SPAGNA

Spagna, Hermoso in procura: "Rubiales non mi ha rispettato come calciatrice e come persona"

Le dichiarazioni della calciatrice rivelate in esclusiva da Mediaset Spagna: "Il bacio non è stato consensuale"

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Spagna, Hermoso in procura: "Rubiales non mi ha rispettato come calciatrice e come persona" - foto 1
© Getty Images

In Spagna tornano ad accendersi i riflettori sul caso Rubiales. La trasmissione di Telecinco "Código 10" ha infatti reso note le dichiarazioni rese da Jenni Hermoso alla procuratrice generale del tribunale nazionale Marta Durántez in merito al bacio ricevuto dall'ex presidente della Federcalcio in occasione della premiazione per la vittoria del Mondiale: "Il bacio non è stato consensuale - ha confermato Hermoso come rivelato in esclusiva dalla trasmissione di Mediaset Spagna -. Non mi sono sentita rispettata né come calciatrice, né come persona".

"Mi ha dato la medaglia, io saluto la regina, abbraccio la figlia e il successivo è Rubiales - la ricostruzione dell'atleta -. Lo abbraccio e la prima cosa che dico è 'cosa abbiamo combinato', a quel punto lui mi salta addosso e io rimango ferma. Poi ricordo le sue mani sulla mia testa e il bacio sulla bocca. Non me lo aspettavo nemmeno. Su quel palco c'era tanta emozione e gioia, ma non volevo quella situazione né so perché l'avrebbe fatto. In quel momento ero sotto shock, non avrei mai potuto aspettarmi che accadesse una cosa del genere. Non ho avuto il tempo di reagire al momento. Scesa dal palco la prima cosa che ho detto alle mie compagne è stata 'ehi, Rubiales mi ha appena baciato sulla bocca'".

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L'episodio ha condizionato molto la vita di Hermoso non solo nell'immediatezza, ma anche e soprattutto nelle settimane successive: "Non ho potuto godermi la vittoria. Come potevo immaginare che con tutti gli sforzi fatti per arrivare a quel momento, la gente parlasse di quel bacio e non del fatto che avessimo vinto i Mondiali? Non merito di aver vissuto tutto questo. È stato molto difficile non poter uscire di casa. Ho dovuto lasciare Madrid per non avere quella pressione addosso. Perché devo stare a piangere in una stanza quando non ho fatto niente?".

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