Durissimo affondo della stampa catalana contro il fischietto polacco, a cui non piace nemmeno il Var, l'olandese Van Boekel
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Tutto il mondo è... paese. E in tutto il mondo c'è sempre un motivo per lamentarsi degli arbitri! Succede in Italia, lo sappiamo, avviene in Spagna. Eccome se avviene! Se poi c'è di mezzo una semifinale di Champions, apriti cielo! La lamentela preventiva diventa un must. Anzi, non la lamentela. L'illazione diventa accusa. Preventiva ma senza appello. Una condanna! Un complotto internazionale dettato e dovuto da passione contrarie e incrociate. Marciniak, l'arbitro polacco designato per la semifinale di ritorno contro l'Inter di martedì, diventa così a Barcellona "il madridista Marciniak"! Sì, proprio così. Il quotidiano Sport non usa giri di parole, il Mundo Deportivo non è meno critico. Niente di meno che tifoso del Real Madrid e quindi avverso alla Barcellona e di conseguenza favorevole all'Inter. La giostra è partita, i precedenti per la stampa catalana sono chiari: non ci sono indizi, si tratta di prove! C'è la foto con la pochette con lo stemma del Real! Ci sono i precedenti, come il caso del rigore non convalidato a Julian Alverez in Atletico-Real per doppio tocco dell'argentino, o ancora un fuorigioco fischiato con troppa solerzia a De Ligt in Real-Bayern della scorsa Champions. C'è la certezza che il complotto è evidente. Insomma, in Catalogna gridano allo scandalo, tutto il mondo trama contro il Barcellona.
AL VAR L'OLANDESE CHE FECE INFURIARE XAVI A SAN SIRO
Alla stampa catalana non va giù la direzione di gara affidata a Marciniak, ma ha anche da ridire sul Var, dove ci sarà l'olandese Pol van Boekel, come nella stagione 2022-2023 a San Siro, quando l'arbitro Slavko Vincic annullò un gol a Pedri per un fallo di mano (involontario) di Ansu Fati, ma soprattutto non venne richiamato al monitor dal collega per un netto fallo di mano di Dumfries al 92' che colpì la palla con la mano nel tentativo di anticipare Ansu Fati. Xavi, l'allora tecnico del Barça, gridò allo scandalo a fine partita: "Sono davvero indignato. Non si capisce niente: ci hanno detto che Ansu ha toccato la palla di mano, ma il gol l’ha fatto un compagno di squadra. E’ un’ingiustizia, ma questo c’è il calcio. La parola di oggi è indignazione, l’arbitro dovrebbe venire qui a dare spiegazioni, non si può far finta di nulla, non ci posso credere. Per cosa sono più arrabbiato? E’ in generale che pensiamo che ci sia stata una grande ingiustizia"