TERZA GIORNATA

Premier League: Liverpool-Arsenal 3-1, Klopp solo al comando. Chelsea ok, tonfo United  

Salah trascina i Reds nel big match, Abraham regala la prima vittoria ai Blues, Red Devils sconfitti dal Crystal Palace

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Non c'è storia ad Anfield. Il Liverpool affossa l'Arsenal 3-1 grazie alla alla rete di Matip e alla doppietta di Salah ed è già primo da solo a punteggio pieno. Il terzo turno di Premier regala la prima gioia al Chelsea di Lampard: 3-2 a Norwich con doppietta di Abraham e gol di Mount. Male il Manchester United che dopo 30 anni perde in casa con il Crystal Palace. Finisce 2-1: Van Aanholt al 93’ condanna Solskjaer.

LIVERPOOL-ARSENAL 3-1
La prima occasione per il Liverpool arriva dopo nemmeno 2 minuti di gioco: sul tiro-cross insidiosissimo di Robertson, Firmino, a porta vuota, non arriva in spaccata. All'11' Aubameyang si divora un'ottima opportunità, con Adrian che rilancia male al limite e il pallone finisce al gabonese che con un pallonetto sfiora il palo. Ancora Arsenal pericoloso sul sinistro dal limite di Pépé, ma il portiere spagnolo si ritrova il pallone tra le mani. Sull'altro fronte Ceballos sbaglia clamorosamente il disimpegno e serve di fatto nella propria area Mané, la cui conclusione è intuita e bloccata da Leno. La gara dell'Anfield è decisamente emozionante: Henderson replica al sinistro a giro fuori di poco di Pépé sfiorando il palo, grazie anche a una deviazione, con Leno assolutamente fuori causa. Nel finale di tempo Pépé spreca una clamorosa chance, strozzando il sinistro e calciando addosso al portiere spagnolo, ma quasi allo scadere sono i Reds a portarsi meritatamente in vantaggio: sul calcio d'angolo di Alexander-Arnold, Matip stacca più in alto di tutti e supera imparabilmente Leno. La formazione di Klopp mette subito in ghiaccio il match all'inizio del secondo tempo. Firmino tocca di prima in area per Salah, trattenuto in maniera netta da David Luiz: rigore indiscutibile e giallo per il brasiliano. Salah spiazza completamente Leno per il 2-0. Il gioco spettacolare dei campioni d'Europa viene suggellato dal tris messo a segno ancora dall'egiziano, che sfugge a David Luiz sulla destra con un'azione strepitosa, entra in area e con l'interno sinistro supera Leno sul secondo palo. Gara chiusa al 58' e doppietta personale dell'ex romanista. A questo in campo rimangono solo i padroni di casa. I Gunners rischiano fortemente l'imbarcata con Firmino e Mané, ma riescono almeno a trovare il gol della bandiera a 5' dalla fine con Torreira. Terza vittoria su tre in questo inizio di Premer per il Liverpool, capolista solitario a punteggio pieno.

NORWICH-CHELSEA 2-3
Il Chelsea dei giovani da progetto diventa realtà. Dopo il solo punto ottenuto in due partite di campionato e la sconfitta in Supercoppa, Lampard ottiene finalmente delle risposte e a Norwich ottiene la sua prima vittoria in campionato. La partita è tutt'altro che facile, ma a deciderla sono i ragazzi su cui ha puntato forte per questa sua prima stagione da tecnico dei Blues. Il Chelsea prova a partire a velocità sostenuta e già al 3' minuto va in vantaggio: azione rapidissima, schemi precisi e altissima tecnica nel giropalla che permette a Mount di pescare Pulisic a destra, ad Azpilicueta di sovrapporsi e ricevere palla, quindi crossare al centro per Abraham. Il numero 9, dopo un'estate certo non facile, con il rasoterra di destro trova il suo primo gol con la maglia dei Blues e può finalmente esultare. Ma se al Chelsea bastano 2 minuti e 56 secondi per sbloccare la partita, dopo 5 e 32 arriva l'ennesima frittata e il pareggio del Norwich: Abraham è temporaneamente fuori dal campo dopo una brutta botta, Buendia recupera palla e si infila come una lama nel burro tra le maglie dei difensori del Chelsea. A quel punto è facile per Cantwell triangolare con Pukki e battere Kepa.

La partita rimane stupenda e in cattedra sale il vero pupillo di Lampard, che il tecnico del Chelsea ha fortemente voluto portarsi a Londra dal Derby County: Mason Mount. Proprio lui al 17' raccoglie un suggerimento di Pulisic, sguscia in mezzo a tre difensori del Norwich e riporta gli ospiti in vantaggio. Solo un grande Krul impedisce a Christensen di triplicare, i problemi dei Blues in difesa però rimangono: lo dimostrano Buendia e Pukki al 30', con un'azione in profondità che sorprende il Chelsea e permette al finlandese di lasciare sul posto Zouma, beffare Kepa sul suo palo e segnare il suo quinto gol in tre partite.

Dopo i fuochi d'artificio della prima mezz'ora, i ritmi della partita calano. Ma fino a un certo punto, dato che entrambe le squadre provano a vincere: prima dell'intervallo Kepa dice di no a Hanley e Pulisic viene chiuso sul più bello. Quindi nella ripresa il Chelsea attacca a pieno organico, con Kovacic e soprattutto Pulisic che ci provano. Krul è ancora provvidenziale su Emerson e, dopo le proteste di Azpilicueta per un presunto fallo subito in area da Stiepermann, il Chelsea torna in vantaggio: il merito è ancora una volta del giovane Abraham, che al 68' riceve palla da Kovacic, si accentra dalla sinistra e poi incrocia il destro che decide la partita. Una partita tutt'altro che finita, dato che Godfrey colpisce di testa una clamorosa traversa per il Norwich. C'è il tempo di un gol annullato a Zouma e al gran tiro di Barkley che per poco non vale il poker. Ma Lampard può finalmente sorridere: il suo Chelsea inizia a prendere forma.

MANCHESTER UNITED-CRYSTAL PALACE 1-2 
L’ultima volta che il Crystal Palace aveva battuto il Manchester United era il 1989 e la Premier League ancora non esisteva. Solskjaer entra così dalla parte sbagliata della storia al termine di una prestazione non positiva dei Red Devils che si ritrovano con solo tre punti in classifica dopo i primi 270 minuti della stagione. Ritmi blandi nei primi 30 minuti, con lo United che gioca oltre la linea di centrocampo, gestendo sempre il pallone, ma senza trovare mai spazi contro un Palace totalmente dedito alla difesa. L’occasione più pericolosa è una conclusione in area di James contratta. Al 32’ però improvvisamente la squadra di Solskjaer si trova a inseguire: Guaita calcia lungo, Schlupp prolunga andando più alto di Lindelof e Ayew, tenuto in gioco da Maguire, fredda De Gea sul primo palo in uscita, per il primo gol in questo campionato del Crystal Palace. Il Manchester è scosso e pochi minuti dopo rischia di subire il raddoppio, quando su un’azione confusa il pallone arriva a Zaha che dal limite dell’area piccola trova pronto De Gea.

Secondo tempo che si sviluppa come il primo, anche perché il Manchester United deve provare almeno a trovare il pareggio. L’occasione arriverebbe al 70’, quando Milivojevic stende McTominay che si inserisce in area sulla sponda di Martial. Calcia Rashford dal dischetto, dopo le polemiche seguite all’errore di Pogba con il Wolverhampton, traiettoria incrociata che si infrange sul palo. Solskjaer manda in campo tutti i giocatori offensivi che ha in panchina e all’ 89’ lo United pareggia: Pogba strappa il pallone a Zaha, scambio Martial-Rashford al limite dell’area e palla a James che la mette a giro sotto l’incrocio dei pali. Non è ancora finita, perché al 93’ Pogba perde il possesso e il Crystal Palace riparte. Zaha prova a sfondare in area, subentra Van Aanholt che con il sinistro buca un De Gea non impeccabile. Tre punti in tre gare per Solskjaer, troppo poco per le ambizioni di rilancio di questo Manchester United.

BRIGHTON-SOUTHAMPTON 0-2
Padroni di casa che cercano di fare la partita e si fanno vedere in avanti con il colpo di testa di Maupay che va solo vicino al palo e anche Montoya poco dopo non trova la giusta precisione. Al 30’ però Brighton che resta in 10 con Andone che si prende il rosso per una gomitata, eppure al 39’ Dunk segnerebbe anche il vantaggio, cancellato però dal direttore di gara dopo un controllo al VAR. Saints che passano al 55’ con Djenepo, da poco entrato in campo, che rientra con il destro e la mette a giro sul secondo palo. All’88’ Brighton che va a centimetri dal pari con il palo di Locadia, ma che nel recupero incassa il raddoppio di Redmond.

WATFORD-WEST HAM 1-3
Hammers che partono come meglio non si potrebbe in questa sfida perché Noble trasforma un calcio di rigore già al 3’ dopo il fallo commesso da Doucoure. Watford che assorbe e reagisce con il pareggio al 17’ firmato da Gray che riceve un filtrante da Hughes e in diagonale con il destro non sbaglia. West Ham che va di nuovo vicino al vantaggio con Haller, ma al 39’ è “salvato” dal VAR che induce il direttore di gara a non assegnare un rigore al Watford dopo una mischia in area. Prima dell’intervallo Yarmolenko fa tremare il palo della porta di Foster. Nel secondo tempo è Haller a fare la differenza in favore del West Ham. L’ex attaccante dell’Eintracht Francoforte risolve la questione con due reti in dieci minuti, 64’ e 73’, prima sfruttando al meglio l’assist di Felipe Anderson, poi in rovesciata dopo che il pallone si era impennato in area di rigore.

SHEFFIELD UNITED-LEICESTER 1-2
Leicester in vantaggio al 38’ con la rete del solito Vardy che lanciano in profondità da Maddison non sbaglia calciando forte sul primo palo ed esultando in maniera un po’ provocatoria di fronte ai tifosi di casa. In precedenza il più pericoloso era stato Tielemans con una conclusione fuori non di molto, mentre per lo Sheffield ci aveva provato Lundstram sempre da lontano. Sheffield che raddrizza il punteggio al 62’ con il colpo di testa poderoso di McBurnie, ma che deve arrendersi di nuovo al 70’: Barnes di controbalzo dal limite la mette forte e imprendibile sotto la traversa.

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