Nuovi guai per Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, che dopo il caso Hermoso si deve difendere da pesanti accuse. Indagato per corruzione, amministrazione scorretta e riciclaggio di denaro, il 46enne è accusato di aver organizzato la Supercoppa di Spagna in Arabia in cambio di tangenti sotto forma di terreni per la costruzione di alberghi nel Paese. Accuse che emergono dall'inchiesta in cui è coinvolto Rubiales, ma soprattutto mosse dallo zio ed ex capo di gabinetto della presidenza della Federcalcio, Juan Rubiales.
Secondo quanto riferito dalla Spagna, infatti, nell'inchiesta che vede coinvolto l'ex presidente Federale sarebbero emerse delle "commissioni extra-contrattuali" a lui e altri dirigenti e importanti impiegati e collaboratori della Federcalcio che, si legge nell'ordinanza, avrebbero ricevuto "terreni nel paese arabo la cui gestione si intuisce collegata a quella alberghiera". Vedi anche Calcio estero Bufera Federcalcio spagnola: anche il Mondiale 2030 è a rischio
Al centro dell'inchiesta, come detto, la testimonianza resa il 15 novembre 2022 dallo zio ed ex capo di gabinetto della presidenza della Federcalcio, Juan Rubiales, che si dimise dall'incarico perché in disaccordo con la gestione del nipote. Indagini partite anche dopo la denuncia presentata all'autorità giudiziaria dei contratti firmati da Luis Rubiales, con l'intermediazione della società Kosmos dell'ex calciatore del Barcellona, Gerard Piqué, per il trasferimento della Supercoppa in Arabia Saudita.
Al momento sono stati effettuati sette arresti e altre cinque persone risultano indagate. La Guardia Civil ha affermato che Rubiales non è tra gli arrestati perché, secondo fonti dell'Associated Press, l'ex presidente si troverebbe attualmente all'estero in Repubblica Dominicana. Gli agenti avrebbero perquisito la sua casa di Granada alla ricerca di contratti e documenti. Vedi anche Calcio estero Federcalcio spagnola nella bufera: arresti e perquisizioni per la Supercoppa in Arabia
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