Modena, Caliendo spiega: "Il Carpi era in campo nonostante il divieto"

"Alla quarta volta che è successo ho dovuto chiudere tutto"

  • A
  • A
  • A

La polemica tra Modena e Carpi per lo stadio Braglia non accenna a placarsi. Il presidente gialloblù Antonio Caliendo, dopo la clamorosa decisione di chiudere l'impianto nonostante gli uomini di Sannino dovessero sostenere un allenamento, ha così spiegato in conferenza stampa le proprie ragioni: "Mi sono scusato con Sannino, ma nonostante il divieto del manutentore di usare il manto erboso è stato permesso al Carpi di usare tre volte il campo e a noi no. Alla quarta volta ho fermato tutto. Il Modena aveva già comunicato al club che non si sarebbero potuti allenare".

Un mea culpa condito dunque da un contrattacco in piena regola: "Io credo di essere una persona corretta, sempre disponibile alle cose reali e concrete, avevamo comunicato il tutto a loro. Non ho mai fatto torti a nessuno. Quello di ieri doveva essere solo un messaggio per dire che noi non siamo inferiori a nessuno. Potevi mettere in discussione la convenzione, ma non capisco perché parlare di cifre e a livello economico. Bonacini? Ci parliamo come amici, sono stato il primo a congratularmi per la promozione del Carpi in A. Lo ritengo e lo riterrò sempre un amico. Però non capisco perché ha chiamato il sindaco e non me". Insomma, una querelle dai toni accesi che si arricchirà di altri velenosi capitoli. "Il Carpi si è reso reiteratamente e gravemente inadempiente alle obbligazioni previste dalla convenzione". E commentando invece il comunicato di ieri diffuso dallo stesso Carpi, il Modena lo ha definito "ridicolo, diffamatorio e produttivo di enormi danni. Per nascondere il gravissimo inadempimento perdurante da mesi il Carpi ha accampato la notifica di un atto di pignoramento per credito contestato, comunque di importo pari a soli 25mila euro".

Nel pomeriggio il Carpi ha diffuso un comunicato ufficiale in cui definisce "inaccettabili mistificazione della realtà fondate sul nulla" le accuse arrivate da Caliendo, "confutate da documenti e da dichiarazioni provenienti dallo stesso Modena". In base agli accordi stipulati tra le due emiliane, "il Carpi F.C. 1909 S.r.l., ad oggi, 23 ottobre 2015, non deve corrispondere alcunché al Modena F.C. S.p.a., a nessun titolo", si legge ancora.
Nella nota si sottolinea che "il club ha conferito ampio mandato al proprio legale di fiducia affinché vengano adottate tutte le più opportune iniziative, in sede sportiva, civile e penale per la tutela dell'immagine di società e tifoseria".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti