DOPO I TANTI ERRORI

Il Var non piace in Premier, gli arbitri corrono ai ripari e cercano varisti qualificati

I direttori di gara inglesi, sotto pressione come non mai, cercano specialisti per migliorare le prestazioni

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Il Var non piace in Premier, gli arbitri corrono ai ripari e cercano <em>varisti </em>qualificati - foto 1
© Getty Images

In Inghilterra il Var non piace proprio a nessuno. A partire dai tifosi, indispettiti per le lunghe pause quando c'è bisogno di un check, fino ad arrivare agli allenatori, alcuni dei quali si sono lamentati per degli errori grossolani. Un bel problema per la categoria arbitrale, mai sotto pressione come nelle ultime settimane, che ora prova a metterci una pezza. Secondo i media inglesi (tra cui il Sun), infatti, il PGMOL (l'equivalente della nostra AIA) è corso ai ripari pubblicando un annuncio interno alla ricerca di specialisti che si dedichino solo al Var (come già accade in Italia), in questo momento forse il lavoro più difficile in Inghilterra per via delle tante critiche.

L'annuncio è riservato a funzionari qualificati per incoraggiarli a diventare "personale specializzato VAR", senza che sia richiesta alcuna esperienza precedente nell'uso della tecnologia video. La descrizione del lavoro sottolinea che i potenziali candidati dovrebbero "saper fornire una comunicazione chiara sotto pressione" ed essere anche "capaci di auto-riflessione su come si sono comportati". L'annuncio continua dicendo che i candidati dovrebbero essere in grado di "identificare quando il Var deve intervenire" e aggiunge che dovrebbero avere "capacità di concentrazione e grandi capacità di comunicazione". Viene sottolineato, inoltre, come gli addetti del Var stiano attualmente impiegando più tempo per prendere decisioni a causa del potenziale contraccolpo contro una chiamata errata, e molti si sentono anche oberati di lavoro a causa della mancanza di colleghi qualificati al Var. Questo fine settimana, per esempio, quattro arbitri lavoreranno sia sabato che domenica.

Che tra calcio inglese e Var non sia mai scoccata la scintilla è cosa ripetuta, ma mai come in questa stagione sono montate le polemiche per l'utilizzo della tecnologia in Premier League, tanto da considerla il pericolo pubblico numero 1. Il tutto è cominciato con la clamorosa svista degli addetti al Var in Tottenham-Liverpool 2-1 per non aver convalidato un gol regolarissimo di Luis Diaz. L'attaccante colombiano segna, l’assistente segnala all’arbitro che l’attaccante dei Reds per lui è in posizione di offside e Hooper annulla. A quel punto entra in scena il Var, che come succede per ogni rete comincia la revisione dell’episodio. Le immagini sono abbastanza chiare: Diaz è in posizione regolare. Per determinarlo basta l’uso della linea in 2D, che fa vedere chiaramente che Romero tiene in gioco l’attaccante del Liverpool. “Check complete”, controllo completato, annuncia England.  I problemi però cominciano qui. “In un momento di mancata concentrazione e perdita di attenzione - spiega il comitato arbitrale -, il Var dimentica la decisione presa in campo e comunica Check Complete, frase che conferma quanto deciso sul terreno di gioco. E lo fa senza comunicare col suo assistente”. Così il gioco riprende sullo 0-0, invece che assegnare il meritato gol al Liverpool.

Il gol-vittoria di Gordon in Newcastle-Arsenal fa, invece, esplodere il tecnico dei Gunners Arteta. Il Var che ha dato per buona la rete dopo aver analizzato la palla dentro/fuori di Willock, un possibile fallo di Joelinton su Gabriel e infine il fuorigioco del match winner. "Sono qui per dire che non è accettabile - le parole al veleno dopo il match - Non meritavamo di perdere questa partita, ma l'abbiamo persa per chiare e ovvie decisioni. È imbarazzante, mi vergogno. Una vergogna. È proprio una vergogna".

L'ultimo caso risale allo scorso lunedì. Tottenham-Chelsea, il derby con 5 gol annullati, due espulsi e 23’ di recupero vinto 4-1 dai Blues. A fine match, entrambi gli allenatori (Postecoglou e Pochettino) si sono lamentati. “Penso che nella ricerca dell’utopia di una partita senza errori arbitrali, di un’utopia che non esiste, stiamo sminuendo il ruolo degli arbitri" lo sfogo del manager degli Spurs. Di sicuro non l'ultimo...

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