VERSO NAPOLI-LIVERPOOL

Napoli-Liverpool, Ancelotti: "Voglio risposte positive più che il risultato"

Il tecnico azzurro: "Abbiamo più qualità rispetto alla scorsa stagione, il San Paolo ci aiuterà"

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La Champions League del Napoli inizia ospitando i campioni d'Europa del Liverpool: "Mi interessa di più avere risposte positive che il risultato - ha commentato Ancelotti in conferenza -. Siamo competitivi e la squadra ha più qualità rispetto all'anno scorso. Il San Paolo sarà un fattore, ma il Liverpool è favorito". Ancelotti punta sui suoi ragazzi: "Dovremo fare un'ottima partita in tutte le fasi, vogliamo essere protagonisti in Champions".

LE PAROLE DI ANCELOTTI IN CONFERENZA 

- Incontrare questo Liverpool cosa rappresenta per voi? Un test, un rischio o l'occasione giusta?
E' un buon test all'inizio di un gruppo di Champions League. Vogliamo passare il turno, ci confrontiamo con la squadra più forte e l'unica che non ha ancora avuto dei giri a vuoto. E' un test difficile ma al tempo stesso eccitante.

- Ha in mente qualche novità per la sfida o pensa che il Napoli dia già garanzie così?
Non vogliamo e dobbiamo snaturare la nostra identità e la nostra idea di gioco. Dobbiamo prendere spunto dalle cose buone e quelle meno buone della scorsa stagiona. Contro il Liverpool abbiamo difeso molto bene nella passata stagione, ma dobbiamo mostrare la qualità dei nostri giocatori per vincere.

- Come sono cambiati i suoi pensieri rispetto alla vigilia dell'anno scorso? Quanto sono cambiate le due squadre da allora?
Il Liverpool è cresciuto molto perché la stagione scorsa gli ha dato tante conferme, certezze e consapevolezza. Anche il Napoli è cresciuto, come qualità della rosa e certezze. Sarà una partita molto simile a quella della passata stagione, molto combattuta e con grande intensità. Speriamo che il risultato sia lo stesso.

- Sarà più un Napoli aggressivo e che fa la partita o una squadra più attendista?
Immagino una sfida di una squadra che sappia difendere quando ce ne sarà bisogno e giocare col possesso quando gli spazi saranno stretti. Dovremo fare una partita completa e senza preoccuparsi troppo di controbattere l'avversario ma cercando di imporre la propria qualità e identità.

- Interessante l'impatto di Lozano: come si sta adattando?
E' un ragazzo umile, serio e intelligente. E' un giocatore di grande qualità che per ora ha mostrato solo in parte perché è qui da pochissimo. Credo che farà benissimo col Napoli per la sua umiltà e generosità.

- Chi parte favorito nella sfida?
Di solito i campioni d'Europa sono favoriti...

- Dov'è migliorato il Liverpool rispetto all'anno scorso?
Nella fiducia e consapevolezza perché quando vinci è così. Poi giocando insieme migliori e giocano in maniera automatica, per questo penso siano migliorati. Sono favoriti per vincere la Premier League perché è un'ottima squadra.

- La differenza tra Ancelotti e Klopp come si fa?
La fanno le squadre, i giocatori che sono protagonisti. Gli allenatori devono limitarsi a non fare danni. Ce ne sono di due categorie: quelli che distruggono le squadre e quelli che non incidono.

- Contro la Sampdoria non hai schierato diversi giocatori: quest'anno la rosa è competitiva per arrivare in fondo in tutte le competizioni?
La rosa è molto competitiva e qualitativa in tutti i reparti. Possiamo competere su tutti i fronti e dobbiamo lavorare passo dopo passo. Il primo obiettivo è passare il gruppo, non come l'anno scorso. Credo che sia alla nostra portata.

- Che ruolo può avere il Napoli in questa Champions?
Vogliamo essere protagonisti in questa Champions League, ma il cammino dipende da tanti fattori e non possiamo pensare adesso a dove possiamo arrivare. Passiamo il gruppo e poi si vedrà.

Qual è il suo ricordo del Liverpool?
Il ricordo del Liverpool è che è una squadra a cui sono legate le mie più grandi delusioni e le mie grandi soddisfazioni tra Roma e Milan. Ho sempre detto che è una squadra che mi ispira simpatia perché giocare ad Anfield è sempre un'emozione particolare e unica proprio per l'ambiente creato dai tifosi.

- Koulibaly e Van Dijk sono i due difensori più forti del momento?
Sono sicuramente tra i più forti. Ce ne sono anche altri, ma per esperienza qualità e carattere sicuramente sono tra i migliori.

- Anfield è importante per il Liverpool: in trasferta sono più battibili. Il San Paolo sarà un fattore?
L'ambiente incide molto e spero che il San Paolo possa incidere per noi come Anfield incide per loro. Con la Sampdoria c'è stato un ambiente molto positivo e spero che col Liverpool sarà lo stesso. I Reds fuori casa magari sono più battibili, ma l'anno scorso pur avendo perso tutte le trasferte nel gruppo sono passati grazie ai gol in casa. Rispetto all'anno scorso sono più solidi e attenti nelle sfide in trasferta.

- La conoscenza reciproca col Liverpool quanto può pesare?
Il fatto di conoscere una squadra pesa molto. Il fatto che sia una cosa reciproca viste le ultime cinque sfide ravvicinate, pareggia la condizione. Solo le sorprese potranno cambiare le cose, ma quando fai così vuol dire che metti in campo una cosa che conosci poco e ti assumi il rischio che può essere controproducente.

- Quale può essere il termine da usare per questa sfida?
Mi piacerebbe uscire da questa sfida con la stessa sensazione avuta l'anno scorso. Il risultato è molto importante in queste sfide, ma non è tutto. L'anno scorso siamo usciti dalla sfida consapevoli di poter passare un girone quasi impossibile. L'uscita all'ultimo però pesò sul rendimento dei mesi successivi.

- Il ruolo di favorito in Champions per il passaggio del turno, come cambia l'approccio alla competizione?
Tutte e quattro le squadre italiane in teoria possono passare il turno. Il nostro approccio non cambia perché la carta non porta i risultati. Dobbiamo essere concentrati in tutte le partite.

- Le schermaglie Sarri-Conte e le vicende extracampo della Juventus, possono favorire il Napoli per lo scudetto?
Noi dobbiamo rispettare quello che dice il campo e quello al momento dice che l'Inter è partito molto bene e la Juventus ha avuto un piccolo giro a vuoto, non tragico come è stato dipinto. Il Napoli è competitivo.

- Come mai non c'erano allenatori inglesi sulle panchine delle quattro finaliste nella scorsa stagione?
Il calcio inglese ha introdotto molti allenatori stranieri in Premier League e gli ha portato vantaggio. Ma non è che sono arrivate in fondo perché c'erano allenatori stranieri, ma perché hanno fatto investimenti importanti.

- Il Liverpool ha avvertito i tifosi di stare attenti nella trasferta di Napoli perché pericolosa: cosa ne pensa?
Napoli non è pericolosa, è una città belissima. Dico ai tifosi inglesi di venire qui e godere della città. Ovviamente gli stupidi sono ovunque nel mondo e qualcuno c'è anche a Napoli.

- E' un bene o un male iniziare in casa contro il Napoli? Giocherà Llorente?
Non cambia molto giocare la prima, la seconda o la terza. Per passare il turno bisogna fare meglio degli altri. Llorente è qui perché siamo convinti che ci possa essere utile, è un ottimo calciatore e non è un attaccante che sa solo giocare di testa, è una punta completa.

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