VERSO INTER-BORUSSIA DORTMUND

Inter, Conte: "Col Borussia è una partita importante, ma non è una finale"

Il tecnico alla viglia del match di Champions: "Vogliamo imporre la nostra idea di calcio, prendendoci qualche rischio"

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Vigilia di Champions per l'Inter, che mercoledì affronterà il Borussia Dortmund nel terzo turno della fase a gironi. "Come una finale? E' una partita importante contro una squadra forte - spiega Conte in conferenza stampa -. Però parlare di finale mi sembra esagerato. Le finali arrivano dopo". Contro i tedeschi con coraggio: "Sono molto forti, ma non cambia la nostra mentalità. Noi non siamo capaci di attendere. Vogliamo imporre la nostra idea di calcio, prendendoci qualche rischio".

LE PAROLE DI CONTE

Conta come una finale?

"Parlare già di finale mi sembra esagerato. E' una partita importante contro una squadra forte. Però è una partita. Le finali arrivano dopo".

Sugli errori col Sassuolo.
"Abbiamo solo un giorno per preparare la partita. Dobbiamo fare attenzione a non perdere palloni. Contro il Sassuolo abbiamo subito tre gol su tre palle perse. Affrontiamo una squadra forte nelle ripartenze, in campo aperto possono fare male".

E' la prima vera prova di maturità?
"Non sono d'accordo, ogni partita dobbiamo fare punti. Fin dal primo giorno abbiamo lavorato sulla necessità di avere un'idea e fare punti. Potevamo fare di più contro lo Slavia, meritavamo molto di più contro il Barcellona. Ora abbiamo un'altra partita contro una squadra molto forte, ma non cambia la nostra mentalità e la necessità di fare punti è la stessa che avevamo contro il Sassuolo".

Sulle assenze del Borussia Dortmund.
"Non voglio sentire parlare delle mie assenze, ma nemmeno di quelle degli altri. Noi pensiamo a noi. Cerchiamo di fare una buona partita. Lavoreremo oggi perché abbiamo solo un giorno per prepararla. Loro sono molto bravi in ripartenza. Hanno gente di gamba e di qualità. Dovremo essere bravi a evitare questo tipo di situazioni. La nostra idea è di fare calcio. Non siamo capaci di attendere. Vogliamo imporre la nostra idea di calcio, prendendoci qualche rischio come a Sassuolo".

Sull'abbraccio a Lukaku a Reggio Emilia.
"E' venuto ad abbracciare tutti, era molto contento. Si passa facilmente da una situazione di crisi alle celebrazioni. Noi dobbiamo avere equilibrio. I giocatori devono valutare la performance. Romelu si è integrato molto bene. Questo è un gruppo di giocatori positivo, chi arriva ha facilità di ambientarsi".

Su Handanovic.
"E' il nostro capitano. Un giocatore importante e di esperienza. E' un ottimo portiere e siamo contenti che il nostro portiere sia il capitano dell'Inter".

Giocare come a Barcellona potrebbe bastare per vincere?
"Non lo so. Bisogna dare continuità di prestazione. Domani dobbiamo dare tutto e non avere rimpianti a fine gara. Bisogna dare il massimo. La Champions è difficilissima, stiamo cercando di iniziare un percorso anche a livello di esperienza".

Sui tanti gol presi nelle ultime due gare.
"Ci sono delle situazioni dove dobbiamo lavorare, l'ho spiegato prima della conferenza con il Sassuolo. Quando arriva un nuovo allenatore e quindi un nuovo metodo, una nuova idea, in tre mesi lavori e puoi portare le tue idee ma hai sette partite in ventitré giorni e non hai tempo di ripassare certe situazioni. E' inevitabile che paghi. Ripeto: stiamo lavorando da poco e certe situazioni devono ancora essere recepite, lavorando e ripassando. Quando giochi ogni tre giorni questo è impossibile. Anche dopo il Dortmund facciamo una partita di scarico e poi il Parma, quindi subito il Brescia. Però vediamo il bicchiere mezzo pieno, abbiamo fatto 18 gol e dopo l'Atalanta siamo quelli che hanno segnato di più in A".

