Il tecnico spagnolo, accostato al Leverkusen per il dopo Xabi Alonso: "In questo momento la mia ambizione è grande, come quella di questa società"
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"Ho parlato con tante altre società perché ho rispetto se qualcuno mi chiama. Però mi sento molto attaccato a tutto quello che c'è intorno al Como, mi sento 'un vero cumasch'". Cesc Fabregas non ha intenzione di muoversi e lo dice a chiare lettere. Il suo nome è stato accostato al Bayer Leverkusen per il dopo Xabi Alonso, in Italia a Milan e Roma: "Mi sono seduto al tavolo con la società e ne ho parlato subito. Parlo sempre in modo sincero e con il cuore. Sono preoccupato? No. Sono felice? Sì. Alla fine di ogni anno ci si farà sempre le stesse domande, è un processo naturale. In questo momento la mia ambizione è grande, come quella del Como: l'anno prossimo deve essere un anno di consolidamento e l'anno dopo invece quello in cui fare il passo forte", ha detto alla vigilia della sfida con il Verona il tecnico spagnolo, che ha un contratto con i lariani fino a giugno 2028.
Fabregas pensa già a costruire il Como che verrà: "Se iniziamo oggi a dire che l'obiettivo è l'Europa la pressione diventa asfissiante. Per il mercato non c'è un budget già fissato, voglio una rosa di 20-21 giocatori: ci saranno scelte dolorose e magari alcune sorprendenti, per chi arriverà dipende dalle opportunità che il mercato offrirà. Il presidente è il primo ambizioso che cerca l'opportunità". Contro il Verona il Como cercherà la settima vittoria consecutiva: "Siamo a una partita da vincere il nostro scudetto, il decimo posto. Possono prendermi in giro, ma se vinciamo dobbiamo festeggiare come se avessimo vinto lo scudetto perché abbiamo fatto un lavoro incredibile. Sappiamo che sarà una partita dove loro, come tutte le ultime in cui abbiamo giocato, daranno tutto perché si stanno giocando la salvezza".