CHAMPIONS LEAGUE

Milan: si può fare, ma con il Dortmund c'è un solo risultato

I tedeschi vengono dal poker rifilato al 'Gladbach, ma prima avevano perso due partite di fila. E dietro subiscono sempre tanto...

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Sarà una notte senza ritorno, perché non c'è alternativa alla vittoria. Il futuro in Champions del Milan, e forse anche il futuro di Stefano Pioli sulla panchina dei rossoneri, dipende quasi totalmente dalla sfida di martedì sera contro il Borussia Dortmund. Una gara delicata, perché da vincere a tutti i costi e contro un'avversaria che sembrava fuori dai giochi e invece, con il doppio successo sul Newcastle, guida adesso a sorpresa il girone F. I tedeschi sono da prendere con le molle, ma sono tutto fuorché imbattibili. Non solo perché prima del poker al 'Gladbach nell'ultimo turno di Bundesliga erano reduci da due sconfitte consecutive (contro Stoccarda e Bayern Monaco), ma anche perché dietro concedono molto e lo dimostrano i 19 gol subiti in 12 partite di campionato che fanno della squadra di Terzic la sesta difesa a dispetto del quarto posto in classifica. 

Subiscono molto, ma segnano con discreta continuità (25 gol fatti) pur non avendo un cannoniere principe: in Bundes hanno tre giocatori a quota 4 gol (Brandt, Malen e Fullkrug), niente rispetto ai 18 gol di Kane e ai 15 di Guirassy, uno che non a caso piace proprio al Milan. Insomma, in un undici con qualche buon giocatore ma nessun grande talento, il punto di forza è il collettivo, ma non si tratta sicuramente di un collettivo di altissimo livello.

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Le notti europee sanno però risvegliare il Dortmund che, non a caso, in Champions ha preso gol solo dal Psg alla prima giornata (2-0 il finale del Parco dei Principi), prima di infilare tre clean sheet consecutivi contro il Milan e due volte contro il Newcastle. Proprio la sfida del St. James' Park ha segnato il punto di svolta della stagione del Borussia, con la prima delle due vittorie che hanno rimescolato la classifica e portato in testa gli uomini di Terzic. I tedeschi vanno insomma maneggiati con grande cura, cercando di metterla il meno possibile sulla lotta, ma facendo valere qualità ed esperienza. In questo senso saranno fondamentali per Pioli i recuperi di Olivier Giroud e Ruben Loftus-Cheek, ma anche l'abitudine a certe partite di Pulisic o gli strappi di Theo Hernandez. Non ci sarà Leao, che avrebbe ovviamente spostato gli equilibri, e sarà importante la partita a destra di Chukwueze in fase offensiva, dove ci si attende un deciso salto di qualità, ma anche in fase difensiva, perché proprio sulla trequarti il Dortmund sa essere molto pericoloso. 

Trequarti perché il modulo è il 4-2-3-1, il che vuol dire che le due squadre si disporranno a specchio. Una novità rispetto alla gara del Westfalenstadion, dove Pioli se la giocò con il 4-3-3 faticando ad accompagnare la manovra offensiva, ma soprattutto la disposizione tattica più adatta alle caratteristiche di Loftus-Cheek, devastante contro il Psg in quella posizione. Rispetto alla gara dell'andata, il Milan dovrebbe ritrovare a centrocampo Krunic, che farà coppia con Reijnders, e avrà appunto a disposizione l'inglese. L'assenza di Leao sarà importante, anche perché riduce le possibilità di Pioli di cambiare la gara in corso con le sostituzioni, ridotte ai minimi termini causa infortuni. 

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Non è nelle abitudini dei tedeschi accontentarsi di un pareggio, ma è evidente che per il Dortmund sarebbe un risultato ottimo che lo avvicinerebbe molto alla qualificazione agli ottavi. Al contrario, il Milan vincendo avrebbe moltissime possibilità di passare il taglio del girone. Servirà una notte da grande Milan, in cui sarà importante anche l'apporto dello stadio. San Siro ha già dimostrato di poter essere complicato nel match contro il Psg. Dovrà rendere la vita difficile anche al Borussia. 

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