Su Lazaro in un altro ruolo.
"Lazaro non potrebbe comunque giocare vicino alla punta non nel 3-4-2-1. Lo abbiamo preso dall'Hertha, una squadra di fascia media. Dobbiamo mettere in preventivo che possa avere delle difficoltà nel salto in una grande. Lo abbiamo preso per quella posizione perché ci ha giocato più volte nell'Hertha. Bisogna avere pazienza e fiducia e io ne ho".

Perché il calo mentale a Sassuolo?
"Come ho detto prima, bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno. Fino al secondo gol del Sassuolo la squadra si è espressa in maniera egregia. Dopo c'è stato qualcosa dove dobbiamo migliorare. I giocatori sono i primi a essere dispiaciuti per i gol presi. Noi dobbiamo lavorare e sapere che abbiamo fatto cose positive. Le dobbiamo tenere per noi e poi valutare gli aspetti che non sono andati. Lavoriamo affinché non accadano più". 

Su Brozovic.
"E' un giocatore già importante ora. Se continua a lavorare sugli aspetti, può diventare un top mondiale nel suo ruolo. Sta a lui lavorare per affermarsi".

Su Lautaro Martinez.
"Deve lavorare e basta. Testa bassa e pedalare. Non deve pensare che il gol sia tutto per l'attaccante. Per me non è così e gliel'ho detto dal primo giorno. A noi piace quando gioca per la squadra e fa assist per i compagni. Deve continuare così, ci stiamo lavorando . Deve decidere se vuole diventare un giocatore top o se vuole restare di medio livello".

Si può fare uno step ulteriore domani?
"Tutte le partite sono degli step. Al di là dei risultati voglio vedere dei miglioramenti sotto tutti i punti di vista. E' una partita, sappiamo che bisogna cercare di vincere questa partita. Al tempo stesso sappiamo che affrontiamo un avversario forte. Cerchiamo di dare tutto noi stessi senza avere rimpianti. In maniera serena e con molta concentrazione".

Su Candreva.
"Penso che lui come gli altri stiano dando il 100%. Antonio è un ragazzo che ci devi entrare nella testa. Ci devi lavorare. Ha grandi potenzialità e ha bisogno sempre di grandi conferme. Mi aspetto una crescita sotto tutti i punti di vista. E' un bravissimo ragazzo, l'ho avuto già in Nazionale. Sta facendo bene ma può fare molto di più. Mi può dare molto di più di quello che mi sta dando".

Su Sensi e D'Ambrosio.
"Danilo sarà importante valutare la soglia di dolore che ha. Bisogna aspettare questo, che il giocatore dia la disponibilità. Stefano domani farà un esame di controllo, aspettiamo notizie dallo staff medico".

L'approccio farà la differenza?
"Sarà importante approcciare bene ma anche gestire i 95'. Come ho detto prima, è importante gestire tutte le fasi della partita, basta vedere cosa è successo con il Sassuolo. Soprattutto in partite come questa dove al minimo errore ti puniscono".

Godin ha problemi nella difesa a tre?
"Sicuramente è cambiato per lui il modo di giocare. Sta lavorando tanto dal punto di vista tattico e fisico. Non parlo solo di sistema, ma di idea. Andare a difendere in avanti con 50 metri di campo dietro. Noi dobbiamo continuare a lavorare. lui è un ragazzo serio che ha voglia di lavorare. Noi andiamo dietro alle nostre idee di calcio. Vado avanti con la mia idea di calcio cercando di mettere i giocatori in tutte le condizioni di poter esprimersi. Siamo partiti, abbiamo un'idea e non torneremo indietro. Perché vorrebbe dire metterci dietro e aspettare gli schiaffoni. Invece gli schiaffoni vogliamo darli".

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