IL CASO

Caos Catania, il club chiede ai giocatori di trovarsi un'altra squadra

La società non può far fronte ai pagamenti e vuole ridurre il monte ingaggi: via almeno in dieci. Tifosi infuriati

  • A
  • A
  • A

Caos Catania.. A causa delle difficoltà economiche, il club ha comunicato via WhatsApp ai giocatori più rappresentativi di cercarsi un'altra squadra. In totale, per ridurre drasticamente il monte ingaggi sono almeno dieci i calciatori in uscita per la squadra attualmente impegnata nel girone C del campionato di Serie C. Una decisione che, dopo la pubblicazione della lettera inviata ai giocatori, in città e sui social ha innescato subito grandi polemiche e sconcerto. 

twitter

"Cari ragazzi, nel rinnovare a voi e alle vostre famiglie gli auguri di un Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo, con la riapertura delle liste di trasferimento abbiamo il dovere di esporvi con chiarezza il quadro economico della nostra società. Il calcio Catania Spa per la ben nota situazione debitoria non potrà far fronte agli adempimenti economici così come attualmente in essere". Inizia così la lettera di "auguri" inviata dal Catania ai giocatori rossazzurri per annunciare l'intenzione di cedere i tesserati, anche a parametro zero, Un messaggio forte e chiaro per annunciare una campagna di tagli alle spese senza precedenti. "La vita del Catania è primaria ad ogni cosa - scrive il club rossazzurro -. Così che ci sembra giusto che troviate una squadra che vi garantisca di poter avere soddisfatte le vostre esigenze tecniche ed economiche. Nessuna pretesa sarà da noi avanzata alle eventuali squadre che si faranno avanti. Certi della vostra comprensione vi salutiamo cordialmente. Calcio Catania Spa". Nomi alla mano, la lista dei giocatori con le valigie pronte è lunga. Oltre a Mbende, Saporetti, Fornito, Welbeck, Curiale e Barisic, nell'elenco degli "esuberi" del Catania ci sarebbero anche Marchese, Biagianti, Lodi e Di Piazza. Ma non è tutto qui. Resta infatti da valutare anche la posizione di Sarno, Furlan, Silvestri, Mazzarani, che per restare dovranno ridursi l'ingaggio. 

Tagli che i tifosi hanno accolto non presentandosi più allo stadio e replicando con una dura lettera. "Non ci interessano le polemiche, non è il momento. Ciò che possiamo sostenere è che si tratti di follia pura presumere di restare al Catania un minuto più del necessario - si legge nel comunicato della curva Nord -. Ora è il momento di chi può. Se c’è qualcuno interessato al miracolo di salvare il Catania faccia presto e bene. Prima del 7 gennaio. Rimuova ogni collegamento tecnico prima che economico con Meridi e ci liberi da questo incubo. Non è più tempo di giorni. Solo di ore". E nel frattempo la società tace. 

IL CLUB: "NESSUNA SMOBILITAZIONE"
Dopola dura lettera della Curva Nord, il club ha risposto con un comunicato per chiarire la sua posizione. "A fronte di risultati estremamente deludenti - si legge nel testo  - ai calciatori di un gruppo competitivo sulla carta ma purtroppo non in campo è stata offerta la possibilità di congedarsi: con chiarezza e coerenza rispetto a quanto più volte riferito agli stessi giocatori, è stata evidenziata la necessità di salvaguardare la capacità del Calcio Catania, fin qui sempre garantita, di corrispondere regolarmente gli emolumenti".  "Con trasparenza, il nostro club non ha mai nascosto le difficoltà economiche, in parte derivanti dalla situazione debitoria da affrontare ed in parte naturalmente collegate alla permanenza in Serie C, categoria da rispettare ma asfittica in termini di introiti e sostenibilità - continua il comunicato -. Non è in programma alcuna smobilitazione: i calciatori che andranno a cercare altrove ciò che il Catania non potrà più garantire saranno naturalmente sostituiti con altri calciatori, che percepiranno ingaggi compatibili con la nostra situazione attuale, caratterizzata da introiti drasticamente ridotti anche in termini di incassi in occasione delle partite casalinghe, passati da circa 50.000 a circa 8.000 a partita, e nell'ambito della raccolta pubblicitaria". "È la vita del Catania, per noi, il bene primario: le pur drastiche scelte compiute al solo fine di poter rispettare gli impegni, presenti e futuri, meriterebbero giudizi accorti e lucidi", conclude il club. 

LO MONACO: "SITUAZIONE DEBITORIA PAZZESCA"
Dopo la nota del club a stretto giro di posta sono arrivate poi le dichiarazioni di Pietro Lo Monaco. "Il Catania non può più reggere una situazione debitoria pazzesca". Lo ha detto l'amministratore delegato del Catania all'emittente Radio Sportiva.  "Non è una novità, perché i giocatori sono al corrente della situazione da uno-due mesi. Il Catania non è più in grado di reggere questa situazione, i debiti sono a livelli pazzeschi - ha aggiunto -. In questi anni non abbiamo avuto un punto di penalizzazione, significa che con gli stipendi siamo a posto". "Nessuno sta usando questa comunicazione come mezzo coercitivo, abbiamo solo voluto ricordare ai calciatori quale sia la situazione invitandoli a trovare altre soluzioni", ha concluso Lo Monaco.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments