VERSO BRUGES

Lazio: a Bruges in piena emergenza, ma Inzaghi non vuole alibi

Recuperato Pereira: in giornata è atteso un comunicato della società sulla questione contagi, nel frattempo il tecnico studia un undici rivoluzionato

  • A
  • A
  • A

È stata una vigilia piuttosto caotica quella che ha avvicinato la Lazio alla sfida di questa sera contro il Bruges. Il tecnico Simone Inzaghi si è ritrovato senza quattro giocatori tra cui i suoi due uomini più importanti, Luis Alberto e Ciro Immobile, ed è stato costretto a partire per il Belgio con i ranghi ridotti all'osso. Tutto è nato dai tamponi effettuati dalla Uefa nella giornata di lunedì, i cui esiti (giunti martedì) hanno richiesto ulteriori approfondimenti e sui quali la società biancoceleste dovrebbe diramare un comunicato ufficiale nel corso della giornata.

Getty Images

Il protocollo europeo prevede un solo tampone, ma anche, eventualmente, nuove analisi in caso di riscontri incerti. Il risultato definitivo va poi comunicato entro sei ore dal fischio d'inizio, ma avendo in programma una trasferta la Lazio ha dovuto comunque partire per Bruges con i pochissimi uomini a disposizione. Oltre al bomber e al centrocampista, sono rimasti a casa anche Lazzari e Anderson, mentre è stato recuperato in extremis Andreas Pereira: il brasiliano ha raggiunto in giornata i compagni nel ritiro fiammingo e potrà prendere parte alla gara.

Per la seconda gara di Champions non ci saranno neanche Strakosha, Lucas Leiva, Armini, Cataldi e Luiz Felipe, tutti alle prese da qualche giorno con linee di febbre e disturbi intestinali, ma non sottoposti ai tamponi Uefa in quanto già fuori dal gruppo squadra che avrebbe dovuto giocare in Belgio. A loro si aggiungono i lungodegenti Radu, Lulic ed Escalante, tutti out per infortunio.

Insomma, Inzaghi dovrà affidarsi a una formazione inedita o quasi. Più che fantasia, servirà pragmatismo perché le scelte sono praticamente obbligate: Reina in porta, difesa a tre con Patric, Acerbi e Hoedt, Marusic e Fares sugli esterni, Milinkovic, Parolo e Akpa Akpro in mezzo, Caicedo e Correa davanti, con l'unico dubbio che riguarda un possibile impiego di Muriqi dal 1'. L'allenatore comunque non cerca alibi e non mette le mani avanti: "È una situazione difficile e non ce lo aspettavamo - ha ammesso in conferenza - Ma queste problematiche ce le hanno tutte le squadre. Sono sicuro che quelli che scenderanno in campo daranno il 120 percento per la maglia della Lazio".

I timori, naturalmente, sono anche per il futuro, visti i moltissimi impegni ravvicinati che attendono la squadra (Torino, Zenit e Juventus nel giro di una settimana). Ora però la testa è tutta alla Champions e alla partita di Bruges, nella quale servirà compattezza e spirito di sacrificio da parte di tutti, per dare continuità alla splendida vittoria contro il Dortmund di una settimana fa.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments