Gli uomini di Guardiola piegano il Cardiff 2-0 e riscavalcano il Liverpool. Sorridono anche Pochettino e Sarri
Il Manchester City non delude le aspettative e archivia agevolmente la pratica Cardiff. Decidono nel primo tempo le reti di De Bruyne (6’) e di Sané (44’). I Citizens sorpassano nuovamente il Liverpool in testa alla classifica della Premier League, con un punto di vantaggio sui Reds, avendo disputato lo stesso numero di partite. Vincono anche il Tottenham, che piega 2-0 il Crystal Palace, e il Chelsea, che si sbarazza del Brighton con un secco 3-0.
MANCHESTER CITY-CARDIFF 2-0
Ottava vittoria consecutiva per il Manchester City che torna capolista in Premier League. Citizens subito in vantaggio al 6’: assist perfetto di Laporte in profondità per De Bruyne che, spalle alla porta, si coordina bene col sinistro e gira sotto l’incrocio dei pali. Nulla da fare per Etheridge. Allo scoccare del quarto d’ora di gioco Manga regala di fatto il pallone a Jesus che però non riesce a inquadrare lo specchio della porta da buona posizione. Pochi minuti dopo Guardiola è costretto a effettuare la prima sostituzione: Zinchenko accusa dei problemi fisici e deve quindi lasciare il posto a Walker. Il City propone il suo consueto monologo ma gioca a ritmo molto basso per non sprecare le forze. De Bruyne è scatenato: bella la sua azione personale a sinistra al 27’ che porta poi all’assist per Gabriel Jesus che non riesce a trovare la rete. Lo stesso brasiliano si divora un’occasione ghiotta ancora su assist del belga; la conclusione in contropiede termina sull’esterno della rete. Ma allo scadere della prima frazione di gioco ci pensa Sané a mettere la gara sui binari della tranquillità con un gran sinistro dal limite che termina nell’angolino basso. Nella ripresa il City gioca sul velluto. Morrison rischia l’autogol anticipando tutti (compreso il suo portiere) e il pallone termina vicinissimo al primo palo. Laporte prova a sfondare il muro del Cardiff ma Etheridge gli dice di no. Da annotare al 75’ una simpatica nota di colore, quando dal settore ospiti parte un boato per “festeggiare” il primo tiro in porta del Cardiff.
TOTTENHAM-CRYSTAL PALACE 2-0
Il Tottenham torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive. Guaita, il portiere del Crystal Palace, si scalda i guanti al 16’ sul rasoterra potente di Eriksen. Poi è Harry Kane a rendersi pericoloso direttamente su calcio di punizione; la sua conclusione esce di un soffio sulla sinistra. Lo stesso Kane sfiora allo scadere la rete del vantaggio con un colpo di testa di poco fuori sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’inizio del secondo tempo vede gli Spurs molto più attivi e dinamici. Heung-Min Son sfiora la traversa con una gran botta ma poi centra il bersaglio al 56’ dal limite dopo un passaggio di Eriksen e infila il pallone all'angolino basso di destra. Kane potrebbe chiudere la partita a metà della ripresa ma al momento della conclusione manca un po' di lucidità e il suo tiro da distanza ravvicinata non inquadra lo specchio della porta. Il raddoppio arriva comunque all’80’ a opera di Eriksen, che piomba sul pallone e cancella ogni possibile speranza di recupero per il Crystal Palace.
CHELSEA-BRIGHTON 3-0
Il Chelsea sorpassa in classifica il Manchester United e torna a respirare aria di Champions League. Padroni di casa vicino al vantaggio dopo 10 minuti di gioco: Hudson-Odoi riceve un bel passaggio filtrante e calcia in porta, ma il suo tiro viene bloccato da un difensore avversario in scivolata. Alla mezz’ora Giroud colpisce di testa spedendo la palla lontano dal palo di sinistra, ma al 38’ si riscatta alla grande e porta in vantaggio i Blues: Hudson-Odoi mette al centro e l’attaccante francese supera Ryan con un bel tiro. Nella ripresa gli uomini di Maurizio Sarri chiudono definitivamente i conti nel giro di 4 minuti: prima al 60’ con una bella conclusione dal limite di Hazard che non lascia scampo al portiere, poi al 64’ con lo stesso belga che restituisce il favore a Loftus-Cheek (assistman del 2-0) che vede Ryan leggermente fuori dai pali e lo fa secco infilando il pallone nel sette.