Un altro gol per l'argentino, il classe 2000 esordisce ed è subito protagonista
La Champions League dell'Inter ha oggi il loro volto: quello di Lautaro Martinez e di Sebastiano Esposito. Trentanove anni in due: un tesoro di gioventù per Antonio Conte, un patrimonio per il futuro della squadra e del club nerazzurro. Dal Barcellona al Borussia Dortmund, il 22enne argentino mandato da Diego Milito - che di gol se ne intende - ha fatto esplodere tutto il suo talento. Non soltanto gol, cinque in quattro partite. Un attaccante completo, che nonostante il rigore sbagliato - quello della sicurezza prima del 2-0 di Candreva che ha chiuso la partita - riceve all'uscita dal campo la standing ovation di un San Siro nerazzurro ancora una volta esaurito. Ha convinto tutti, anche gli scettici.
Esposito doveva andare a giocare il Mondiale Under 17: dopo il brutto infortunio di Alexis Sanchez con la Nazionale cilena. Conte ha fatto il diavolo a quattro per trattenerlo con sè, scatenando qualche mugugno. Ma quello del tecnico nerazzurro non era un capriccio: lo ha dimostrato facendo entrare il baby attaccante classe 2000 al posto di uno spento Lukaku dopo un quarto d'ora della ripresa contro il Dortmund, per un esordio in Champions a 17 anni e 113 giorni (dopo Bergomi con 17 anni e 72 giorni è l’esordiente nerazzurro più giovane nella massima competizione europea). E Sebastiano ha sfoggiato personalità da... veterano. Un stop al volo ed elastico da ohhhhh, una volata verso la porta spalla a spalla con Hummels, non uno qualunque, e rigore per l'Inter. Poi le braccia alzate verso la Curva Nord a scatenare il tifo. "Non mi interessa se chi merita ha 35 o 17 anni. Il mio compito è quello di costruire con i nostri giovani talenti non soltanto il futuro, ma anche il presente", ha detto Conte parlando di lui a InterTV nel dopo partita.
E se si parla di giovani, dalla vittoriosa serata dell'Inter in Champions non si può non esaltare la prestazione di Nicolò Barella, classe 1997, uomo ovunque, energia e motorino inesauribile, perfetta visione di gioco. Conte l'ha voluto fortemente questa estate. Il centrocampista sardo aveva fatto una promessa all'Inter. Ora sta ripagando al meglio il suo mister e sta calcando i palcoscenici che merita.