PAROLE AL VELENO

Ronaldo: "Lo United non mi ha creduto quando mia figlia è stata male"

Nuove anticipazioni dell'intervista di CR7: "Per quel motivo non ho partecipato alla tournée estiva. I Glazer? A loro non importa nulla della squadra"

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Emergono nuove anticipazioni dell'intervista bomba rilasciata da Cristiano Ronaldo al giornalista Piers Morgan. CR7 spiega la mancata partecipazione al tour estivo. "Ho parlato col direttore sportivo e il presidente del Manchester United quando mia figlia è stata male - ha raccontato Ronaldo -. Era come se non credessero alle mie parole, e questo mi ha fatto stare male. Mi hanno ascoltato, ma era chiaro che dubitassero delle mie parole, del fatto che mia figlia avesse grossi problemi, che Georgina stesse male per lei. È il motivo per cui non sono partito per la tournée: come padre e come marito non potevo lasciare la mia famiglia in quel momento. Non per il precampionato".

In aprile Ronaldo e Georgina avevano perso uno dei due gemelli che la showgirl aspettava. Bella, la figlia nata, in luglio ha avuto una brutta bronchite che l’ha costretta a un ricovero in ospedale di una settimana. E' questo, secondo CR7, l'unico motivo per cui non si era unito con i compagni, mentre in estate impazzava il toto-mercato sul suo futuro. 

Ronaldo ne ha per tutti e non usa parole tenere per l'attuale proprietà del Manchester United, la famiglia Glazer. "A loro non importa nulla della squadra. Almeno non della parte sportiva. Il Manchester United è un club che frutta loro soldi grazie al marketing, ma della parte sportiva non interessa e danno tutto il potere a presidente e direttore sportivo. Con loro non ho mai parlato, non da quando sono tornato".

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Ronaldo sta dalla parte dei tifosi che da anni criticano i Glazer per la mancanza di risultati e non vede un futuro roseo per la squadra: "I tifosi hanno sempre ragione. Dovrebbero conoscere la verità, sapere che i giocatori vogliono il meglio per il Manchester United, che io voglio il meglio per il Manchester United ed è per questo che sono tornato, perché amo questo club. Ma i tifosi dovrebbero anche sapere che ci sono situazioni all’interno del club che gli impediscono di raggiungere il massimo livello, dove sono City, Liverpool e ora anche Arsenal. È dura, sarà dura per lo United essere al vertice nei prossimi 2-3 anni".

In una nuova anticipazione pubblicata dal Sun, Ronaldo se la prende con Gary Neville e Wayne Rooney, ex compagni allo United in prima fila tra i suoi critici. "Wayne non capisco perché mi critica. Forse è geloso perché io sto ancora giocando ad alto livello e lui ha smesso a 30 anni, non dirò che sono più bello di lui, cosa che è vera. È difficile ascoltare tutte quelle critiche da gente che ha giocato con te. Come Gary Neville. La gente può avere la propria opinione, ma non sa cosa succede in allenamento o nella mia vita. Dovrebbero ascoltare anche il mio punto di vista - il duro affondo di CR7 - . È facile criticare, non so se per il loro lavoro in tv devono criticare per forza per essere più famosi. E penso che approfittino del mio nome, perché non sono stupidi. Sono la persona più seguita del pianeta, non è una coincidenza. So che devo accettare critiche ed elogi, ma non è bello sentire critiche così pesanti da gente che è stata in uno spogliatoio con te. È un po’ deludente. Rooney in particolare. Sei mesi fa, un anno al massimo è venuto a casa mia a prendere i suoi figli e ha invitato il mio ad andare a giocare a calcio a casa sua. Persone come lui non le capisco proprio. Forse voglio essere sulla copertina di un giornale, o sperano di ottenere un nuovo lavoro. Sia lui che Neville non sono miei amici. Sono stati colleghi, abbiamo giocato insieme, ma non andrò certo a cena con loro".

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