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Caso scommesse: Sandro Tonali ascoltato in Procura a Torino, Corona adesso accusa Azmoun

L'ex rossonero segue la stessa strada collaborativa di Fagioli. Zaniolo per ora nega di aver scommesso sul calcio

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Trema il calcio italiano, con il caso scommesse destinato ad allargarsi e a coinvolgere altri giocatori e altre società, dopo il coinvolgimento di Fagioli, Tonali e Zaniolo nell'inchiesta che la Procura di Torino sta svolgendo su piattaforme di scommesse illegali. Dal telefono dello juventino sono spuntate conversazioni con altri colleghi. Fabrizio Corona ha fatto il nome di un quarto giocatore, Zalewski della Roma. Tutte le notizie di martedì 17 ottobre 2023.

Io conosco da anni Luciano Spalletti perchè allenava a Milano. Visto quanto successo, devo chiedere a lui di vergognarsi per aver difeso questi calciatori. Dovresti chiedere scusa per i soldi che hai sinora guadagnato. Quanto fatto da Mancini non ha fatto valore alla maglia azzura, però ora ci ritroviamo un allenatore che fa alcune scene in cui dobbiamo vedere dei ragazzi che sono guidati da Buffon che per anni ha giocato a carte. Io avrei preso dei giovani calciatori e li avrei fatti debuttare al posto di loro. 

LEGALI FAGIOLI: "NICOLO' PATRIMONIO CHE IL CALCIO SAPRÀ RECUPERARE" - "- "Nicolo' è un patrimonio del calcio italiano che, siamo certi, il calcio italiano sapra' recuperare e mettere al centro del suo progetto. È già al lavoro, si allena, continuera' ad allenarsi con determinazione e non vede l'ora di tornare in campo". Cosi' in una nota i legali di Nicolo Fagioli, Luca Ferrari e Armando Simbari, hanno commentato l'accordo raggiunto tra la Procura Federale e il centrocampista della Juventus che ha patteggiato una squalifica di 12 mesi, di cui 5 commutati in prescrizioni alternative. Gli avvocati hanno spiegato come il calciatore bianconero potrebbe diventare "un esempio per i più giovani": "Con l'accordo raggiunto, si chiude la partita della collaborazione attiva con la Procura Figc e ne inizia un'altra, ancora piu' importante per Nicolo', che lo portera' al completo recupero psicofisico e gli consentira' di tornare in campo per confermare il suo immenso talento. Nei prossimi mesi, Nicolo' non solo portera' avanti il piano terapeutico gia' avviato con il dott. Jarre  a cui responsabilmente si e' affidato, ma avra' l'occasione di diventare un punto di riferimento per i tanti giovani che guardano a lui e ai grandi campioni dello sport come esempio da seguire, grazie agli incontri con i centri federali e enti di recupero dalla dipendenza da gioco che verranno definiti di comune accordo e in piena collaborazione con la Figc".

ENTOURAGE FAGIOLI: "È SOLLEVATO, SI CHIUDE UN CAPITOLO" - "Una sensazione di sollievo dopo momenti difficili" in una giornata che rappresenta "un punto zero". È quanto trapela dall'entourage di Nicolò Fagioli, stando a quanto apprende LaPresse, subito dopo l'accordo raggiunto tra la procura federale e il centrocampista della Juventus. Per Fagioli "si chiude un capitolo e finalmente se ne aprirà un altro", sottolineano fonti vicine al ragazzo.

CORONA RITRATTA: "NESSUNO ACCUSA AZMOUN. NOI STIAMO PARLANDO DI LUDOPATIA" - Dopo le rivelazioni dei giorni scorsi, Fabrizio Corona è tornato al centro dell'attenzione per le accuse rivolte al romanista Sardar Azmoun. Il calciatore romano era tirato in ballo per un video nel quale in tribuna guarda il proprio telefonino, tuttavia l'ex agente fotografico ha smentito qualsiasi accusa nei suoi confronti attraverso un post sulla pagina Instagram di Dillingernews.it. "Nessuno ha accusato Azmoun di essere uno che scommette. Anche se spesso i cavalli e le scommesse vanno di pari passo. Noi stiamo parlando di ludopatia. Questo giocatore è stato pagato 12,5 milioni di euro dalla Roma, non gioca e siede in tribuna. Ma fa impressione il fatto che, invece di guardare la sua squadra impegnata sul campo, guarda... Le corse di cavalli. E come lui decine di altri giovani milionari del pallone, rapiti dallo schermo di uno smartphone: cavalli, black jack, poker. Tutto lecito dal punto di vista penale? In alcuni casi sì, in altri ni in altri ancora no. Ma dal punto di vista morale? Attenti la ludopatia è un problema serio". 

FINITA L'AUDIZIONE DI TONALI IN PROCURA - È durata due ore e mezza l'audizione di Sandro Tonali in Procura a Torino dal pm Manuela Pedrotta sul caso scommesse. Il centrocampista del Newcastle ha lasciato il tribunale del capoluogo piemontese da un'uscita secondaria senza lasciare dichiarazioni, salendo a bordo di un van scuro.

UFFICIALE: 12 MESI DI SQUALIFICA PER FAGIOLI, 5 COMMUTATI IN PRESCRIZIONI ALTERNATIVE

 La Procura Federale ha raggiunto un accordo (ex art. 126 CGS) con il calciatore Nicolò Fagioli a seguito del quale lo stesso verrà sanzionato con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell’art.24 del CGS che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA. Riguardo le prescrizioni alternative, Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla FIGC. La Procura Federale vigilerà sul rispetto di quanto indicato e, in caso di violazioni, adotterà i provvedimenti di propria competenza, ai sensi del CGS, con risoluzione dell’accordo e prosecuzione del procedimento disciplinare dinanzi agli Organi giudicanti di giustizia sportiva.

CORONA ACCUSA AZMOUN

 Fabrizio Corona, attraverso il suo sito Dillingernews.it, tira in ballo un altro calciatore della Roma, Sardar Azmoun. A detta dell'ex agente fotografico e stando a un video pubblicato, l'iraniano in tribuna allo stadio Olimpico, mentre la squadra giallorossa giocava, avrebbe guardato sul telefonino "una corsa di cavalli". "Difficile dire se sta scommettendo effettivamente o se sia solo un amante delle corse, un semplice spettatore. Di sicuro non guarda la partita", scrive il sito di Corona, che ha da poco pubblicato un video, registrato con un telefonino, nel quale si vede un giovane con un cappello in testa che sta guardando sul cellulare probabilmente una corsa di cavalli. "Starà  scommettendo? Ah saperlo! Ecco il video", scrive il sito dell'ex re dei paparazzi, che sostiene pure che quel giovane sarebbe Azmoun. Azmoun, da notizie ufficiali, non risulta affatto coinvolto nell'inchiesta torinese su un presunto giro di scommesse, nella quale sono indagati, tra gli altri, Tonali, Zaniolo e Fagioli, tre dei nomi fatti finora da Corona. E' nota la passione di Azmoun per i cavalli, visto che possiede una scuderia con 52 esemplari. Di questa sua passione aveva parlato recentemente anche la 'Gazzetta dello Sport', sottolineando che l'iraniano vorrebbe coinvolgere anche qualche suo compagno di squadra convincendolo a diventare socio. Una passione che l'iraniano ha esplicitato anche sui social network. Sul suo profilo Instagram, infatti, sono diverse le foto che lo ritraggono vicino ai cavalli.

TONALI IN PROCURA A TORINO 

 Sandro Tonali è arrivato in Procura a Torino per essere ascoltato sul caso scommesse dal pm Manuela Pedrotta. Il centrocampista del Newcastle si è presentato per le ore 16. 

BALATA: "DA SERIE B IMPEGNO CONTRO GIOCO ILLECITO"

"E' fondamentale che le istituzioni del calcio facciano la loro parte e siano responsabili di progetti di formazione contro le scommesse illecite per i tesserati dei loro club". Il presidente della Lega B Mauro Balata sposa le parole del ministro per lo Sport Andrea Abodi sulla necessita' da parte delle leghe di organizzare corsi a ogni livello per creare quegli anticorpi necessari al contrasto del match fixing. "La Lega B, con l'Integrity tour che ho fortemente voluto, vede dal 2018 i club coinvolti in questo tipo di formazione insieme all'Aic e al Dipartimento della Pubblica Sicurezza che attraverso il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il proprio dirigente Stefano Delfini, ha anche illustrato il progetto al recente Meeting Interpol Match - Fixing Task Force di Buenos Aires, definendolo una best practice per la prevenzione e il contrasto all'infiltrazione della criminalita' e agli episodi di frode sportiva", aggiunge.

COMMISSO: "CALCIATORI IN FERRARI, IO NEANCHE ORA"

  "Il caso scommesse? Mi dispiace per i ragazzi invischiati, sono per lo più senza scuola e a livello di soldi ne fanno più di me. Quando vedo che hanno auto come Ferrari o Lamborghini, penso che non ho le ho mai possedute, neppure ora che ho 73 anni". Lo ha detto Rocco Commisso, intervenendo a Radio24 durante la trasmissione "Tutti Convocati". "Mi dispiace per i ragazzi che sono invischiati in questa storia, i giocatori sanno benissimo che non si deve scommettere sulla propria squadra e sul calcio italiano e se qualcuno lo ha fatto, pagherà le conseguenze. Ma non so se quello che hanno scommesso è tutto illegale - ha proseguito il presidente del club viola - . Sulla Fiorentina non posso dire nulla. Nessuno dei miei calciatori è venuto a dirmi qualcosa".

CORONA: "ECCO LA FONTE MINACCIATA"

"Fabrizio, guarda ieri è successo il finimondo, mi sono venuti a cercare, mi hanno chiamato, minacciato, te lo chiedo per favore non mettere il continuo dell'audio, mi rovini del tutto". E' questo il contenuto di un audio postato oggi dai canali social di Fabrizio Corona nel quale, secondo l'ex agente fotografico e il suo sito Dillingernews.it, uno dei suoi presunti "informatori", sul caso delle scommesse che coinvolge anche calciatori, dimostra di essersi "spaventato", facendo marcia indietro. Il sito dell'ex re dei paparazzi fa riferimento, infatti, ad alcune smentite comparse sui media nelle ultime ore da parte di presunte "gole profonde" dell'ex fotografo dei vip.

AGENTE TONALI: "COMBATTE CONTRO LA LUDOPATIA"

 Giuseppe Riso, presente a un evento verso Inghilterra-Italia all'ambasciata italiana a Londra, ha commentato brevemente la situazione personale di Tonali, di cui è agente: "Sandro in questo momento sta giocando la partita più importante, quella contro la ludopatia, e vincerà anche questa. È un po' sotto shock, questa partita può salvare la sua vita e sia poi da esempio per altri ragazzi. È scosso e triste ma ha capito che dovrà affrontare questo problema in maniera determinata. Il Newcastle è al suo fianco, il ragazzo si sta allenando e sabato potrebbe anche giocare".

LOTITO: "SBAGLIATO CRIMINALIZZARE PREVENTIVAMENTE"

 "Nessun caos, dobbiamo rimanere con mente fredda e piedi ben saldi. Vediamo quali sono gli elementi veri, attuali, formali e sostanziali che emergono dalla carte e dall’autorità giudiziaria, e sulla base di questi faremo le nostre considerazioni. Si parla di 40 giocatori coinvolti? I latini distinguevano tra 'dicunt', dicono, e 'dicitur', si dice, si parla. Andare a criminalizzare preventivamente una situazione per me è sbagliato, vediamo di cosa stiamo parlando. Se prendiamo un giocatore che gioca al videopoker è una cosa, se gioca altro, è un'altra". Claudio Lotito, presidente della Lazio, parla così della vicenda scommesse a margine del congresso di Medicina del calcio tenutosi oggi allo stadio Olimpico e organizzato dallo stesso club biancoceleste. "I giocatori dovrebbero essere più seguiti dalle società o di procuratori? La Lazio cura non solo l'atleta ma l'essere umano a 360 gradi, per far sì che sia un portavoce di aspetti valoriali, non solo di risultati sportivi materiali - continua Lotito - Poi purtroppo dipende dalle persone: in una famiglia con quattro figli, magari tre si comportano in una certa maniera e uno purtroppo no. Io mi auguro che per quanto ci riguarda i miei giocatori siano fuori dal meccanismo di deviazione dell'utilizzo della propria professione per questo tipo di attività. Punto, poi se uno va giocare alla roulette a Montecarlo...".

GRAVINA: "LA LUDOPATIA E' UNA PIAGA, NON ABBANDONEREMO I RAGAZZI"

Chi ha sbagliato dovrà pagare, e noi faremo il possibile perché si arrivi a una sentenza il più velocemente possibile. Ma, al di là dell'errore individuale, non abbandoneremo mai i giocatori coinvolti. Pagheranno se hanno sbagliato ma dopo li aiuteremo". Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina è tornato sulla vicenda delle scommesse, ospite dell'Ambasciata Italiana a Londra. "In Italia i ludopatici sono un milione e mezzo. E c'è una contraddizione: da una parte lo Stato guadagna circa 16 miliardi di euro dal gioco d'azzardo, mentre noi ci troviamo a dover convincere i giovani a non giocare". 

CASO SCOMMESSE, ABODI: "DIMISSIONI GRAVINA? PER DISTRARRE"

 "Dimissioni Gravina? Richiesta per distrarre, la Federazione fa corsi di formazione, poi ci sono le responsabilità delle Leghe che non fanno tutto quello che devono fare, ci sono responsabilità dei club e dei singoli calciatori". Così il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi intervenuto a Radio24, sempre a proposito del caso scommesse che sta coinvolgendo diversi calciatori di Serie A e della Nazionale. "Prima di arrivare alle responsabilità della Figc, dobbiamo analizzare le responsabilità di calciatori, club e Lega", aggiunge.

CASO SCOMMESSE, ABODI: "NO OMERTÀ"

  "Scommesse? Bisogna che esca quello che debba uscire, che non ci sia omertà, ora bisogna fare in modo che si capisca il danno procurato, che è quello che si genera nello stato d'animo dei tifosi, c’è amarezza in chi segue il calcio". Così il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi intervenuto a Radio24, a proposito del caso scommesse che sta coinvolgendo diversi calciatori di Serie A e della Nazionale. "Sulle scommesse c’è ipocrisia, chi deve parlare parli, le regole ci sono, i calciatori sanno che non possono scommettere e a maggior ragione lo fanno su quelle illegali. Si scommette in contanti e si alimenta economia criminale", aggiunge il ministro. "Non credo alle sanzioni esemplari, ma a quelle giuste. Ci sono le norme, vanno applicate", ribadisce. A proposito dell'inchiesta, ancora Abodi dichiara che è "paradossale che un personaggio come Fabrizio Corona diventi un portavoce di istituzioni, non capisco come possa essere nata una cosa del genere, il segreto istruttorio va preservato, questo caso è clamoroso, siamo andati oltre".

RETROSCENA FAGIOLI, IL PRIMO BLITZ A MAGGIO

 Il Corriere dello Sport ricostruisce gli ultimi mesi di Nicolò Fagioli per quanto riguarda il caso scommesse. Il primo blitz della polizia è del 23 maggio scorso, il giorno dopo la sentenza con cui la Juventus si è vista assegnare i 10 punti di penalizzazione. Gli inquirenti chiedono conto al centrocampista di un incontro, avvenuto nei giorni precedenti in un bar di Torino, con uno dei sospettati della maxi-inchiesta sulle scommesse condotta da Manuela Pedrotta, pm del gruppo terrorismo ed eversione dell’ordine pubblico. Fagioli nega il tentativo di estorsione ai suoi danni ma dice tutto sul resto: "Ho scommesso". A quel punto avverte la Juve, si rivolge a due legali e prende contatti con la procura della Figc, chiedendo un’audizione prima ancora che i magistrati di Torino trasmettano gli atti in Federcalcio. A fine maggio racconta la propia storia al procuratore federale Giuseppe Chiné: i soldi gettati al vento (più di 1 milione) e anche il modus operandi del “sistema scommesse” che coinvolge altri colleghi. 

CASO SCOMMESSE, TONALI ATTENDE L'INTERROGATORIO

 Dopo il contatto, avvenuto ieri, tra uno dei suoi avvocati e il pm Manuela Pedrotta, Sandro Tonali attende di essere interrogata in merito al caso scommesse. Non è escluso che il tutto slitti a settimana prossima, prima gli inquirenti vogliono verificare tutto il materiale che verrà ricavato dai device del centrocampista del Newcastle. Tonali ha ammesso di aver scommesso anche sul calcio e vuole seguire la strada intrapresa da Fagioli senza nascondere nulla: ha già contattato uno specialista, è pronto ad accettare la squalifica e, se servirà, anche di fare da testimonial contro la ludopatia. La Figc non ha ancora aperto un fascicolo su di lui, come d'altronde su Zaniolo.

ZANIOLO, CONFRONTO CON L'ASTON VILLA PER IL CASO SCOMMESSE

 Nicolò Zaniolo oggi dovrebbe essere ricevuto dai dirigenti dell'Aston Villa per approfondire la questione del caso scommesse. Già nei giorni scorsi l'italiano ha ribadito che non ha scommesso sul calcio e dunque sportivamente non dovrebbero arrivare squalifiche ma la dirigenza inglese - che sin qui ha creduto alla buona fede dell'ex Roma - vuole sentirselo dire anche di persona. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.

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