan, Salah e Dzeko: "Proprio per le qualità diverse che hanno possono essere un completamento di un assieme e di una forza che poi dà sempre sbocchi importanti. Uno è fisico e tecnico, uno è veloce e leggero però velenosissimo quando attacca la porta, Radja sa fare tutto perché puoi chiedergli qualsiasi cosa e la sviluppa. Vi siete divertiti a trovare aggettivi e fare paragoni: uno di questi potrebbe essere ‘l’evoluzione della specie calciatore’, perché se ne hai dieci di lui io sono convinto che esce una squadra fortissima anche senza badare al ruolo. Con dieci Nainggolan viene una squadra fortissima".
Il tecnico non si sbilancia invece sulla formazione e sull'impiego di De Rossi dal primo minuto: "Devo rivedere tutti i giocatori, qualcuno ha giocato 90 minuti sia giovedì che domenica. Contro il Villarreal l'ho spiegato per dare un senso maggiore alla partita. Le scelte vengono fatte contando molti fattori, devo valutare De Rossi, anche per la botta che ha preso. Non vi dico se giocherà o no".
Si torna a giocare in notturna e con le barriere abbassate: "Sono fiducioso e il nostro pubblico deve sfruttare questa occasione. Il nostro obiettivo è vivere queste serate e giocare un derby di notte è molto più bello, ha tutta un'altra atmosfera. Se non fossi in campo andrei allo stadio".