VERSO JUVE-ATLETICO

Simeone: "Non sarà Atletico contro Ronaldo, a Torino per fare una grande gara" 

Il tecnico dei Colchoneros alla vigilia della sfida di Champions: "Conosciamo la loro forza, portiamola dove vogliamo noi"

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"Sappiamo che la Juve è un avversario forte, con giocatori forti, un allenatore con stile preciso e determinato e che sta cercando di trasmettere il suo messaggio ai giocatori. Dobbiamo portare la partita dove vogliamo noi". Il tecnico dell'Atletico Madrid Diego Simeone presenta così la sfida di Champions contro i bianconeri. "Ronaldo? E' un campione straordinario, l'abbiamo sempre sofferto, Non è Ronaldo contro Atletico, noi veniamo in casa vostra, che è bellissima, per fare una grandissima partita".

L'ultima volta a Torino per l'Atletico e Simeone fu drammatico, con la clamorosa rimonta firmata Ronaldo. Ma cosa hanno imparato gli spagnoli dall'ultima sconfitta? "Si impara da tutto, non da una sola partita. Ci concentriamo sulla situazione in generale non su una partita singola. Joao Felix come sta? E' con noi da poco, un mese fa si è infortunato e non abbiamo potuto schierarlo ultimamente. Abbiamo molto bisogno di lui, perché è un giocatore diverso, con caratteristiche uniche, che non abbiamo nel resto della squadra. E' umile, ha voglia di lavorare, quindi di sicuro crescerà".

Di nuovo sulla Juve: "Sappiamo bene che la vittoria dipende dalle situazioni che uno crea. Bisogna però valutare anche la superiorità numerica che avevamo, si gioca in due squadre, ogni situazione è diversa. Quanto conta il primo posto nel girone? Noi lavoriamo così: affrontiamo ogni partita facendo il meglio. Poi vediamo come va, noi dobbiamo fare il meglio per vincerle tutte e il resto viene da sé. Sappiamo che la Juve è un avversario forte, con giocatori forti, un allenatore con stile preciso e determinato e che sta cercando di trasmettere il suo messaggio ai giocatori. Dobbiamo portare la partita dove  vogliamo noi. Stiamo lavorando sulla forza del gruppo squadra, solo così saremo più forti".

Non poteva mancare una domanda su Sarri e su quanto il nuovo tecnico abbia inciso sulla Juve...
"Parlare a novembre o dicembre non è giusto, perché è presto. L'importante è parlare ad aprile e maggio perché si vede tutto. Adesso credo sia ancora presto. Oltre questo, però, la Juve ha grandissimi giocatori che si troveranno bene nello stile di Sarri. Hanno qualità, possono giocare in tanti ruoli. Non ho dubbi che la Juve sarà protagonista anche quest'anno, è la sua storia, è sempre stata protagonista. Non credo quest'anno sia diverso".

Potrebbe essere la terza volta da titolare di Herrera. Pensi sia il miglior acquisto che ha fatto l'Atletico ora?
"Non mi sembra giusto fare un analisi a novembre. Ci sono caratteristiche da considerare, ma è troppo presto per valutare i nuovi arrivati. Da Hermoso a Felipe, tutti hanno fatto qualcosa di buono. Tutti i nuovi stanno crescendo, Lodi ha giocato anche in Nazionale. Vogliamo continuare a creare questo gruppo squadra".

L'orgoglio ferito di Ronaldo è un motivo in più per temerlo? "Perché è ferito nell'orgoglio? Cosa è successo?" E' stato sostituito... "Ah, quella è casa vostra. Ronaldo è un campione, l'abbiamo sempre sofferto, è un campione straordinario che sa fare bene in tutte le situazioni. Non è Ronaldo contro Atletico, noi veniamo in casa vostra, che è bellissima, per fare una grandissima partita".

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