Nella 5a giornata di Champions League, l'Inter batte 3-1 lo Slavia Praga e all'ultima giornata dovrà fare lo stesso risultato del Dortmund per passare agli ottavi. Eroi di serata Lautaro Martinez e Lukaku: l'argentino sblocca al 19', poi il belga fa 2-0 al 35', ma il Var annulla e assegna il rigore ai cechi che pareggiano con Soucek. Nella ripresa Lakaku raddoppia all'81', poi regala al Toro il tris.
L'Inter vola con Lakaku e Lautaro
LA PARTITA
Più forte degli infortuni, più forte del Var e anche della sfortuna. L'Inter gioca un secondo tempo da urlo e torna da Praga con tre punti che tengono ancora accese le speranze di qualificazione agli ottavi. Il 10 dicembre a San Siro per avere la matematica certezza bisogna battere il Barcellona già qualificato e primo del girone o fare lo stesso risultato del Borussia Dortmund che ospita uno Slavia Praga ormai fuori da tutto. Intanto Conte può gioire e sognare davvero in grande con la coppia-gol Lautaro Martinez-Lukaku, che da stasera hanno dato probabilmente la definitiva spallata al fantasma di Mauro Icardi. Il Toro è andato a segno per la quarta volta di fila in Champions e ha confermato ancora una volta gli enormi progressi sotto la gestione Conte, mentre il belga si è finalmente sbloccato anche in Europa al termine di una gara da autentico marziano. I due confermano un'intesa davvero speciale, trovandosi a occhi chiusi e regalando giocate da lasciare a bocca aperta. Il belga, oltre al gol, ha fornito due strepitosi assist al compagno che, a sua volta, aveva ricambiato, prima che il Var cancellasse tutto. E il velo del Toro che ha innescato la rete del 2-1 è roba da far vedere alle scuole calcio.
L'avventura nerazzurra era cominciata proprio contro i cechi, ma da allora la crescita della squadra è stata esponenziale e i meriti vanno dati al tecnico salentino. Chiari segnali erano arrivati dalla sfida con il Dortmund a San Siro, dai primi tempi contro Barça e tedeschi e hanno avuto ulteriore conferma nel match di questa sera, dove Handanovic e compagni hanno saputo soffrire, reagire alle avversità (vedasi gol annullato a Lukaku e conseguente rigore per i padroni di casa, dal 2-0 all'1-1 in pochi secondi), essere più forti della sfortuna (le traverse del belga e di Brozovic) e sono stati bravi a crederci fino alla fine, colpendo nel finale e portando a casa tre punti tanto importanti quanto meritati.
Se Lautaro e Lukaku sono stati il braccio armato di Conte, bisogna comunque dare merito a tutta la squadra, soprattutto a quei giocatori impiegati meno e che hanno sfruttato la loro chance: Borja Valero ha diretto alla grande tempi di gioco e gestione della palla, Lazaro ha fornito l'assist per il gol del meritatissimo 2-1. Godin ha (finalmente) giocato ai livelli dell'Atletico, De Vrij (rigore a parte) ha guidato la retroguardia con la solita sicurezza e Handanovic non ha tradito nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa. Una grande prova corale di quelle che esaltano Conte. E con quei due là davanti, Messi fa un po' meno paura.
LE PAGELLE
Lukaku 9 - Si sblocca in Champions dopo 8 mesi con la migliore prestazione in maglia nerazzurra: un gol, due annullati e due assist per il compagno Lautaro. La sua fisicità manda in tilt la retroguardia ceca. Semplicemente mostruoso.
Lautaro Martinez 8 - Con il belga forma una delle coppie più micidiali in Europa. Ha il merito di sbloccare la gara, sciupa l'occasione del 2-1, ma nel finale la chiude con un altro pezzo di bravura.
Handanovic 7 - Compie solo due parate entrambe nella ripresa ed entrambe su Masopust: la prima con la deviazione di Skriniar, ma è la seconda che per importanza tiene in vita i suoi compagni.
Soucek 6 - Realizza il rigore del pareggio, è capitano e leader del centrocampo ceco, ma ha sulla coscienza il clamoroso errore da pochi passi nel finale.
Masopust 5 - Al tiro è il più pericoloso dei suoi, ma l'errore a tu per tu con Handanovic al 73' è imperdonabile perché avrebbe girato la gara a favore della sua squadra.
Frydrych 4 - Serata da incubo per il centrale ceco, annichilito da Lukaku. Nel primo tempo sbaglia un clamoroso retropassaggio dal quale nasce il gol di Lukaku, ma è salvato dal Var. Nella ripresa scivola e permette al belga di realizzare il gol che tiene in vita l'Inter.
IL TABELLINO
SLAVIA PRAGA-INTER 1-3
Slavia Praga (4-2-3-1): Kolar 6; Coufal 6, Kudela 5, Frydrych 4 (38' st Takacs sv), Boril 5; Soucek 6, Husbauer 5,5 (25' st Zeleny 5); Olayinka 6, Stanciu 5 (13' st Traoré 6), Sevcik 5,5; Masopust 5. A disp.: Markovic, Helal, Van Buren, Skoda. All.: Trpisovsky 5,5
Inter (3-5-2): Handanovic 7; Godin 7, De Vrij 6,5, Skriniar 6; Candreva 6,5, Vecino 6 (35' st Esposito 6), Borja Valero 7 (31' st Gagliardini 6), Brozovic 7, Biraghi 6 (31' st Lazaro 6,5); Lukaku 9, Lautaro Martinez 8. A disp.: Padelli, Bastoni, D'Ambrosio, Politano. All.: Conte 7,5
Arbitro: Marciniak (Polonia)
Marcatori: 19' e 43 'st Lautaro Martinez (I), 37' rig. Soucek (S), 36' st Lukaku (I)
Ammoniti: Vecino (I), Lautaro Martinez (I), Kudela (S)
Espulsi: -
Note: -
LE STATISTICHE
• Prima di Lautaro Martínez solo tre giocatori dell’Inter avevano segnato in quattro match consecutivi di Champions League: Samuel Eto’o nel 2010, Christian Vieri nel 2003 ed Hernán Crespo nel 2002.
• Prima di questa sera, solo un giocatore dell'Inter aveva segnato una doppietta in trasferta in Champions League: Hernan Crespo in tre occasioni (tutte nel 2002).
• Solo Lewandowski (otto) ha segnato più gol in trasferta rispetto a Lautaro Martinez (quattro) in questa Champions League.
• Nove delle 11 reti di Romelu Lukaku con l'Inter in tutte le competizioni sono arrivate in trasferta, incluse le ultime cinque.
• Lautaro Martínez è il quinto argentino a segnare in quattro partite di fila in Champions League, dopo Hernan Crespo (2002), Lionel Messi (sei occasioni), Sergio Agüero (2019) ed Ezequiel Lavezzi (2013).
• Nove delle 11 reti di Lautaro Martínez con l'Inter in questa stagione in tutte le competizione sono state messe a segno nei primi 30 minuti di gioco.
• L’Inter torna a vincere in trasferta in Champions League dopo quattro sconfitte di fila.
• L'Inter non subiva gol su rigore in Champions League dal novembre 2004 contro il Werder Brema.
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