Champions: Juve, tabù inglese da sfatare

Bianconeri sempre fuori nelle ultime 5 sfide a eliminazione. E il Tottenham evoca brutti ricordi ad Allegri

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Il calcolo delle probabilità diceva squadra inglese e così è stato. La Juve affronta il Tottenham negli ottavi di Champions League con l'occasione di sfatare una sorta di tabù. Negli ultimi 5 scontri dentro o fuori contro le formazioni d'Oltremanica, i bianconeri ci hanno sempre rimesso le penne: Manchester United, Liverpool, Arsenal, Chelsea e Fulham le squadre che, una dopo l'altra, hanno fatto piangere la Vecchia Signora. E nel 2011 gli Spurs eliminarono il Milan di Allegri. Vediamo le sfide nel dettaglio.

Ottavi di finale di Europa League. Alla Juve di Zaccheroni rimane solo il palcoscenico europeo per dare senso a una stagione disgraziata. Il match d'andata di Torino finisce 3-1 per i bianconeri, un risultato che sembra mettere in cassaforte la qualificazione. Legrottaglie, Zebina portano i padroni di casa sul 2-0, Etuhu riporta in gara gli inglesi (deviazione decisiva di Legrottaglie), poi Trezeguet trova il terzo gol prima dell'intervallo. La settimana dopo a Londra accade l'imponderabile. Trezegol segna dopo 2', ma poi i ragazzi di Zac crollano sotto i colpi di Zamora, Gera (doppietta) e Dempsey. Il 4-1 promuove la banda Hodgson.

Ottavi di finale di Champions League. Claudio Ranieri sfida il suo passato. L'andata a Stamford Bridge è decisa da un gol di Didier Drogba, ma i bianconeri giocano alla pari con i londinesi e per il match di ritorno a Torino c'è grande ottimismo. All'Olimpico le cose si mettono subito bene, grazie a Iaquinta che al 19' pareggia i conti con l'andata. I Blues combinano poco e si accendono solo nel finale, colpendo però mortalmente la Juve con Essien. Il momento peggiore per prendere gol, pochi secondi prima dell'intervallo. Ne servono due per passare. Chiellini si fa cacciare, Del Piero segna su rigore il 2-1 che dà speranza, ma Drogba (ancora lui) chiude il discorso all'83'.

La Juve di Capello che a fine stagione vincerà il campionato, ma sarà spazzata via da Calciopoli, affronta l'Arsenal per i quarti di finale di Champions League. L'andata si gioca a Londra, dove Buffon e compagni subiscono una vera e propria Caporetto. Gli uomini di Wenger dominano in lungo e in largo e ipotecano la qualificazione grazie a Fabregas ed Henry che sigillano il 2-0 finale, risultato stretto per la differenza di gioco vista a Highbury. Nel ritorno di Torino serve un'autentica impresa. Senza Viera, Camoranesi e Zebina squalificati, oltre a Del Piero infortunato, i bianconeri non riescono a scalfire il muro dei londinesi. Finisce 0-0 e la Juve saluta la Champions fra i fischi e gli striscioni di contestazione dei suoi tifosi.

A 20 anni di distanza dalla tragedia dell'Heysel, Juventus e Liverpool si giocano l'accesso alle semifinali di Champions League. L'andata si gioca ad Anfield Road e prima del fischio d'inizio Ian Rush e Michel Platini portano sotto la tribuna una targa per le vittime di Bruxelles. I Reds partono fortissimo e dopo soli 26' sono avanti di due gol (Hyypia e Luis Garcia). La squadra di Capello si scuote nel secondo tempo, dove trova il gol che riapre il discorso qualificazione con Cannavaro. Nel match di ritorno la squadra di Benitez pensa solo a difendersi e alla fine strappa uno 0-0 tanto brutto quanto prezioso. Le speranze di Cannavaro e compagni si infrangono sul palo colpito dal difensore.

Tra Juventus e Manchester United c'è in palio la finale di Champions League di Barcellona, quella che sarebbe la quarta di fila per i piemontesi. L'andata va in scena all'Old Trafford, dove la squadra di Ancelotti va vicinissima al colpaccio. Avanti con Conte al 25', i bianconeri vengono beffati da Giggs, che al 91' fulmina Peruzzi. Zidane e soci si presentano, così. al match di ritorno con un leggero vantaggio. Dopo 11' una doppietta di Inzaghi sembra indirizzare in modo inequivocabile la sfida, ma tra il 24' e il 34' Keane e Yorke pareggiano e ribaltano le sorti della qualificazione. Serve un gol alla Juve, ma a trovarlo sono i Red Devils a 7' dalla fine con Cole. Game Over.

Massimiliano Allegri è alla prima stagione sulla panchina del Milan, annata che si chiuderà con la conquista del 18° scudetto. Una cocente delusione, però, arriva dalla Champions League. Negli ottavi i rossoneri sono favoriti al cospetto del Tottenham, ma all'andata gli Spurs (senza Bale) sbancano San Siro grazie a un gol del gigante Crouch al minuto 80. Al ritorno a White Hart Lane, Ibra e compagni giocano una buona gara, ma non riescono a sfondare il muro eretto da Redknapp. Alla fine i rimpianti sono tantissimi, perché il Milan ha sfiorato più volte il gol e, a livello di gioco, avrebbe meritato la qualificazione.

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