VERSO BARCELLONA-INTER

Lautaro con Dzeko: Inzaghi non si difende a oltranza, a Barcellona un'Inter a due punte

Il Toro cerca il gol che in Europa non trova dal ritorno col Liverpool di marzo e in assoluto gli manca da agosto

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Lautaro con Dzeko: Inzaghi non si difende a oltranza, a Barcellona un'Inter a due punte - foto 1
© Getty Images

Mentre Lukaku continua a lavorare a parte, senza certezze ma ancora tanti dubbi su un suo possibile rientro contro la Salernitana, l'Inter si aggrappa ancora una volta a Lautaro e Dzeko. Nella notte di Barcellona Simone Inzaghi dovrà affidarsi ancora a loro due in una partita in cui non ci sarà solo da difendersi: abbassarsi troppo e consegnarsi in toto all'avversario negli spazi larghissimi del Camp Nou è quanto di più rischioso possa esserci. L'Inter gioca, è vero, per due risultati su tre, dalla vittoria jackpot che regalerebbe il pass anticipato agli ottavi al pareggio che farebbe della successiva sfida contro il Viktoria Plzen un match-ball da non sbagliare: la capacità della coppia d'attacco nerazzurra di far salire la squadra, ripartire velocemente e sfruttare ogni minima occasione si presenterà sarà dunque fondamentale tanto quanto la tenuta del trio difensivo (Skriniar-De Vrij-Bastoni) protetto da un centrocampo d'esperienza (Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan) con il prezioso raccordo sulle fasce di Dumfries (in ballottaggio con Darmian) e Dimarco (in vantaggio su Gosens).

L'ultima rete di Lautaro risale al mese di agosto, Inter-Cremonese. La terza consecutiva dopo i gol contro Lazio e Spezia. Da allora buone prestazioni, al servizio della squadra, ma nessun centro. In Champions è ancora a secco. Ecco, al di là dei tempi di latitanza sotto rete cui ha abituato nel corso delle sue stagioni nerazzurre (anche in quella passata, comunque più che prolifica), proprio in Europa il Toro ha uno score non all'altezza della sua forza: l'ultima rete risale al ritorno degli ottavi contro il Liverpool dello scorso marzo, la settima in cinque anni di Champions con la maglia nerazzurra. La "stagione" migliore è stata quella 2019/20, con cinque centri nel girone eliminatorio: il primo di questi proprio al Camp Nou, il momentaneo vantaggio interista poi ribaltato dalla doppietta di Suarez. E sempre in Spagna è arrivato anche il solo gol della stagione successiva, quello a Valdebebas contro il Real Madrid. Ora, con Dzeko che il suo lo sta facendo (nell'ultimo mese è il solo attaccante interista che abbia segnato), tocca più che mai a Lautaro prendere per mano l'Inter: farlo al Camp Nou davanti a quasi 100mila assatanati tifosi blaugrana assumerebbe i connotati del definitivo salto di qualità.

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