CHAMPIONS LEAGUE

Champions League: Barcellona di misura, tris Dortmund. Rimonta Siviglia in 10, Psg ko a Lipsia

Messi (rigore) e Piqué bastano ai blaugrana contro la Dinamo Kiev, Haaland ne fa due nel 3-0 Borussia al Club Brugge. Andalusi da 0-2 a 3-2 nonostante l'inferiorità numerica

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Il Barcellona soffre ma batte 2-1 la Dinamo Kiev e risponde alla vittoria della Juve. A segno Messi (rigore) e Piqué. Il Borussia Dortmund supera 3-0 (doppietta Haaland) il Club Brugge: superata la Lazio in testa al Gruppo F. Siviglia incredibile contro il Krasnodar: da 0-2 a 3-2 in dieci uomini. Il Lipsia batte 2-1 il Psg in rimonta, il Basaksehir sconfigge il Manchester United con lo stesso punteggio. Chelsea-Rennes finisce 3-0.

BASAKSEHIR-MANCHESTER UNITED 2-1
Si interrompe il percorso netto in Champions League del Manchester United che, contro il Basaksehir, rimedia la prima sconfitta europea della stagione. La formazione di Solskjaer paga a caro prezzo le disattenzioni difensive del primo tempo quando i padroni di casa, per nulla intimoriti dai rivali, registrano le occasioni migliori e riescono a trafiggere per ben due volte Henderson. Al 13’ la prima rete arriva grazie a Demba Ba che, lasciato inspiegabilmente solo dalla retroguardia inglese tutta sbilanciata in avanti, a tu per tu con il portiere avversario è freddo nel siglare l’1-0. I Red Devils, incassato lo svantaggio, faticano a produrre tentativi degni di nota e così al 40’, sfruttando una palla persa da Mata, i turchi trovano il raddoppio in ripartenza con un liberissimo Visca, favorito dall’ennesima distrazione degli ospiti in fase di ripiegamento. Sotto 2-0, i britannici hanno finalmente un sussulto e con un Martial fino a quel momento incolore trovano il gol che, in maniera quasi insperata, permette di accorciare le distanze poco prima dell’intervallo. Nella ripresa lo United si riversa per inerzia nella metà campo turca ma, tra imprecisioni e poca concretezza, stenta a impegnare Mert la cui unica importante parata arriva sulla punizione di Bruno Fernandes al 59’. Solskjaer allora, vista la scarsa pericolosità offensiva e le difficoltà nell’andare al tiro, si affida alla propria panchina e inserisce in successione Cavani, Pogba e Greenwood ma il risultato non cambia. Il Basaksehir, infatti, si difende con ordine e spegne sul nascere ogni minaccia dello United ma al 92’ rischia di veder vanificato ogni sforzo fatto fino a quel momento: sul pallone che sta per finire in rete sugli sviluppi di un calcio d'angolo Epureanu però è provvidenziale e sul suo miracoloso intervento la compagine turca può festeggiare un successo meritato che riapre completamente il Girone H.

GRUPPO G
Nonostante le numerose indisponibilità causa Covid, la Dinamo Kiev dà parecchio filo da torcere al Barcellona, che comunque riesce a rispettare il pronostico della vigilia conquistando i tre punti. 2-1 il risultato finale a favore dei blaugrana che iniziano benissimo, con un calcio di rigore assegnato per fallo di Popov su Leo Messi che la stessa Pulce realizza al 5’. Gli ucraini però non mollano e a inizio ripresa segnano con Supryaga sugli sviluppi di un corner, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Superato lo spavento, il Barça riprende ad attaccare ma trova sulla sua strada un grande Neshcheret, portiere classe 2002, che si fa notare per numerosi interventi, uno dei quali su una bellissima punizione dal limite di Messi. Il giovane estremo difensore non può nulla però al 65’, sul gran colpo di testa di Piqué su cross di Ansu Fati. Non è la rete della tranquillità, perché dieci minuti dopo Tsygankov accorcia le distanze raccogliendo come un falco la corta respinta di Ter Stegen su una prima conclusione di Verbic. Il Barcellona però resiste nel finale e conserva la testa del girone a punteggio pieno, con tre lunghezze di vantaggio sulla Juve.

GRUPPO F
Il Borussia Dortmund batte con un netto 3-0 il Club Brugge e in un colpo solo supera gli stessi belgi e la Lazio, portandosi in testa al raggruppamento. Allo Jan Breydel Stadion succede tutto in un primo tempo caratterizzato, tra l’altro, dall’uscita dal campo per infortunio dell’arbitro Skomina, sostituito dal quarto uomo Peric dopo 12 minuti. Al 14’ la prima rete dei gialloneri: a firmarla è Thorgan Hazard, che sblocca il punteggio facendosi trovare pronto sull’uscita non impeccabile di Mignolet dopo un cross di Delaney. Quattro minuti dopo arriva il raddoppio con il sempre presente Erling Haaland, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e il bomber norvegese si ripete, al termine di una rapida ripartenza, al 32’, trasformando in gol un cross dalla destra di Meunier. La ripresa è ordinaria amministrazione per il Borussia, ora in vetta al girone con 6 punti davanti alla Lazio (a quota 5) e al Club Brugge (4 punti). Fanalino di coda è lo Zenit, con un solo punto.

GRUPPO E
Partita a dir poco pazza a Siviglia, con gli andalusi che steccano completamente il primo tempo prima di ritrovarsi quasi miracolosamente nel secondo e conquistare la vittoria. Il Krasnodar parte fortissimo: al 17’ Suleymanov segna un bellissimo gol su punizione, e al 21’ Berg trasforma un rigore che egli stesso si guadagna subendo un fallo da Koundé. Al 42’ Rakitic accorcia le distanze di testa ma nel lunghissimo recupero del primo tempo Jesus Navas stende Olsson lanciato a rete: non è rigore (la revisione al Var mostrerà che il fallo si concretizza fuori area), ma è una chiara occasione da gol e il difensore spagnolo viene espulso. Nonostante ciò, la ripresa è un assalto all’arma bianca da parte degli uomini di Lopetegui, una pressione che passa dalla traversa di Rakitic al 62’ e si concretizza grazie alla doppietta di En Nesyri, che al 69’ approfitta del pasticcio difensivo di Kaio Pantaleao, gli strappa il pallone in area e supera Safonov, e tre minuti dopo è pronto a ribadire in rete una punizione di Rakitic che si era spenta in un primo momento sul palo. I russi, subito lo shock, non riescono a reagire: il Siviglia vince e si mantiene in testa alla classifica assieme al Chelsea, che batte comodamente 3-0 il Rennes. A Stamford Bridge i Blues volano già nel primo tempo con due rigori di Werner, al 10’ e al 41’, entrambi causati dall’ex interista Dalbert, che viene punito nei due casi con il cartellino giallo, lasciando i suoi in dieci per tutta la ripresa. Proprio a inizio secondo tempo Abraham segna da due passi il terzo gol, che lancia i londinesi verso la qualificazione.

GRUPPO H
Il Psg non solo manca l’aggancio allo United, ma addirittura si fa rimontare dal Lipsia nonostante un avvio folgorante: al 6’ Di Maria firma il vantaggio parigino sfruttando al meglio il recupero del pallone sulla tre quarti campo e il successivo assist di Moise Kean, ma al 15’ El Fideo si fa parare da Gulacsi il rigore del possibile 2-0 e la partita cambia improvvisamente. I tedeschi prendono coraggio e pareggiano al 42’ con Nkunku, che trafigge la sua ex squadra con una conclusione rasoterra velenosa che Keylor Navas può soltanto sfiorare. Al 56’ i padroni di casa completano la rimonta con un calcio di rigore assegnato per un ingenuo controllo con il braccio di Kimpembe in area e trasformato da Forsberg. Nell’ultimo quarto di partita ai francesi saltano i nervi: Kimpembe trova il secondo cartellino giallo al 69’ per un intervento a gamba tesa a centrocampo su Amadou Haidara e lascia i suoi in dieci, al 95’ il disastroso Kimpembe corona una serata da incubo facendosi espellere a sua volta per doppio giallo dopo un fallaccio su Poulsen lanciato in contropiede. Vince quindi il Lipsia, che raggiunge il Manchester United in testa a 6 punti. Psg ancora a 3, raggiunto dal Basaksehir.

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